Oggi l’incontro con il Bie. Il Commissario Prefettizio di Rho svende la città agli sciacalli di Expo 2015

 

Con la costituzione della Newco che dovrà acquisire i terreni dove sorgerà l’esposizione del 2015 ritorna alla ribalta quella pratica spregiudicata di utilizzo a fini privati di soldi pubblici che i poteri forti chiamano “convergenza d’interessi”. Ne parlò già alcuni mesi fa l’ex sindaco di Rho Roberto Zucchetti a proposito del Piano Integrato di Diana Bracco, presidente della società Expo 2015, sull’area dell’ex Diana De Silva a Rho e poiché al peggio non c’è mai fine oggi ci troviamo ad assistere all’indegno spettacolo di Fondazione Fiera Milano che venderà i propri terreni a sè stessa. Infatti, la Fondazione è uno dei quattro soggetti – Fondazione Fiera Milano, Regione Lombardia, Comuni di Milano e di Rho – che costituiscono la società, fortemente voluta da Formigoni, per l’acquisizione dell’area dove sorgerà Expo 2015 e verrà realizzato un nuovo quartiere di Milano all’indomani della manifestazione, permettendo ai proprietari dell’area – Gruppo Cabassi e Fondazione Fiera Milano – di realizzare un lucroso investimento immobiliare.
Per la cronaca, l’area è valutata in 120 milioni di euro che come minimo triplicherà – ad essere cauti – il proprio valore una volta cambiata la destinazione d’uso. Tra l’altro, tra i soggetti che costituiscono la Newco non compare la Provincia di Milano che è uno degli altri attori della partita. La ragione risiede probabilmente nei molteplici interessi che la famiglia di Podestà intrattiene con il Gruppo Cabassi – l’altro venditore delle aree – che difficilmente lo avrebbe sottratto ad un’inchiesta della magistratura.
Naturalmente tutta l’operazione verrà gestita con soldi pubblici e permetterà guadagni privati (Cabassi,Intesa e Unipol in prima fila) derivanti dalla gestione di un’operazione immobiliare che riversa nuovo cemento sulle nostre aree verdi. Questo in un periodo in cui le tariffe di gas, luce e mezzi pubblici aumentano e l’acqua sta addirittura per essere privatizzata.
In tutto questo quadro Rho è in balia di un commissario prefettizio le cui azioni stanno eccedendo di parecchio l’ordinaria amministrazione alla quale si sarebbe dovuto attenere per ragioni di opportunità – visto che non è eletto e non risponde a nessuno se non al Ministero dell’Interno – attendendo che la decisione sul futuro delle aree Expo per quanto riguarda Rho fosse demandata alla nuova Amministrazione dopo le elezioni comunali.
E’ evidente in questo senso la volontà di trasformare (in continuità col lavoro della giunta Zucchetti) il ruolo del sindaco in quello di amministratore delegato degli affari di Fiera ed Expo a Rho, sopprimendo ogni margine di discussione democratica a favore degli interessi degli speculatori. In questo contesto le forze politiche della città non dicono nulla in merito al comportamento del commissario prefettizio – anzi, felici che gestisca direttamente la “patata bollente” – dimostrando la loro complicità più o meno velata con gli sciacalli che stanno portando avanti Expo 2015.
Chi governa il nostro territorio? Fiera Milano, Expo e le banche oppure i rhodensi? A che servono nuove elezioni se in campagna elettorale invece di parlare delle malefatte di Expo si parla di prostitute?

 

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