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pubblicato il 21.02.15
Albano: Mandato di comparizione per 20 tra iscritti all’Anpi ed altri antifascisti
·
Albano, mandato di comparizione per 20 antifascisti. È bufera
L'Anpi: «Purtroppo ancora una volta registriamo la solerzia delle Forze dell’Ordine nel perseguire gli antifascisti. E per chi predica il fascismo?»

L’ANPI provinciale di Roma è fortemente preoccupata per quanto avviene ad Albano, dove più di 20 persone tra iscritti all’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, con il Presidente della locale sezione di Albano in testa, ed altri antifascisti, hanno ricevuto dalla Polizia un mandato di comparizione per un sit-in di protesta a seguito dell’inaugurazione di una sede di “Forza Nuova†nel 12 ottobre 2014.

LA NOTA DELL’ANPI – Purtroppo ancora una volta registriamo la solerzia delle Forze dell’Ordine nel perseguire gli antifascisti, mentre per coloro che apertamente professano, con gesti e parole, manifestazioni di fascismo c’è un preoccupante silenzio.

Albano, in particolare, è ormai da tempo terreno franco per le manifestazioni ed iniziative di “Casa Poundâ€, “Forza Nuova†e simili, da ritenere offensive per una città ed i suoi cittadini che, durante l’occupazione nazifascista, hanno combattuto e subito molti caduti, in difesa della Patria per la libertà dagli occupanti, autori di molti crimini contro partigiani e cittadini comuni.

Confidiamo in una serena valutazione dei fatti incriminanti, tenendo conto dello stato di continua apprensione e, a volte, di provocazione a cui sono costretti i cittadini di Albano a causa di queste non gradite manifestazioni di stampo nostalgico per un periodo che, settant’anni fa, vide il 25 aprile 1945 l’Italia liberata dai partigiani e dagli Alleati, che sconfissero definitivamente la dittatura fascista e gli occupanti nazisti, dando all’Italia la Democrazia e la Costituzione repubblicana antifascista.

http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/hinterland/2015/02/20/albano-mandato-comparizione-20-antifascisti-bufera/




Albano, 23 antifascisti denunciati


L'accusa è manifestazione non autorizzata


Lo scorso ottobre avevano contestato l'inaugurazione della sede di Forza nuova. Dure critiche alle istituzioni e al movimento di estrema destra

Lorenzo Mattia Nespoli

Rari Nantes
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(Albano Laziale - Politica) - Sono 23 le denunce scattate per i manifestanti che, lo scorso ottobre, avevano protestato ad Albano contro l'inaugurazione della sede di Forza nuova. Per loro, l'accusa di manifestazione non autorizzata. Gli antifascisti della città e di tutti i Castelli Romani non ci stanno, rispondendo alle denunce con dure critiche alle istituzioni locali, alle forze dell'ordine, nonché al movimento di estrema destra. «In questi giorni – si legge in un comunicato -, i Commissariati di Pubblica sicurezza sparsi sul territorio dei Castelli Romani stanno notificando 23 denunce nei confronti di altrettanti antifascisti "colpevoli" di essere stati presenti in piazza ad Albano durante l'inaugurazione del covo di Forza nuova lo scorso ottobre. L'accusa di manifestazione non autorizzata la rigettiamo al mittente. Di quale autorizzazione – hanno chiesto gli antifascisti - si ha bisogno per evitare che razzisti, xenofobi, sessisti, omofobi e fascisti si insedino ai Castelli Romani, inaugurando le loro attività alla presenza di Roberto Fiore, ex Terza posizione e collaboratore dei Servizi segreti britannici? Queste 23 denunce a carico degli antifascisti sono in realtà le "normali" attività repressive e intimidatorie con le quali le istituzioni politiche, giudiziarie e di pubblica sicurezza tentano di far insediare partiti neofascisti – hanno sostenuto ancora -, in quanto ritenuti utili a deviare il malcontento della popolazione verso i "diversi" e i "più deboli". Non si contano, anche sul nostro territorio, episodi di stretta collaborazione tra squadristi e istituzioni. Ogni volta, le amministrazioni hanno concesso spazi a questi gruppi fascisti e hanno fatto scarica-barile su prefetti e questori, i quali erano ben lieti di mobilitare centinaia di forze dell'ordine e numerosi blindati per garantire la presenza squadrista ad Albano».

«A diversi mesi di distanza dall'inaugurazione del covo di Forza nuova – continua la nota -, la loro attività politica è ridotta al lumicino, ma sabato 21 febbraio hanno annunciato un presidio a piazza San Pietro per la "giornata del tesseramento". Chi devono tesserare? Cosa devono certificare con la loro tessera? Il loro razzismo, la loro omofobia e la loro nostalgia per la dittatura fascista non riteniamo abbiano bisogno di propaganda. Forza nuova ha una visione patriarcale e contro l'autodeterminazione delle donne. Forza nuova fomenta il razzismo e spesso si è resa protagonista di assalti a immigrati e rom. Forza nuova è dichiaratamente contro uomini e donne omosessuali, i loro diritti e le loro scelte. Ai Castelli Romani, numerose sono le lapidi in ricordo di chi li ha combattuti e di chi è stato ucciso nel secolo scorso grazie alla dittatura fascista. La presenza di organizzazioni squadriste – hanno concluso gli antifascisti di Albano e dei Castelli Romani - troverà sempre la necessaria risposta popolare, nonostante le garanzie di cui godono, nonostante i manganelli che le difendono, nonostante le denunce e i processi giudiziari tuttora in corso nei confronti degli antifascisti per le manifestazioni ad Albano del 2006 e 2007 contro Fiamma Tricolore e Casapound».


http://www.castellinews.it/index.asp?act=v&id=38882&201502201520

repressione
r_lazio


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