Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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  • ELOGIO DELLA LEGALITA’

    Madonne Bianche: a scuola di legalità dal sindaco Tambellini.

    L’appassionata e veemente difesa della legalità concessa ieri dal sindaco non poteva lasciare indifferente l’uditorio. Ognuno ha potuto chiaramente comprendere i propri errori di valutazione riguardo al presente e al passato. D’ora in poi mai più un tentennamento, coloro che hanno avuto l’onore di ascoltare l’alta concione non potranno non schierarsi sempre e comunque dalla parte della legalità. Nell’umile tentativo di sostenere il sindaco Tambellini nella sua encomiabile battaglia, ci permettiamo di portare alcuni esempi storici in cui siamo certi avremmo visto il sindaco Tambellini ergersi a paladino della legalità contro l’illegalità.

    Nelson Mandela, vissuto a lungo nell’illegalità, in carcere dal 1962 al 1990.

     

    Rosa Parks, illegale per aver occupato un posto riservato ai bianchi in un pullman dell’Alabama nel 1955.

     

    Come si può intuire, gli esempi del passato si potrebbero moltiplicare. Tornando al presente, segnaliamo con la foto seguente un grave episodio di illegalità avvenuto in questi giorni proprio alle Madonne Bianche.

     

    Madre e figlia, in attesa di identificazione.

     

    Senza persone come queste avremmo oggi un mondo migliore. Rispetta anche tu la legalità, non permettere agli illegali di rovinare il tuo futuro.

    La legalità è la massima espressione di giustizia, infatti la LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI: è vietato del pari al povero e al ricco dormire sotto i ponti.

    (Contributo gratuito e spontaneo a sostegno della campagna per la legalità del sindaco Tambellini).


  • Incontro col sindaco

    Poche ore dopo l’incontro col sindaco Tambellini, avvenuto domenica mattina, Lucca Libera! ha posto alcune domande ad uno dei ragazzi di Torpedo che dal 21 giugno ha avviato il progetto di riaprire alla popolazione il parco della Madonne Bianche a S. Alessio.

    Lucca Libera: come ha esordito il sindaco nell’incontro di domenica mattina?

    Fabio: la prima cosa che ci ha detto è stata: comincio io o cominciate voi a parlare? Questa cosa ci ha lasciato perplessi, perché tramite i giornali eravamo venuti a sapere che entro venerdì 12 luglio avremmo dovuto abbandonare il posto e che il sindaco sarebbe venuto a incontrarci a proposito di questo. E lui inizia così? Mah, veramente non si capisce… Noi ci aspettavamo che lui ci dicesse qualcosa, che si fosse preparato un discorsino o roba del genere. Comunque ha iniziato lui, dicendoci più volte che avevamo fatto una cosa buona, una cosa bella, e ce l’ha ripetuto così tante volte da innervosirci quasi. Subito dopo ha posto il problema della legalità, dicendo che noi eravamo in una posizione illegale e non potevamo scavalcare le regole. A ciò ha legato pure il problema della sicurezza, provando ad utilizzare anche questo discorso per ipotizzare che noi dovessimo andar via entro breve termine. Abbiamo subito smontato il suo proposito di convincerci a lasciare il posto, rispondendogli che il nostro era un percorso di riappropriazione del parco e che assolutamente non l’avremmo riconsegnato spontaneamente all’abbandono e al degrado. Gli abbiamo prospettato che un eventuale sgombero l’avrebbe sicuramente messo in cattiva luce nei confronti della cittadinanza e di tutti coloro che in questi giorni hanno partecipato alla riqualificazione e alla fruizione della polisportiva. Alcuni abitanti del quartiere, tra l’altro, hanno iniziato insieme a noi una raccolta firme per sostenere il progetto che stiamo portando avanti. Continue reading  Post ID 4270


  • COLORS

     

    SOSTIENI LA RIQUALIFICA DELLA POLISPORTIVA

    LE MADONNE BIANCHE!

    Laddove le istituzioni falliscono e lasciano all’incuria gli spazi pubblici è possibile riaprire e riqualificare questi spazi tramite l’autorganizzazione dal basso dei cittadini. Vogliamo che questo spazio torni ad essere un luogo in cui si fa sport, socialità e aggregazione e crediamo che per farlo il modo migliore sia l’autogestione dello spazio stesso. Insieme agli abitanti dei quartieri di Monte San Quirico e di Sant’Alessio a tutti i cittadini interessati a questo progetto vogliamo costruire un percorso che riempia questo luogo di iniziative sportive, sociali e culturali, all’insegna della gratuità, del divertimento e della solidarietà sociale.

    I ragazzi e le ragazze del collettivo Torpedo

    Continue reading  Post ID 4221


  • ASSEMBLEA E PARTECIPAZIONE

    Domenica 23 giugno nel parco delle Madonne Bianche a S. Alessio si è tenuta l’assemblea in cui il collettivo Torpedo ha voluto incontrare la popolazione del quartiere per esporre dettagliatamente l’iniziativa e confrontarsi sui progetti e i contenuti da portare avanti nell’esperienza di riqualificazione iniziata venerdì. Al termine abbiamo sentito uno dei partecipanti.

    Lucca Libera: puoi riassumere le impressioni che hai ricavato dall’assemblea appena conclusasi?

    Marco: è stato un incontro sicuramente interessante. Soprattutto per la partecipazione, assai numerosa. Puntavamo su una buona risposta da parte della popolazione e così è stato. I vicini che sono intervenuti si sono mostrati soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto finora e intenzionati a collaborare. Inoltre è arrivato anche un buon appoggio da persone che non abitano nei dintorni, provenienti da altre zone della città. Diversi interventi hanno elogiato esplicitamente l’iniziativa che abbiamo intrapreso. E’ anche emersa una volontà di contrapporsi in maniera diretta all’atteggiamento finora tenuto dalle istituzioni che hanno lasciato degradare negli anni questo posto.

    Lucca Libera: era presente anche l’assessore delegato allo sport Tuccori, cosa pensate del suo intervento?

    Marco: fondamentalmente non ha dato risposte concrete alle problematiche sollevate, se non all’interno di un’ottica esclusivamente burocratica e vincolata alle procedure legali che il comune porta avanti da anni in maniera, come abbiamo visto, fallimentare. Nonostante questo, ha mostrato interesse per l’iniziativa e si è detto positivamente impressionato. Dunque, si tratta sicuramente di un buon inizio per un dialogo con le istituzioni che potrà forse portare, un domani, alla messa “in regola” del progetto, magari nella forma di un comodato d’uso, come è stato proposto da alcuni interventi in assemblea. Su questo l’assessore si è mostrato possibilista, naturalmente bisogna distinguere tra ciò che viene detto davanti a un’assemblea di un certo tipo, completamente favorevole all’iniziativa, e quella che sarà poi la direzione concreta che prenderà l’istituzione. Di sicuro noi comunicheremo agli organi di informazione le parole di apertura pronunciate oggi dall’assessore, mettendole così nero su bianco. Sulla base delle sue affermazioni intendiamo cominciare il dialogo, l’impegno dell’assessore delegato del resto è stato chiaramente espresso. Continue reading  Post ID 4198


  • INTERVISTA NEL PARCO

    Abbiamo conversato con due ragazzi di Torpedo, collettivo che in questi giorni ha preso l’iniziativa di riqualificare il parco ex polisportiva delle Madonne Bianche a Sant’Alessio.

     Lucca Libera: qual è per voi il senso di questa iniziativa per la riqualificazione del parco delle Madonne Bianche?

    Michele: siamo partiti da questo posto per fare un discorso più complessivo sulla città. Questo è un luogo simbolo perché era un luogo destinato alla socialità, all’aggregazione, un qualcosa di pubblico che doveva dare un servizio al quartiere e alla città. Questo posto ha avuto una gestione incoerente e assai casuale nel tempo: da circa 15 anni è praticamente inattivo, abbandonato, a parte certi brevi periodi. Ad esempio, nel 2011 venne ristrutturato dall’amministrazione Favilla poco prima delle elezioni e fu abbandonato a se stesso dopo appena sei mesi. La polisportiva Madonne Bianche è il tipico esempio del luogo che nasce per tutti e che viene abbandonato, perché non si investe in ciò che va a beneficio della comunità e non abbia nel contempo contropartita economica. Dal punto di vista delle istituzioni rappresenta solo una spesa senza nessun tipo di ritorno. Noi partiamo proprio da qui per dimostrare che un altro tipo di gestione è possibile, soprattutto da parte di chi usufruisce in prima persona di un bene comune. Continue reading  Post ID 4185


  • SANT’ALESSIO PARK

    Il collettivo Torpedo riqualifica il Parco delle Madonne Bianche a Sant’Alessio.

    Madonne Bianche Park

    Ecco il volantino distribuito nel quartiere di Sant’Alessio.

    RIQUALIFICHIAMO LE MADONNE BIANCHE

    In data 21/06/2013 noi ragazzi del collettivo Torpedo abbiamo deciso di iniziare un percorso di riqualifica e riutilizzo del parco delle Madonne Bianche. Avviamo quest’opera di bonifica perché siamo stanchi di vedere i luoghi pubblici, in particolar modo quelli riservati alla socialità e all’aggregazione, che vengono abbandonati e lasciati al degrado dalle varie amministrazioni che da sempre mostrano disinteresse per essi.

    Le attività attualmente non funzionanti nel parco sono: campo da calcio, campi da tennis, campo da bocce, parco giochi per bambini e un piccolo immobile destinato alla socialità.

    L’autorganizzazione dal basso è l’unica soluzione efficace per sottrarre questo luogo da un lungo percorso di degrado, l’alternativa sarebbe una futura e indeterminata gestione privata come suggerito dalla giunta comunale. Mentre essa stabilisce che per risistemare il parco servono 200.000 euro (bilancio annuale 2013) noi proponiamo di farlo collettivamente attraverso l’autofinanziamento e di farlo ora, riaprendo questo spazio a chi vorrebbe utilizzarlo in maniera legittima.

    Per far questo, oltre all’opera di bonifica, pulizia e riqualificazione degli spazi che stiamo già svolgendo e che continueremo nei prossimi giorni, vorremmo coinvolgere chiunque tenga a questo parco quanto noi e non vuol continuare a vederlo così, in particolar modo chi vive in prossimità del parco e che magari ha già utilizzato i suoi spazi e le sue strutture in passato.

    Invitiamo il quartiere di S. Alessio e la cittadinanza a venirci a trovare all’incontro pubblico che si svolgerà domenica 23 alle ore 18:00.

      Continue reading  Post ID 4154


  • SALVIAMO LE APUANE

    Ogni anno a causa dell’escavazione del marmo vengono asportati 4.500.000 metri cubi di Alpi Apuane.

    Si escavano marmi bianchi, ma anche le scaglie per l’industria dei carbonati: si distruggono le montagne di Michelangelo per fare dentifricio.

    Secondo la neolingua le cave sono “agri marmiferi” e la distruzione diventa  ”produzione”.

    Per vedere altre foto dell’iniziativa organizzata dall’associazione Aeliante, aderente al movimento Salviamo le Apuane, clicca qui a fianco. Continue reading  Post ID 4126


  • SIAMO TUTTI RESISTENTI

    Sabato 1 giugno, giornata di mobilitazione cittadina in seguito alle 14 denunce per “resistenza a pubblico ufficiale” inviate ad altrettanti studenti.

     Con questi atti penali vogliono dare una risposta puramente repressiva al disagio sociale e alle problematiche politiche che hanno mosso centinaia di studenti e studentesse lo scorso autunno. L’azione repressiva è ampia e si attua in gran parte delle città italiane con le medesime modalità: criminalizzare i movimenti, chiudere spazi di agibilità politica, colpire che decide di esprimere un dissenso fuori dalle istituzioni. E’ il valore stesso del fare politica dal basso che viene messo sotto attacco, allo scopo di limitare la partecipazione politica e relegarci a un problema di ordine pubblico.

    La distanza tra istituzioni e cittadini va allargandosi: affluenze al voto ai minimi storici e governi senza base elettorale. La controparte dimostra di avere paura che la politica dal basso si sostituisca a quella istituzionale. Questo è il momento di farsi avanti!

    In una situazione di crisi economica e sociale generalizzata, con un welfare fatto a pezzi da anni di politiche liberiste e di austerità, sperano di tappare i buchi di una struttura politica allo sfacelo reprimendo e mettendo a tacere il dissenso espresso dai movimenti sociali.

    Nello scorso autunno ci siamo mobilitati per difendere ciò che resta di un’istruzione pubblica ormai al collasso, obiettivo costante delle misure di austerità mentre rimangono invariati o aumentano i fondi alle scuole private. Riforma dopo riforma continuano a tentare di privatizzare l’istruzione, prima ipotizzando l’ingresso di privati nelle nostre scuole (ddl Aprea, bloccato grazie a una tenace mobilitazione), poi diminuendo la rappresentanza studentesca.

    Anche le università pubbliche ogni giorno vedono diminuire le risorse, per questo tagliano borse di studio e aumentano le tasse, il tutto a vantaggio delle private che vengono finanziate con soldi pubblici. Siamo pronti ad affermare la nostra idea di sapere diffuso e di tutti, contro la concezione meritocratica e di élite che vogliono propinarci e di cui l’Istituto di Alti Studi IMT è un calzante esempio. Nella stessa maniera definanziano il sistema di trasporto pubblico regionale, quello che utilizzano tutti i giorni gli studenti e i lavoratori pendolari, rendendolo sempre più caro, inefficiente e disagevole (ritardi, soppressioni, abbonamenti rigidi, ecc.), mentre si sceglie di spendere miliardi di euro per i treni ad alta velocità, fruibili da pochi!

    Noi non siamo una risorsa finanziaria da sfruttare!

    Noi non abbiamo contratto questo debito!

    Con questi atti repressivi tentano di sotterrare le nostre ragioni. Siamo pronti a riconquistare gli spazi di agibilità politica e sociale, rivendicando il diritto a poter manifestare liberamente il dissenso in ogni luogo della città, senza zone rosse. Torniamo per le strade di Lucca per dimostrare che in questa città un’ampia composizione sociale in cerca di riscatto sta prendendo forma. E continueremo a mobilitarci.

    Denunciare qualcuno per “resistenza a pubblico ufficiale” vuol dire attaccare tutti. Di fronte a questa repressione ribadiamo con orgoglio:

    SIAMO TUTTI RESISTENTI!

    NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!

    Clicca su continua per vedere le foto della street parade con i Cono d’ombra Continue reading  Post ID 4076

  • NO TAV CHRONICLES / I

    Con il pezzo che segue inizia No Tav Chronicles. Una serie di testimonianze, raccolte e pubblicate con scadenza assolutamente irregolare, provenienti dal movimento No Tav. Frammenti di vita sparsi negli oltre vent’anni di lotte in Val di Susa, solo alcune delle innumerevoli storie che questo movimento può oggi raccontare. Non credere nei media ufficiali e mainstream, leggi, ascolta e vivi le esperienze!

    Perché è molto più di un NO a un treno.

    Perché “la lotta no tav non è solo «no tav». E’ diventata contagiosa perché costituisce una critica radicale al sistema, e perché sa metterlo in difficoltà praticando concretamente e con efficacia il conflitto. Ed è fonte di speranza per tanti. Là dove pare esserci solo ingiustizia e nessuna rivolta si innalzano le bandiere no tav a significare che non tutto è perduto, che tutto può e deve cominciare”. Nicoletta del movimento No Tav

    Perché “in Val di Susa, il tempo della lotta è il tempo della vita”. Andrea del movimento No Tav

    Perché “io ho 74 anni, oggi ero alla Maddalena, ho tirato due pietre contro le forze dell’ordine; una era la mia e una era di mio fratello, che era ricoverato in ospedale e mi aveva detto: «se vai, devi tirare una pietra anche per me»”. Da un intervento durante un’assemblea No Tav

    Perché il No Tav “è la madre di tutte le preoccupazioni”. Dichiarazione di A. Maria Cancellieri, ministro dell’interno del governo Monti e ministro della giustizia del governo Letta

    Perché il movimento No Muos sta crescendo…

     

    Le citazioni sono tratte da “A sarà düra – Storie di vita e di militanza no tav”, a cura del Centro sociale Askatasuna

    Clicca su continua o apri il pdf, e buona lettura! Continue reading  Post ID 4062