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pubblicato il 13.03.15
Trento «Picchiato in città da un gruppo di estrema destra»
·
Il racconto di Giacomo Gamba, impiegato di 27 anni: «Preso a calci e pugni senza un perché in Corso Buonarroti»


TRENTO. Un pugno in pieno viso e poi, quando era a terra, i calci alla testa e al costato. Un’aggressione senza un perché quella raccontata - al giornale e in una denuncia - da Giacomo Gamba 27enne di Bergamo trasferito a Trento da 4 anni e con un lavoro in Provincia. Un’aggressione perpetrata - spiega in una lunga lettera - da un gruppo di ragazzi che stava attaccando dei manifesti del Blocco Studentesco, la sezione giovane di CasaPound.

«Nella notte fra lunedì e martedì a mezzanotte e mezza - scrive - mentre tornavo a casa dopo una serata con alcuni amici, sono stato verbalmente provocato senza nessuna motivazione e aggredito con calci e pugni. Un gruppo di circa sei ragazzi - in via Dosso Dossi, una traversa di corso Buonarroti - era intento ad attaccare alcuni manifesti con i simboli del Blocco Studentesco. Sono passato accanto e, pur rimanendo in silenzio e non avendo risposto a nessuna delle provocazioni, sono stato seguito per un centinaio di metri e raggiunto all’altezza del cinema Astra. Mi è stato chiesto se fossi un antifascista, domanda alla quale non ho neppure avuto il tempo di rispondere prima di essere colpito da un pugno in pieno volto. Una volta caduto a terra stordito, sono stato nuovamente percosso con calci in testa e sul costato. Dopo avermi tramortito, i miei aggressori si sono dati alla fuga. In seguito - non saprei dire con certezza quanto tempo sia passato - mi sono ripreso e ho chiamato alcuni amici che mi hanno soccorso e accompagnato in ospedale. Continuo ad avere dolori addominali, alla testa e un occhio tumefatto. Ieri sono tornato da un medico a farmi visitare. Risultato: 9 giorni di prognosi. Non appartengo a nessuno spazio politico organizzato, anche se come tanti credo nei valori della solidarietà, della tolleranza e della non violenza calpestati dalle pratiche di cui sono stato vittima. Un caso, il mio, che come altri non è riconducibile alla retorica mediatica della cosiddetta “guerra tra bande”. Non sono il primo ad essere stato vittima di tali violenze da quando è stata aperta la sede di CasaPound a Trento. Vorrei essere l’ultimo».

Dopo la visita dal medico Gamba è andato a denunciare l’episodio che lo ha visto purtroppo protagonista e ora attende i risultati delle indagini che saranno fatte.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/03/13/news/picchiato-in-citta-da-un-gruppo-di-estrema-destra-1.11036233





CasaPound: nel Trentino un’esplosione di violenza

CasaPound: nel Trentino un'esplosione di violenzaRedazione – 20 aggressioni di militanti di estrema destra a danno di giovani antifascisti dall’apertura della sede di CasaPound “Il baluardo” a Trento nel novembre 2013. Un dossier dell’Osservatorio contro i fascismi del Trentino, gruppo legato, tra gli altri, al Centro sociale Bruno e al circuito Global Project, sito di area disobbediente-anarchica, riporta ogni episodio con relativa scheda.

«Non è nostra intenzione dare una visione eccessivamente allarmista di quanto sta succedendo nella nostra città – premette l’Osservatorio a proposito della sede di CasaPound, in via Marighetto, strada intitolata alla partigiana Ancilla Marighetto, nome di battaglia “Ora”, uccisa giovanissima dai nazifascisti – vi è una forte preoccupazione dettata da un insieme di avvenimenti che, spesso, non hanno trovato un'adeguata attenzione da parte di media e istituzioni locali».

«Se CasaPound era già presente da qualche tempo sul territorio trentino (vi è anche una sede a Riva del Garda, ndr), l'apertura di una sede stabile – si legge nel rapporto – ha comportato l'esplosione di un'ondata di violenza che ha visto come protagonisti i militanti del Baluardo».

Nel documento anche alcuni casi di cronaca e presunte responsabilità attribuite alternativamente a CasaPound e a Veneto Fronte Skinhead. Episodi che vanno dagli insulti alle aggressioni, tra cui anche un accoltellamento e ferimento di una persona del maggio 2014, con autori indicati come facenti riferimento all'ultima area. E un secondo dell'ottobre dello stesso anno, con autori indicati in militanti di CasaPound, dopo che nello steso giorno «un noto esponente di CasaPound, probabilmente riconosciuto come uno dei fautori delle numerosi aggressioni dei mesi precedenti, viene colpito da alcuni antifascisti». Un paragrafo è dedicato anche all'attività di CasaPound nel «creare allarmismo sulla presenza di immigrati sul territorio».

http://www.articolotre.com/2015/03/casapound-nel-trentino-unesplosione-di-violenza/

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