Perché?

Vedere l’orizzonte attraverso una griglia di sbarre non piace a nessuno. Si fa un gran parlare di carcere, ma in fin dei conti si parla a vanvera. Non sa di cosa parla il cittadino modello che legge dell’argomento sui giornali, non i politici e gli specialisti, ma neppure chi ci entra con indosso una divisa e ogni sera chiude il blindo delle celle. A conoscere davvero il carcere sono soltanto i detenuti. Chi ha infatti esperienza del vitto scadente, delle attese sfiancanti per una minima assistenza medica, dei generi alimentari a costi maggiorati e dei regolamenti applicati a discrezione della guardia di turno? Chi altro trascina le proprie giornate tra regolamenti, domandine e perquisizioni?
Per questo motivo è bene che del carcere di Asti parlino i reclusi. Le righe seguenti contengono qualche frammento di vita ristretta, scritto in prima persona con l’augurio che raggiunga qualcuno al di là delle mura. Fare in modo che ci si confronti, alimentare un dibattito tra dentro e fuori intorno al mondo del carcere è un primo passo per conoscerlo…conoscere il mondo del carcere è il primo passo per cambiare le cose.

Gli articoli e i racconti scritti dai detenuti sul giornale QuartoInferiore266 saranno stampati e gireranno tra dentro e fuori, saranno riproposti su questo sito…
Se vuoi contribuire o hai qualcosa da raccontare scrivi a quartoinferiore266@autistici.org

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