Sabra e Chatila : 20 anni dopo
Duemila abitanti palestinesi e libanesi dei campi di Sabra e Shatila, alla periferia di Beirut, vennero massacrati dal 16 al 18 settembre del 1982 da
miliziani delle forze filo-israeliane, sotto la supervisione e con il
sostegno logistico dell'esercito di Tel Aviv che aveva occupato da poche
ore Beirut ovest.
A vent'anni di distanza non soltanto nessuno ha pagato, ma le vittime
dell'eccidio ancora non hanno ricevuto una degna sepoltura. Di quasi mille
corpi non si è saputo più nulla. La più grande e nota delle fosse comuni,
situata all'ingresso del campo di Shatila, è ridotta ad uno squallido campo polveroso.
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon, già riconosciuto responsabile,
anche se indirettamente, di quei tragici fatti dalla commissione di
inchiesta israeliana, è stato denunciato, il 28 giugno dello scorso anno, da 28 fra palestinesi e libanesi davanti ad una corte
belga di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Il 26/06/02 la Corte di Bruxelles ha rigettato
questa denuncia anche grazie alla scomparsa di testimoni chiave.
Ad oggi nulla e' cambiato anzi le condizioni dei profughi palestinesi sono sempre piu' disperate.
Il 16 settembre 2002 una delegazione internazionale si rechera' a
Beirut per ricordare la strage di Sabra e Shatila a vent'anni
dall'eccidio, perché si trovi una giusta soluzione al problema dei profughi
palestinesi nel rispetto del loro diritto al ritorno.
Iniziative passate
Aggiornamenti dal Libano:
26/09/02 Dal campo profughi di Burj al-Barajhni
25/09/02 Appello alla delegazione europea [ita-en]
22/09/02 I palestinesi in Libano
16/09/02 Libano: in marcia per Chatila
16/09/02 Chatila: il ricordo del massacro.
15/09/02 Boikot israeli and american products [video-en]
13/09/02 Chatila, in ogni senso
12/09/02 La guerra dell'acqua
10/09/02 Libano: le donne di Jalil
Approfondimenti: processate sharon | dossier [en]
English text: Sabra e Shatila: 20 years later
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