Indymedia e' un collettivo di organizzazioni, centri sociali, radio, media, giornalisti, videomaker che offre una copertura degli eventi italiani indipendente dall'informazione istituzionale e commerciale e dalle organizzazioni politiche.
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LIMITROFO A CHI? 27/01/2006
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Imc sicilia si autosospende

Ci risiamo.
Indymedia Sicilia (o meglio, attivisti definiti "limitrofi" ad essa) e' stata accusata per l'ennesima volta di non essere in grado di "gestire il newswire". Non e' la prima volta.
Vani, fin ora i tentativi di spiegare il funzionamento e la policy che Indy s'e' data come network (e che quindi non dipende dai singoli admin): invece di confrontarsi su pratiche e metodi, c'e' chi da tempo preferisce pretendere comportamenti che poco hanno a che vedere con indymedia e i suoi principi fondanti.
Nell'attesa che chi ha minacciato di aggredire fisicamente gli "attivisti limitrofi" capisca che non esistono gestori ne' redazioni di indymedia, abbiamo condiviso il problema con tutto il network e scelto di sospendere la categoria Imc Sicilia...

:: Continua in Imc Sicilia ::
TECNICHE DI DISINFORMAZIONE 14/10/2002

Manuale per una lettura critica dei media

Tecniche di disinformazione, manuale per una lettura critica dei media, è un testo elaborato dal Gruppo di aprendizaje colectivo-Comunicacion popular, della Escuela popular de Madrid, un centro di cultura popolare per persone adulte. Scritto in modo diretto e facilmente comprensibile, aiuta a capire come viene manipolata l'informazione sui media tradizionali.
La struttura della storia, la scelta del linguaggio, l'accoppiamento foto-testo, sono strumenti che vengono sapientemente utilizzati per far sembrare un evento quello che non è, oppure per fare in modo che l'attenzione del lettore converga solo su alcuni aspetti di una notizia, e ne dimentichi gli altri. In poche parole: per condizionare il lettore/spettatore.
L'informazione è diventata lo strumento più potente per manipolare la società, attutire il senso critico, far credere cose che non sono e cancellare quelle evidenti. Questo manuale spiega come viene svolta questa operazione. Per ora gli esempi sono quelli che le persone che hanno frequentato la Escuela popular avevano sotto mano: giornali spagnoli dunque, come El Mundo e El Pais.
Mettiamo insieme le prove della disinformazione in Italia.
Il manuale si può ricostruire con esempi italiani. Che tutti possono postare sul newswire (indicando per favore nel titolo Esempi tecniche di disinformazione, e nel sommario il capitolo a cui si riferiscono): articoli di giornali in cui la notizia appare in modo decisamente diverso da quello che dovrebbe, articoli nei quali la scelta di un particolare linguaggio costringe a porre l'atttenzione solo su alcuni aspetti di quanto è successo, fotografie che appaiono a sproposito, o che sottolineano volutamente aspetti secondari, o ancora che sono manipolate, o provengono da vecchi archivi. E ancora come vengono scelti i tempi del montaggio televisivo, per creare emozioni particolari. Si possono anche aggiungere articoli e riflessioni che aggiungono altre chiavi di lettura. In questo modo sarà possibile avere sotto mano un panorama di quello che ci viene offerto dai media tradizionali. A caro prezzo.

scarica il file rtf del dossier

GENEVA03 08/12/2003
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WSIS... We Seize!!

Si apre oggi, 10 dicembre, il Summit Mondiale sulla Societá' dell'Informazione (World Summit on Information Society, WSIS). Al vertice delle Nazioni Unite partecipano 192 delegazioni governative, cui si aggiungono i rappresentanti del mondo imprenditoriale e della "societa' civile' (ONG, associazioni, gruppi), invitata al summit per la prima volta.

Il WSIS, privo di effettivi poteri legislativi, vuole tuttavia disegnare il futuro della comunicazione e dell'informazione sul piano internazionale. Ai tavoli dei negoziati si discute sul "digital divide", l'enorme differenza nell'accesso alle tecnologie della comunicazione tra nord e sud del mondo: nonostante le richieste dei governi africani e sudamericani, la soluzione sara' probabilmente affidata al mercato. Anche i brevetti e la proprieta' intellettuale creano dissidi, tra le ONG che vorrebbero diffondere una cultura open source per favorire l'accesso alle tecnologie e le lobby che premono per la privatizzazione dei saperi, soprattuto in campo informatico. Frutto di un compromesso tra interessi troppo distanti, la dichiarazione finale del summit rimandera' tutti a Tunisi 2005 per la seconda fase di questo summit, anomalo nelle intenzioni ma gia' vecchio prima di nascere.

C'e' chi non ha accettato di sedere al tavolo di chi vuole imporre un pensiero unico sull'informazione e sulla comunicazione, beni comuni per definizione. Mediattivisti, collettivi di migranti e hackers si sono dati appuntamento a Ginevra per "WSIS? WE SEIZE!", quattro giorni di incontri (Strategic Conference), dimostrazioni (Polymedia Lab) e trasmissione (High Noon) per mostrare che una societa' dell'informazione puo' nascere dal basso, grazie ai saperi e alle tecnologie liberi e condivisibili all'infinito. Come poteva prevedersi, la repressione non si e' fatta attendere: il Polymedia Lab, in cui si svolgono workshop, incontri e proiezioni, e' stato ieri chiuso dalla polizia, in una riedizione della repressione che colpi' Ginevra durante il G8 di giugno. Ma oggi, 10 dicembre, riapre nei locali del Palladium, a pochi metri dall'Usine.

Dirette video arresti manifestazione [ Mpeg | Real ] | - HowTo

News
- D12:
Oscurata Radio pirata di Report sans Frontier.
La polizia arresta una ragazza [ | ]
Rilasciata la ragazza arrestata
- D11: Azione al WIPO [ 1 | 2 | 3 | 4 ] - Audio
- D10: PolymediaLab trova nuovi spazi EN
- D09: Polizia sgombera Polymedia Lab

Immagini [ 1 | 2 | 3 ]
Trasmissione ROR [ 1 | 2 | 3 | 4 ]

Rassegna stampa
[ D6 | D7 | D8 | D10 | D11 | D12 ]

Approfondimenti e programmi:
Hubproject | Geneve03 | The Reader | Programma PolymediaLab

We Seize! in italia
Bologna | Napoli
ATTACCO ALL'INFORMAZIONE INDIPENDENTE 14/11/2003
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Svendesi informazione Porta a Porta

Giovedi 13 Novembre durante la trasmissione 'Porta a Porta' - il signor Edward Luttwak, noto divulgatore del pensiero ultra-conservatore americano, in collaborazione con il nostro ministro degli Esteri Frattini e il gran cerimoniere Bruno Vespa, ha inscenato un siparietto che, non fosse per la gravità delle affermazioni, farebbe sorridere. Stando alle parole dell' americano ci sarebbero siti italiani contenenti chiari incitamenti ad andare in Iraq per perpetrare attacchi contro le forze occupanti, italiani compresi. Quali siti? Il network della casa editrice Nuovi Mondi Media, in particolare informationguerrilla.org e nuovimondimedia.it.

NMM e' un network che comprende e-left.it - informationguerrilla.org - nuovimondimedia.it e ha come partner editoriale Reporter Associati. E' una rete di editori e giornalisti indipendenti impegnati quotidianamente per la libertà d'espressione, la pace, i diritti umani e civili. Un'attività d'informazione limpida e corretta, che da' voce anche alle ragioni della pace contro la guerra in Iraq, nulla a che spartire con alcuna forma di violenza.
Prendiamo atto dell' ennesimo tentativo di colpire l' informazione indipendente con il complice assenso delle istituzioni e della televisione pubblica.
Diamo piena solidarieta' alle persone chiamate in causa dai deliri di un losco figuro amico della CIA.
Denunciamo come ormai questa pratica sia diventata quasi routine quotidiana con l'evidente obiettivo di spostare l'attenzione dell'opinione pubblica dai reali fatti che accadono ad una mistificazione generalista e mai comprovata di quei progetti ed esperimenti che approcciano i media in maniera partecipata e collettiva.

La trascrizione dell' intervento di Luttwak
Il comunicato di Nuovi Mondi Media
Comunicato di Articolo 21
Un appello di Franca Rame

GENOVA: RADIOBABYLON 10/30/2003
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Babylon sotto assedio

A più di una settimana dall'incursione al C.S.O.A. Pinelli la polizia entra ancora in uno spazio occupato a Genova. Infatti stamattina, con un'imponente schieramento di digos, pattuglioni di mobile e alla presenza del pm Panichi, la polizia postale (diretta a Genova dall'ormai famoso Spartaco Mortola), ha provveduto alla chiusura ed al sequestro di tutti i materiali di Radio Babylon, l'emittente libera che ha trasmesso fino a poche ore fa dal Laboratorio Occupato Buridda su un cono d'ombra nell'etere genovese. Il sequestro di materiale comprende tutte le apparecchiature per la trasmissione in FM, mixer, compressore, trasmettitore e scheda audio, ma anche giradischi, microfoni e tutto il PC dello studio (compresi monitor e mouse).

Principale motivazione del provvedimento: Radio Babylon, con un'emissione da 40 watt, disturberebbe la frequenza dei vigili del fuoco di... Savona!
Questo é un attacco a ogni forma di comunicazione libera, in un clima teso a reprimere i media non convenzionali e indipendenti. Radio Babylon nasce dall'esigenza di un mezzo di comunicazione libero e alternativo; motivo per cui la radio continuera' a trasmettere su internet.

Non si tratta di un episodio isolato. In poche settimane, l'agenzia di informazione per radio comunitarie Amisnet, le telestreet Discovolante (oggi chiusa) e PeccioliTV, lo spazio occupato Reload, Global Project, Indymedia e oggi Radio Babylon hanno subito pesanti attacchi dalle forze dell'ordine: denunce, sgomberi, sequestri, furti contro i nodi di una rete di comunicazione e informazione indipendente sempre piu' attiva e scomoda. Sono segnali che cadono in un momento critico per i media e segnalano una battaglia politica a largo raggio: i poteri forti vogliono mettere definitivamente le mani sui media, per giustificare le loro guerre globali, proteggere i monopoli e imporre, con il WSIS di Ginevra, un governo planetario sulla comunicazione e sull'informazione.

Info sulle mobilitazioni: riprendiamoci Radio Babylon


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