Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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  • ASSI VIARI: come distruggere il territorio lucchese

    Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, per approfondimenti: www.altrestrade.org

    Tutti felici e contenti per aver fatto un passo avanti nella distruzione del territorio lucchese con il miglioramento della vita dei cittadini (intesi come coloro che abitano la città) a discapito di coloro che invece abitano la periferia, come è sempre stato dal medioevo sino ad oggi, e si ha ancora il coraggio di parlare di futuro?!

    Purtroppo niente è cambiato nella logica lucchese e ciò che danneggia o che dà fastidio alla città murata si riversa nelle campagne, abitate dai cittadini di serie B che evidentemente non hanno santi in paradiso e nemmeno seduti sugli scranni del loro consiglio comunale o provinciale.

    Tuttavia gli amministratori non sono gli unici ad andare avanti con i loro interessi, anche noi siamo pronti ad andare avanti per opporci su più piani alla realizzazione di quest’opera!

    Il Comitato contro gli assi viari


  • Notte (bianca?) lucchese

    Nuova aggressione fascista a Lucca

    (Guest stars: digos e forze dell’ordine)

    I fascisti sono fuorilegge, ma la polizia li protegge!

    Aggressione neofascista a Lucca, polizia complice.

    Notte di ieri 25 agosto, durante la celebrazione della notte bianca l’ennesima aggressione fascista si consuma a Lucca. Tutto comincia quando una squadra di fascisti si presenta al pub solitamente frequentato dai compagni lucchesi, l’aggressione è breve ma violenta, e presenta le solite modalità viscide e squadriste di sempre. Uno sguardo storto e subito pugni, calci e bottigliate contro chiunque si trovasse nel locale; poi la fuga. Un compagno rimane gravemente ferito da una bottiglia rotta in viso che gli provoca un netto squarcio, richiuso al pronto soccorso da 15 punti di sutura.

    I presenti nel locale, irritati dalla vigliaccheria dell’azione, iniziano allora a vagare per la città in cerca dei colpevoli, per chiedere spiegazione di ciò che era appena accaduto. Al momento dell’incontro in via Vittorio Veneto, la polizia, già presente nella piazza, ferma i compagni, mentre alle loro spalle i fascisti ripartono con insulti, sputi e provocazioni. Spiegata l’aggressione subita alle forze dell’ordine, è stato chiesto loro di identificare i colpevoli che si trovavano a pochi metri da noi. La polizia in tutta risposta ha indossato i caschi e impugnato i manganelli, iniziando a spintonare via la sessantina di compagni radunati.

    Nessun fascista viene fermato, anche dopo le molteplici richieste.

    Non contenti, due macchinate di squadristi si appostano circa un paio d’ore dopo sotto le abitazioni di due compagni, impugnando cinghie e bastoni. Entrambi riescono fortunatamente a fuggire, ma uno dei due, di ritorno verso l’auto, riesce a darsi alla fuga solo a piedi, lasciando l’auto incustodita che viene allora vandalizzata dalla squadraccia. Si reca, successivamente, al pronto soccorso per una crisi respiratoria, fortunatamente risoltasi dopo poche ore.

    Da notare che, essendoci riparati dal temporale per oltre un’ora sotto il loggiato di piazza S. Michele, abbiamo potuto veder passare in continuazione volanti della polizia e auto della digos, evidentemente impegnate a controllare la situazione e i movimenti dei compagni dopo il faccia a faccia in via Vittorio Emanuele. Intanto i fascisti erano liberi di progettare e attuare l’agguato squadrista appena descritto. E’ l’ennesima conferma di come operino le forze dell’ordine: caschi, manganelli e spintoni contro i compagni del ragazzo aggredito, mano libera ai fascisti di attuare la loro infame e vigliacca violenza sotto le nostre case.

    Altri due pestaggi sono stati evitati solo per puro caso.

    Consapevoli del potere di cui questi sono servi, continuiamo a resistere.

    Antifascisti Lucchesi

    PS Lucca Libera! era casualmente presente durante lo svolgimento dei fatti e ha seguito da vicino i successivi sviluppi della vicenda. Confermiamo in toto la ricostruzione fornita dal comunicato redatto dagli Antifascisti Lucchesi.


  • NO TAV RE-BLOCK

    Dopo i 17 fermi e i 3 arresti avvenuti nel pomeriggio al presidio di Chianocco, l’assemblea No Tav decide di bloccare nuovamente l’autostrada. L’azione si conclude intorno alla mezzanotte. Maggiori informazioni e video sull’operazione delle truppe di occupazione su notav.info. In Val Susa sostare ai bordi di una strada è considerato un reato; questo lo stato della “democrazia” in Italia.

    Lo stato delle cose al cantiere. Nelle foto seguenti si vede l’hangar in cui viene assemblata la talpa. Si noti in particolare come ci siano ancora dei moduli da dispiegare, probabilmente devono ancora giungere in Clarea numerosi trasporti speciali con altri pezzi della talpa.


  • Boomerang

    E ora come la mettiamo?

    I dodici avvisi di garanzia emessi dalla procura di Torino per “attentato con finalità di terrorismo ed eversione” contro gli attivisti del movimento No Tav vengono disintegrati dall’immediata risposta popolare della Val Susa. Chi fa un torto a uno/a fa un torto a tutti/e. Innumerevoli le manifestazioni di solidarietà dall’Italia e dal mondo.

    Siamo tutti terroristi?

    I movimenti si rafforzano l’uno con l’altro e rilanciano, moltiplicando le iniziative di lotta e rispedendo al mittente le deliranti accuse di Caselli & Co.

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  • Ora pure terroristi!

    Stamattina 11 perquisizioni e altrettanti avvisi di garanzia ai danni di attivisti No Tav.  Tra gli articoli indicati nei mandati anche il 280 del Codice Penale che cita “l’attentato con finalità terroristica e di eversione”.

    Come sempre, si parte e si torna insieme: compatta la solidarietà agli attivisti colpiti dai provvedimenti. Alla conferenza stampa delle 16.00 con i sindaci No Tav partecipano oltre cento persone. La politica terroristica non arresta il movimento.

    Segui gli aggiornamenti su notav.info

    Un altro paio di foto della conferenza stampa di oggi


  • Correndo per il parco

    All’indomani dell’accordo raggiunto da Torpedo con l’Amministrazione Comunale, un’intervista sul presente e sul futuro delle Madonne Bianche. A seguire il comunicato congiunto Torpedo-Comune, reso noto la sera di venerdì 12 luglio.

    Lucca Libera: ci racconti gli ultimi passaggi che hanno portato all’accordo con l’amministrazione comunale?

    Matteo: tutto è cominciato quando il sindaco Tambellini si è presentato qui alle Madonne Bianche nel tardo pomeriggio di mercoledì. Ci ha intimato, a muso duro, di sgomberare entro sabato, altrimenti avrebbe firmato l’ordinanza di sgombero, portando come unica motivazione l’illegalità della nostra permanenza in questo posto. Non ha fatto alcun tipo di riferimento ai lavori della Geal, ha puntato tutto sull’argomento dell’illegalità. Questo atteggiamento ci ha un po’ spiazzato, vista anche la nostra piena disponibilità, fin dall’inizio, a trovare delle forme di regolarizzazione per la gestione della polisportiva. La sua rigidità, che non lasciava spazio ad alcun margine di trattativa, ci ha innervosito non poco. Dopo un’assemblea tra di noi, abbiamo convocato un’assemblea pubblica il giovedì, in cui erano presenti due consiglieri della maggioranza, e abbiamo dichiarato che il comportamento del sindaco non ci sembrava altro che un capriccio, data la nostra evidente apertura al dialogo che abbiamo sempre tenuto nel confronto con le istituzioni. Ci opponevamo quindi all’ipotesi di uscire senza alcuna garanzia formale, ovvero scritta, che prevedesse a breve la ripresa delle attività all’interno del posto. I presupposti finora accertati, fondati su promesse verbali e fumose da parte del sindaco, non ci permettevano di acconsentire ad uscire. Rimanevamo dunque qui, manifestando contemporaneamente la volontà di proseguire il dialogo per trovare una soluzione che soddisfacesse l’esigenza istituzionale della regolarizzazione. Questa è stata la nostra posizione all’assemblea pubblica, il sindaco si prendesse dunque la responsabilità di firmare l’atto di sgombero. Da parte nostra, potevamo contare sulla solidarietà che ci è stata manifestata da molti cittadini, associazioni e alcuni consiglieri comunali, oltre a rappresentanti di partiti e sindacati.

    Lucca Libera: a questo punto i due consiglieri comunali presenti all’assemblea hanno avanzato una proposta…

    Matteo: sì, ci hanno spiegato che il nuovo progetto “Albo dei Volontari” consente a semplici cittadini di assumersi la responsabilità di iniziative di riqualificazione come la nostra, offrendo anche la garanzia di una copertura assicurativa. Si tratta di un progetto sul volontariato che prevede diversi ambiti d’intervento, dalla ripulitura di aiuole e giardini all’assistenza per anziani. Noi ci siamo dimostrati interessati a questa soluzione, ribadendo tuttavia che saremmo rimasti dentro e che tale era la posizione che i consiglieri dovevano riportare in Comune. Il giorno dopo, venerdì, ci ha contattato l’assessore Vietina. La Vietina ci ha fatto presente che i lavori della Geal richiedevano che l’area, almeno nel periodo della messa in sicurezza del cantiere, fosse sgombera da altre attività, ma era disposta a firmare un documento che ci garantiva di rientrare alle Madonne Bianche entro dieci giorni. Abbiamo a questo punto deciso di dimostrare la volontà di andare incontro alle loro richieste, subordinando ovviamente l’abbandono temporaneo dello spazio all’effettiva consegna del documento firmato. Sabato mattina, dunque, siamo andati in Comune a parlare con l’assessore e le abbiamo presentato il progetto di riqualificazione e apertura della polisportiva, un progetto che prevede la gestione fino settembre con le varie iniziative finora praticate e quelle che abbiamo in programma di sviluppare. Le garanzie offerte dall’Amministrazione ci sono parse credibili, vogliamo ritenerle tali, e sarà responsabilità loro, eventualmente, non rispettare gli impegni presi.

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