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pubblicato il 28.04.14
Giulio Cesare, Blitz omofobo nel liceo romano contro un libro sull'amore gay
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Striscioni discriminatori e offensivi dell'organizzazione Lotta studentesca, vicina a Forza Nuova, e del movimento studentesco di estrema destra Rotta di collisione. Denunciati alcuni docenti. L'autrice Melania Mazzucco: "Sbigottita". La preside: "Una storia narrata con delicatezza". In rivolta le associazioni Lgbt
di VIOLA GIANNOLI e SARA GRATTOGGI


Giulio Cesare, protesta omofoba nel liceo romano contro un libro sull'amore gay
Blitz omofobo al liceo Giulio Cesare. Questa mattina, all'ingresso del celebre liceo classico romano a Corso Trieste, i militanti di Lotta studentesca, organizzazione giovanile vicina a Forza Nuova, hanno esposto uno striscione contornato da bandiere e fumogeni gialli con la scritta: "Maschi selvatici, non checche isteriche". Simile l'azione del collettivo di destra Rotta di collisione che ha esposto un lenzuolo con la scritta "Emergenza omofollia".

Due azioni decise contro la scelta di alcuni docenti di far leggere ai propri alunni il romanzo "Sei come sei" di Melania Mazzucco. Il libro, edito lo scorso anno, racconta la storia di una ragazzina, Eva, figlia di due papà, Christian e Giosé. Una famiglia piegata dal lutto per la morte del secondo uomo, dall'abbandono quando l'undicenne viene affidata a uno zio perché l'altro genitore non viene riconosciuto come tale e dalle offese dei compagni di classe di Eva che la scherniscono.

Un testo finito per questo nella black list dei giovani neofascisti di Lotta studentesca (Ls) che lo ritengono "di carattere decisamente omosessualista e fin troppo esplicito".

''Apprendo con sbigottimento e dispiacere la notizia dell'esposto presentato contro i docenti del liceo che hanno fatto leggere e discutere 'Sei come sei' ai loro studenti - replica la scrittrce - Trovo del tutto pretestuosa l'accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d'amore, e ridicola l'accusa rivolta agli insegnanti''. ''Leggere romanzi che parlano di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita - aggiunge la Mazzucco - non ha mai corrotto nessuno. Il compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda. A meno che non si voglia mettere in discussione il diritto di considerare i ragazzi delle persone capaci di intendere e di volere, e di formarsi delle opinioni. Dare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi - anche con un libro: è proprio questo che significa svolgere correttamente il proprio mestiere di insegnanti''.

Nei giorni scorsi anche l'associazione Giuristi per la Vita e l'associazione Pro Vita Onlus avevano presentato in procura un esposto perché alcuni passi del libro "rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico". Alcuni professori della scuola che ha appena compiuto 80 anni erano stati così denunciati per "divulgazione di materiale osceno". Sotto accusa è infatti finito un brano che narra del tema del sesso tra gay. Ma l'aspra critica colpisce anche l'Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale (Unar) per un documento dal titolo "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere (2013-2015) che per i querelanti "contiene in realtà misure volte al rafforzamento dei gruppi Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender) all'interno del vivere sociale ed alla diffusione delle pratiche omosessuali in ogni ambiente".

"E' inaccettabile - affermano invece i ragazzi di Ls nel comunicato di 'rivendicazione' dell'azione - che al giorno d'oggi, con la crisi che impera e con la disoccupazione a livelli record, vengano presentati ai giovani studenti modelli di vita deviati e perversi come se fossero la normalità o rappresentassero una priorità".
Il responsabile dell'organizzazione Andrea Di Cosimo va oltre: si augura addirittura che "episodi di questo tipo non avvengano più e che romanzi del genere vengano eliminati definitivamente dalla scuola pubblica". Una vera e propria messa all'indice, una sorta di rogo virtuale e omofobo di libri.

Per Maria Rita del Moige, l'episodio rappresenterebbe perfino "una gravissima violazione del patto di corresponsaiblita' tra genitori e scuola''.

La scuola difende invece la scelta e respinge le posizioni dei contestatori: "La lettura integrale del libro in due quinte ginnasio rientrava in un percorso più ampio di sostegno alla lettura su temi di attualità - spiega la preside del liceo Micaela Ricciardi - La storia narrata dalla Mazzucco è molto delicata, anche nella scrittura e nel linguaggio, non sono certo quelle due frasi sotto accusa a poter riportare il senso di un romanzo che io credo sia adatto all'età degli alunni visto che la protagonista ha appena 11 anni".

Anche i docenti bollano come "strumentale e offensiva" la polemica. "Il romanzo non è affatto porno, è stato letto nell'ambito di un progetto che prevedeva la lettura di 21 testi su varie tematiche, una cosa molto seria svolta con grande professionalità" spiega un docente all'Adnkronos. "Sono stati i ragazzi a chiedere di parlare di queste tematiche, discusse per tre ore con l'insegnante. Nessuno di loro si è sentito toccato dal libro". "Il brano che è stato estrapolato - dice un'altra docente - e di cui si è discusso, è un periodo di 10 righe da un libro di oltre 200 pagine in cui c'è una poesia nella narrazione dove emergono i sentimenti di una ragazza figlia di due persone omosessuali che hanno fatto ricorso all'utero in affitto per averla. E' una riflessione delicatissima che è stata seguita dai docenti. Noi professori - sottolinea - compresa la preside, siamo sconvolti".

Le associazioni. Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli ha espresso piena solidarietà e vicinanza agli insegnanti e agli studenti del Giulio Cesare per la "gravissima azione di violenza politica e intimidazione dal sapore dichiaratamente fascista, a pochi giorni dal 25 aprile" giudicando "addirittura surreale, poi, l'iniziativa di alcuni genitori che hanno denunciato i docenti in questione". "Chi pretende di affermare le proprie posizioni limitando la libertà e i diritti altrui e, ancor peggio, censurando la cultura e l'educazione è un rischio grave per la democrazia" dichiara Andrea Maccarrone presidente del Circolo. "La nostra storia - conclude - ha già visto le pagine oscure dell'indice e il rogo dei libri proibiti, dello stato etico e delle minacce intimidatorie alle minoranze, speriamo che gli anticorpi democratici sappiano riconoscere in tempo questi germi e che le istituzioni comprendano che combattere contro omofobia e transfobia significa difendere i valori della democrazia e della libertà per tutte e tutti".

"Inaccettabili i manifesti omofobi e discriminatori esposti questa mattina davanti al Giulio Cesare" per il presidente del Gay Center, Fabrizio Marrazzo che bolla l'episodio come una "ridicola provocazione portata avanti da chi non vuole che la scuola
sia un luogo aperto e inclusivo, oltre che palestra di senso civico".

La Regione. Condanna dura anche del governatore del Lazio Nicola Zingaretti: "La scuola deve essere un luogo aperto e inclusivo. Chi voleva proibire la lettura di un libro contro l'omofobia oggi è uscito sconfitto".

Per Massimiliano Smeriglio, vice presidente della Regione Lazio, quanto avvenuto è "veramente inconcepibile. Manifestazioni platealmente omofobe e discriminatorie, oltretutto contro la lettura di un libro, ci riportano a periodi bui della storia italiana. La Regione Lazio, come già fatto con il bando Fuoriclasse e con il recente bando proprio contro l'omofobia, continuerà a combattere ogni tipo di discriminazione proprio a partire dalle scuole" ha detto.

Il Campidoglio. Anche dal Campidoglio arriva le netta presa di posizione sul blitz omofobo. "Le constazioni di oggi al Giulio Cesare non sono solo ridicole, sono espressione di un'arretratezza culturale prossima all'analfabetismo. Bisogna investire sempre più risorse in programmi culturali nelle scuole per contrastare ogni forma di omofobia" ha detto il vicesindaco di Roma Luigi Nieri. Mentr l'assessore alla Scuola e alle Pari Opportunità ha parlato di "un inaccettabile atto di minaccia e di censura omofoba".

Gli studenti. Compatta anche la Federazione degli studenti che sostiene "la scelta dei professori del liceo Giulio Cesare del libro di testo" e condanna la manifestazione di stamani davanti all'istituto giudicandola "un atto retrogrado e vile che dimostra l'incapacità di una parte della società a progredire".

"Nella nostra città non pochi
sono gli episodi anche drammatici connessi all'omofobia: contrastare chi discrimina e propaganda messaggi omofobi è per noi una priorità sistematica, dovrebbe diventarlo anche per le istituzioni scolastiche tutte" dichiara anche Adriano Nardo dell'Unione degli studenti di Roma.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/28/news/giulio_cesare_protesta_omofoba_nel_liceo_romano-84689517/

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