Archivi mensili: maggio 2011

Lottare non è un crimine

In que­sti ultimi due mesi tra Bolo­gna e Firenze varie com­pa­gne e com­pa­gni sono finiti in car­cere o sotto misure cau­te­lari per un’accusa tanto assurda quanto pesante: “asso­cia­zione a delin­quere”. Non ci stu­pi­sce: qual­siasi governo reprime, in maniera più o meno diretta, chi cri­tica e prova a lot­tare con­tro l’ingiustizia che per­vade la società. Eppure

Gli anarchici e le lotte dei migranti

Il mio rife­ri­mento orga­niz­za­tivo attuale, per quanto riguarda la que­stione migranti, è il Coor­di­na­mento migranti di Bolo­gna e Pro­vin­cia, soste­nuto nella nostra città, da com­pa­gne e com­pa­gni anar­chici, alcuni ade­renti alla FAI, altri o no. Nono­stante il numero non certo ade­guato alla gra­vità, com­ples­sità e urgenza del pro­blema, come anar­chici riu­sciamo, qui a Bolo­gna, a

Brevi bolognesi: 8 — 10 maggio

Dome­nica 8 mag­gio In serata era atteso il comi­zio in piazza Mag­giore di due mini­stri, Bossi e Tre­monti, inter­ve­nuti a Bolo­gna per soste­nere la can­di­da­tura del leghi­sta Manes Ber­nar­dini alle ele­zioni comu­nali. Una piazza total­mente blin­data non ha impe­dito però la con­te­sta­zione. Spon­ta­nea­mente, fin dalle 20, si sono creati due pre­sidi: uno sotto palazzo Re

Intervista a Eric Hazan

In occa­sione dell’uscita della sua ultima opera, Paris sous ten­sion (Parigi sotto ten­sione) [La Fabri­que, 2011], che pro­se­gue una rifles­sione ini­ziata con L’Invention de Paris [Seuil 2002], abbiamo inter­vi­stato Eric Hazan, sto­rico, edi­tore e com­pa­gno. Come sei arri­vato a lavo­rare su Parigi? Quando ho comin­ciato a lavo­rare a L’Invention de Paris, la que­stione che mi

Libero dal Fosco (fin del secolo morente)

Aggiun­giamo un po’ della nostra sto­ria. Que­sta volta ricor­dando Alfonso Fan­taz­zini dai più cono­sciuto come Libero. Que­sto nomi­gnolo1 lo col­lega al movi­mento anar­chico degli inizi del nove­cento. Libero dal Fosco richiama il noto “Inno della rivolta” di Luigi Moli­nari dove il «fosco fin del secolo morente» è l’epoca delle can­no­nate di Bava Bec­ca­ris con­tro il

Asamblea en la cocina

Un giorno chie­sero a Eduardo Galeano da dove pren­desse le sue sto­rie, e lui rispose: “Dalla gente, da ciò che ascolto dalla gente”. E quindi rac­contó una sto­ria, come sem­plice esem­pio. Un giorno, andai a man­giare in un risto­rante, mi sedetti in un tavolo che stava vicino alla cucina, e da lì potei ascol­tare il

EDITORIALE

Dopo lunga rifles­sione siamo giunti alla deci­sione di intra­pren­dere que­sta nuova ini­zia­tiva edi­to­riale, rivolta ai com­pa­gni e alle com­pa­gne nell’area del bolo­gnese. “Nuè­ter”, tra­du­zione bolo­gnese di quel “Noso­tros” che già un tempo indicò quelli che colpo su colpo lot­ta­rono con­tro governo e padroni, con l’idea di un mondo nuovo nel cuore. Siamo stu­denti e stu­den­tesse,

Manes, il demone etrusco della «Bolognesità»

La Lega Nord non ha idee, ma fomenta e cavalca le paure, gli egoi­smi e i risen­ti­menti di un paese impo­ve­rito, con­fuso, vio­lento, ipo­crita, sull’orlo ormai di uno sfa­celo civile senza ritorno. La Lega Nord non for­ni­sce rispo­ste, ma asse­conda le pul­sioni d’intolleranza che essa stessa ha con­tri­buito a creare: e chiama que­sto «ascol­tare la

1° Maggio, discriminazioni e lavoro domestico: sfruttate due volte, doppia rabbia

La parità di retri­bu­zione e’ un nostro diritto, ma la nostra oppres­sione e’ un’altra cosa. Ci basta la parità sala­riale quando abbiamo già sulle spalle ore di lavoro dome­stico?“ Rivolta Fem­mi­nile, 1970. Primo mag­gio, festa dei lavo­ra­tori, ma molte lavo­ra­trici non cono­scono feste o ferie. Le donne che ancora hanno il far­dello del lavoro dome­stico non

25 Aprile 2011 …ripartiamo dal 1947

«Anche tu Sal­ta­pa­sti ci cre­devi! Sal­tavi, eri alle­gro, can­tavi con noi… hai sof­ferto anche te la tua parte in quella guerra che ci doveva far con­qui­stare giu­sti­zia …insomma, hai anche te rischiato la pelle …e …per que­sto, avreb­bero dovuto farti un monu­mento …Sicuro, un monu­mento a te Sal­ta­pa­sti per­chè, come noi par­ti­giani, con­ta­dini e popolo,