Cuore Nero: contestato Zucchetti durante il consiglio comunale

 

Ieri, nel corso del Consiglio comunale abbiamo contestato Zucchetti durante la discussione sul punto all’ordine del giorno relativo al raduno di Cuore Nero tenutosi a Rho il 13 e 14 giugno scorso, che è stato affrontato alle due di notte quando ormai molti dei cittadini residenti in via Molino Prepositurale erano già andati a casa, a riprova della “sensibilità” dell’Amministrazione sul tema in questione. Mentre Zucchetti interveniva dichiarando che ”per me che si chiami cuore nero o cuore di mamma è la stessa cosa” e ribadendo la propria estraneità al raduno, vietato in precedenza a Milano dalla Questura per motivi di ordine pubblico, abbiamo esposto all’interno della sala del Consiglio comunale due cuori, uno nero al cui interno c’era scritto “Cuore Nero” e disegnato un ritratto di Zucchetti intento a fare il saluto romano e uno rosso con su disegnato il simbolo della Fornace e sotto scritto “Cuore Vivo”. Il sindaco nel proprio intervento ha finto di ignorare il fatto che il terreno dove si è svolto il raduno era di proprietà di Sinopoli, famoso costruttore edile e sponsor del recente Rho Alive, preferendo enfatizzare l’aspetto tecnico legato a permessi ed autorizzazioni, ma ignorando totalmente l’aspetto politico sulla presenza di una realtà dichiaratamente neofascista sul territorio comunale. Inoltre, durante i fischi di contestazione Zucchetti ha fatto sfoggio di un inutile vittimismo per eludere le proprie responsabilità politiche in merito a questo gravissimo fatto. Ancora più grave è stata l’assenza di una presa di posizione pubblica da parte delle forze politiche della maggioranza e vedere che i pochi interventi fatti dai consiglieri erano diretti contro di noi per aver “osato” contestare il sindaco. Ieri sera, il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno toccato il punto più basso del proprio mandato per non aver preso una posizione di fronte a chi predica l’odio, il razzismo e il fascismo, infangando la memoria dei rhodensi che hanno partecipato alla Resistenza. Probabilmente se fosse per personaggi come loro a Rho avremmo ancora il podestà. Per quanto ci riguarda, continueremo a portare avanti i valori della Resistenza e dell’antifascismo che sono il presupposto della nostra iniziativa politica rivolta a denunciare i problemi del territorio e i danni che che questa amministrazione sta facendo alla città.

 

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