Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

La città non si vende né si compra... si vive!

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  • Più partecipazione… o no?

    Riceviamo e pubblichiamo

    Progetto città

    Egregio Signor Sindaco,
    stiamo seguendo con grande attenzione le informazioni che ci giungono dalle pagine dei giornali e dalla rete a proposito di “PIUSS 1″ e dei cosiddetti “PIUSS 2″, del Piano Strutturale e di quello Economico-Strategico, di Auditorium, di nuovo Teatro e di ristrutturazione del vecchio, di Piano Nazionale per le città, di Mura Urbane e di Campo di Marte… UN INSIEME DI GRANDI PROGETTI URBANISTICI, in diverse fasi di definizione (da elaborare o tirati fuori dai cassetti delle precedenti Amministrazioni), dei quali vorremmo cogliere il profilo unificante, la coerenza e l’impatto sul territorio e sulla futura vita della comunità. Tutte queste “operazioni” tenderanno a definire la Lucca di domani e su questo è impossibile e illegittimo non coinvolgere sin dall’inizio l’intera comunità ascoltandone in primis le istanze.
    Pertanto chiediamo che codesta Amministrazione, come ha programmato ed effettuato un incontro su questi temi con la categoria degli industriali, con solerzia programmi consultazioni anche di tutte le altre categorie che compongono la nostra società, sia economiche che professionali, culturali e ambientali, nonché delle libere rappresentanze dei cittadini e dei cittadini stessi. Non conosciamo il suo calendario, ma a quanto ci risulta, di esso, ad oggi, non fanno parte le Associazioni e i Comitati che lavorano sul territorio in nome di un “progetto città” che sia di tutti.
    Un progetto città che deve necessariamente partire da grandi interrogativi di fondo.
    Quale vogliamo sia la Lucca di domani? Città della musica? Della cultura? Dell’arte?
    Quale spazio alle industrie? Quale alla creatività? Quale al turismo?
    Secondo noi è rischioso riprogettare la città senza averne prima valutato a fondo reali potenzialità, carenze, urgenze: il territorio, l’aria che respiriamo, la salute, il disagio sociale, i giovani, il lavoro, i trasporti, la viabilità, la sicurezza, le scuole… “Tout se tient”, dicono i francesi. Tutto deve far parte di un unico grande disegno, al centro del quale sono le persone. Secondo noi è dai cittadini che occorre partire. Le associazioni di categoria rappresentano più che legittimi interessi, ma interessi di parte.
    La posta in gioco è altissima. Il destino degli spazi da ristrutturare e di tutto il contesto, dentro e fuori dalle Mura, determinerà, in un senso o nell’altro, il futuro di Lucca, la sua rigenerazione, la sua vivibilità, la sua prosperità.
    Non meno determinanti saranno le scelte e gli impegni finanziari che ne conseguono. E anche su questo aspetto i cittadini devono essere messi in grado di capire, di essere partecipi e di interrogarsi.
    Di quanto abbiamo per sommi capi esposto vorremmo dialogare con lei, è urgente e necessario. Le chiediamo pertanto di voler disporre un incontro urgente con noi, firmatari della presente.
    Attendiamo fiduciosi.

    Italia Nostra Lucca, Legambiente Lucca, WWF Lucca, Associazione Parco di S.Anna Lucca, Comitato Aria Pulita, Comitato Assi Viari, Comitato Lucca Est, Comitato Lucca per una Sanità Migliore, Laboratorio Urbanistica Partecipata – S. Concordio, Lucca Bene Comune, Scuola 2000, Stop al Consumo di Territorio, Salviamo il Paesaggio, Vivere il Centro Storico


  • ELEZIONI?

    15Feb – NON CI RAPPRESENTA NESSUNO

     Il circo mediatico prosegue senza sosta, vedere così tante forze impiegate nelle campagne elettorali ci lascia ogni volta allibiti, ma questa volta di più! Tra una legge elettorale che non rappresenta più la volontà degli elettori e i soliti politici, vecchi di decenni, che rifondano nuovi partiti per tornare in parlamento grazie al porcellum, la contesa elettorale è ormai diventata una farsa.

    La differenza è nella forma, non nella sostanza.
    I sondaggi vengono influenzati in base al modo in cui si appare sui media, non rispetto a una differenza politico/ideologica. I problemi veri delle persone sono del tutto assenti, sostituiti da dibattiti fini a se stessi sulle future alleanze di governo.
    Non ci rappresentate perché il vostro modo di fare politica è vuoto, legato ad un parlamento piegato in ogni caso alla scusa di un debito pubblico che punta a rifinanziare le grandi lobbies bancarie. Potete continuare a promettere con intenzioni più o meno buone, ma la questione è cosa potete realmente fare…
    Noi non deleghiamo, perché abbiamo capito che nessuno di voi farà realmente la differenza. Ed è qui che si decide se il sistema lo vogliamo cambiare alla radice o vigliamo farci “salvare” da qualche europeista che ci imporrà altre misure strappalacrime per rifinanziare il sistema bancario!
    Mentre il circo delle elezioni va avanti, è già partita in tutta Italia, nel silenzio generale, una grande operazione di repressione dei movimenti studenteschi attraverso denunce e intimidazioni. Anche a Lucca sono arrivate le prime denunce per i fatti delle manifestazioni dello scorso novembre e altre forse sono già in arrivo in questo momento. Evidentemente chi rifiuta di delegare tutto ai partiti e ha il coraggio di mettersi in gioco in prima persona fa paura. Ma noi non ne abbiamo e la nostra risposta deve essere una solidarietà compatta e in massa verso chi ha ricevuto le denunce.
    L’alternativa è nella lotta e la possiamo costruire soltanto diventando in prima persona attori politici, riprendendo un rapporto diretto con i territori in cui viviamo, riappropriandoci della nostra condizione di studenti, precari, disoccupati e sottraendo le nostre città a banchieri e politici di mestiere!

    Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi

    Torpedo Lucca


  • A che serve la Provincia?

    Comunicato di comitati e associazioni sulla questione degli impianti a biomasse.

    Rispetto al 2010 in Provincia poco o nulla è cambiato. Stesso il Presidente della Provincia, stessi gran parte degli Assessori. E soprattutto, stesso il trattamento che ricevono i cittadini: nemmeno una risposta alla legittima richiesta di un Consiglio Provinciale aperto sulla grave questione degli inceneritori di biomasse. Così successe nell’autunno 2010, quando il Presidente del Consiglio Provinciale era Giovanni Gemignani, e così è successo recentemente con l’attuale Presidente del Consiglio Provinciale, Andrea Palestini.

    Eppure Palestini, il 4 ottobre2012, inun incontro con i delegati di 11 Comitati/Associazioni della Provincia, si era dichiarato sensibile alla problematica. E l’8 ottobre, durante la riunione dei Capigruppo, lo stesso Palestini evidenziava la preoccupazione dei cittadini riguardo la sommatoria dei vari impianti a biomasse nel raggio di pochi chilometri e soprattutto riguardo al grosso impianto dell’Alce a Fornoli. E in quella riunione tutti i Capigruppo e anche la vicepresidente della Provincia Maura Cavallaro si dichiararono totalmente favorevoli a fare il Consiglio straordinario e aperto e fu ipotizzata concordemente la data dell’8 novembre.

    Successivamente però i Comitati non hanno più saputo niente in proposito, nemmeno il garbo di una risposta in merito alla loro  richiesta, peraltro più volte reiterata.

    Chi e perché è intervenuto a placcare i buoni propositi di Palestini e dei Capigruppo? Chi e perché vuole eludere la discussione pubblica e il confronto su un tema di così grande rilevanza ambientale e sanitaria? Noi un’idea ce la siamo fatta ed è che Baccelli e la sua Giunta, espressione del PD, abbiano posto il veto al Consiglio Provinciale sulla questione biomasse e in particolare sulla questione Alce.

    Eppure la Provincia ha il preciso compito istituzionale di far valere la propria prerogativa pianificatoria assumendo ADEGUATE E PARTECIPATE LINEE DI INDIRIZZO a cui far rispondere i processi autorizzativi. Un Consiglio provinciale aperto sarebbe la migliore occasione istituzionale per confrontarsi ed esprimersi su un tema di stretta competenza della Provincia.

    La chiarezza e la trasparenza delle scelte deve sempre prevalere su ogni calcolo di opportunismo politico o, peggio ancora, di interessi particolari. Un Consiglio Provinciale che non affronti le questioni dirimenti, ancorché scomode, non è in grado di governare il territorio e può solo svolgere attività di ordinaria amministrazione. In tal caso, l’abolizione della Provincia non comporterà danno alcuno ed anzi è auspicabile poiché si eviterà un inutile spreco di soldi pubblici.

    31 dicembre 2012

    Comitato Ambiente e Salute di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca

    Comitato Aria Pulita – Lucca

    Comitato Ambiente Diecimo e Valdottavo

    Osservatorio Politiche Locali del Territorio Barga

    Coordinamento Salviamo le Apuane

    Rete Ambientale della Versilia (Amici della terra Versilia, Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia, Comitato Capezzano Vive, Comitato dalla parte del Cittadino Forte dei Marmi, Comitato Marco Polo, Co.As.Ver., Comitato Pantaneto Massarosa, Comitato Pedona Ambiente e Salute, Comitato Piano del Quercine, Comitato Salviamo Viareggio, Italia Nostra Versilia, Medicina Democratica Viareggio – Movimento Di Lotta Per La Salute)


  • INTERVISTA IN MOVIMENTO

    Abbiamo intervistato tre ragazzi del movimento che negli ultimi mesi ha dato vita a diverse manifestazioni cittadine e ha occupato simbolicamente l’Agorà nei giorni 21, 22 e 23 dicembre. S’intende che i contenuti espressi nell’intervista sono frutto di elaborazioni personali e non possono quindi essere interpretati quali posizioni ufficiali dell’assemblea di movimento. Per scaricare l’intervista in formato pdf clicca qui.

    Lucca Libera: iniziamo, come dicevano i classici, in medias res. Ci troviamo all’Agorà nel corso di un’azione dimostrativa, simbolica, iniziata ieri pomeriggio, che ha lo scopo di estendere l’apertura e le possibilità di utilizzo di questa struttura comunale. Perché avete deciso di intraprendere un’iniziativa del genere?

    Marta: la prima motivazione nasce dalla cronica mancanza di spazi a Lucca. Nel momento in cui il movimento degli studenti medi, degli universitari e dei pendolari, si è andato allargando, si è fatta sentire sempre più forte questa esigenza di spazi sia per scopi aggregativi che culturali. La scelta è ricaduta sull’Agorà perché, vivendo questa struttura dall’interno, molti giovani si sono resi conto in prima persona dei grossi limiti, soprattutto burocratici, che ne impediscono un pieno utilizzo. L’Agorà è una delle due strutture per i giovani presenti sul territorio, l’altra è il Cantiere sulla via del Brennero, gestito dalla Provincia, comunque un po’ più fruibile di questa in cui ci troviamo ora. Per come è organizzata, l’Agorà non agevola in alcun modo tutta una serie di iniziative che vorremmo fare e vorremmo proporre alla città.

    Andrea: con la crescita del movimento si è amplificata la necessità di spazi di aggregazione autogestiti per riunirci, per condividere e discutere i problemi politici e culturali che stiamo affrontando. Questo, normalmente, non è possibile farlo all’interno dell’Agorà, noi abbiamo deciso di renderlo possibile per tre giorni.

    Mattia: tra l’altro molti ragazzi del Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi fanno anche parte del collettivo Torpedo Lucca, il quale quest’estate ha cercato di costruire un’iniziativa chiamata Altro Fumetto Lucca, un festival della cultura indipendente del fumetto che voleva sottolineare le contraddizioni, l’enorme giro di denaro e gli aspetti di mercificazione riguardo a un prodotto che dovrebbe essere anche culturale e frutto della creatività, mi riferisco all’evento annuale Lucca Comics. L’organizzazione dell’AFL procedeva molto bene e avevamo già contattato fumettisti affermati nel panorama italiano, tra cui Zerocalcare, i quali avevano dato la loro piena disponibilità. Cosa ci ha fermato a un certo punto? Proprio la questione degli spazi, cioè non avere la possibilità di un luogo fisico dove svolgere l’iniziativa. Nell’autunno di movimento la faccenda si è evidenziata poi con la mancanza di un posto fisso dove riunirsi. Dunque un’esperienza già passata si è innestata in un’esigenza presente. Appropriarci dell’Agorà in questi giorni significa dimostrare che la questione degli spazi è prioritaria ed è legata a una molteplicità di istanze.

    Lucca Libera: come si è svolta l’azione di apertura dell’Agorà?

    Marta: al termine del presidio in piazza San Francesco, svoltosi dalle 16.00 alle 17.30, presidio, lo voglio ricordare, che abbiamo organizzato in alternativa alla manifestazione che ci è stata negata dalla Questura per motivi di shopping, ci siamo recati in ordine sparso alla struttura dell’Agorà dove siamo entrati alle 18.30. Eravamo circa 70 persone e abbiamo iniziato un’assemblea. Alle 19.00, orario previsto per la chiusura del posto, sono scese le responsabili e hanno chiamato la Questura. Sono arrivati due agenti della digos con i quali è nata una discussione, mentre nella sala grande proseguiva l’assemblea. Poco più tardi sono arrivati due assessori, tra cui l’assessore alle politiche giovanili Vietina, i quali hanno partecipato all’assemblea cercando di convincerci ad abbandonare i nostri propositi. Verso le 21.00 si sono aggiunti altri assessori e molti consiglieri comunali, anche dell’opposizione. Naturalmente non potevano dirci che stavamo facendo una cosa giusta, visto che ci trovavamo in una situazione di illegalità. All’inizio la discussione procedeva nell’incomprensione reciproca, anche perché loro sostenevano di aver avviato un tavolo di confronto e temevano che la nostra iniziativa pregiudicasse il prosieguo di tale rapporto. A nostro avviso non s’interrompe nulla, perché si tratta di due percorsi su linee diverse. Una riguarda la gestione degli spazi a Lucca, l’altra l’esperienza di uno spazio autogestito. Uno spazio di tal genere non potrà mai avere una vera e propria definizione legale, è possibile però fare un percorso di legittimazione politica della cosa con il Comune. Per questa ragione nel percorso ufficiale con le istituzioni abbiamo lasciato un po’ in disparte la problematica degli spazi e abbiamo voluto privilegiare i problemi riguardanti l’edilizia scolastica e il pendolarismo che, dal punto di vista delle istituzioni, ovvero salvaguardare innanzitutto la legalità, sono più facilmente risolvibili.

    Lucca Libera: qual è il vostro giudizio sulle argomentazioni portante avanti da assessori e consiglieri nell’assemblea di ieri?

    Marta: inizialmente hanno manifestato la loro sorpresa, non si aspettavano affatto un’iniziativa del genere. Il che ci fa piacere, perché abbiamo attirato maggiormente l’attenzione, tant’è che è arrivata mezza giunta più svariati consiglieri. Per un paio d’ore la discussione è andata avanti nel più totale disaccordo, più che altro era un battibeccare. Poi è emerso che a loro premeva salvaguardare il tavolo di confronto che è iniziato a fine novembre.

    Andrea: l’impressione è che si sentissero in qualche modo traditi rispetto al percorso con le istituzioni che avevamo iniziato e rivendicavano il fatto di essersi impegnati molto all’interno del Consiglio Comunale per concedere gli spazi ai giovani. Per loro l’occupazione dell’Agorà rischiava di radere al suolo tutto il lavoro che sostengono di avere iniziato e portato avanti e quindi di dover ripartire da zero. Secondo noi questo non è assolutamente vero, anzi è vero il contrario. Tramite questa occupazione, che è chiaramente un’occupazione simbolica visto che abbiamo deciso di continuarla solo fino a domenica, vogliamo testimoniare come dovrebbe a nostro avviso essere gestito questo spazio a livello culturale e politico, e un esempio sono tutte le iniziative che stiamo proponendo.

    Lucca Libera: dunque da una parte chiedete maggior apertura e fruibilità degli spazi pubblici già esistenti, dall’altra un vero e proprio spazio da autogestire.

    Mattia: la parola d’ordine di questi tre giorni di riappropriazione dell’Agorà è stata appunto la fruibilità degli spazi, cioè poter utilizzare uno spazio in maniera meno difficoltosa dal punto di vista burocratico. Inoltre vogliamo che la politica e la cultura dal basso e dei giovani possano trovare le porte aperte in uno spazio sociale e di aggregazione. Sentiamo poi l’esigenza di uno spazio che possa e debba essere luogo di costruzione di battaglie politiche e crescita di lotte sociali nella città. Un esempio pratico di come uno spazio come l’Agorà sia insufficiente per le istanze degli studenti e dei giovani è rappresentato dall’aula in cui stiamo facendo questa intervista: è chiamata “area multimediale”, ma cosa c’è di multimediale in dei computer che sono in parte guasti, obsoleti e non sono nemmeno collegati a internet. Oggi nello studio i libri sono chiaramente affiancati da internet e dalle nuove tecnologie. Non è possibile chiamare un posto “area multimediale” senza che vi sia il wi-fi o l’adsl.

    Andrea: inoltre quando abbiamo richiesto in Comune la possibilità di avere una stanza per riunirci ci è sempre stato risposto che dovevamo pagare. Esiste anche un progetto per mettere a pagamento determinate aule di studio. Tra i motivi che ci hanno spinto a individuare l’Agorà come luogo per l’iniziativa è stato anche il fatto che ci pare assurdo dover pagare per studiare, riunirci, parlare di politica in uno spazio comunale dedicato ai giovani.

    Marta: tra l’altro proprio ieri sera, quando abbiamo iniziato l’assemblea, una delle responsabili del posto ha detto che qui non si possono fare assemblee senza richiesta al Comune e che dovevamo formulare la richiesta e pagare.

    Andrea: in un posto che poi si chiama “Agorà”…

    Mattia: sì, quel momento paradossale ha esemplificato perfettamente le motivazioni per le quali ieri siamo venuti proprio qui. Ci siamo visti venire incontro la nostra ragione: “qui non si possono fare assemblee”.

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  • ANCORA AGORA’

    Altre foto dell’occupazione simbolica dell’Agorà e, in fondo, il comunicato che spiega l’iniziativa. Nei prossimi giorni pubblicheremo un’intervista ad alcuni ragazzi  del movimento.

    Il 21 dicembre 2012, dopo un presidio studentesco in piazza San Francesco, gli studenti si sono dati appuntamento all’Agorà e, all’orario di chiusura, hanno rivendicato il diritto a restarci.

    Lucca invita i suoi giovani a dissolvere la propria identità collettiva e politica appena superato il quinquennio delle scuole superiori, all’egoismo, alla singolarità delle esperienze, alla non condivisione ed alla non politica.

    Lucca invita i giovani ad incontri e conversazioni superficiali, in luoghi superficiali, come superficiale è di fatto l’identità e l’impatto di questa generazione sulla città. Sempre meno circoli, sempre meno cinema, sempre più vetrine, sempre più edifici svenduti ai privati. Questa è la tendenza. Una tendenza folle che i pochi che cercano di spezzare, i pochi che riescono ad attivarsi in senso comunitario e cittadino, e non puramente egoistico, non sono assolutamente messi in condizione di poterlo fare in libertà. La difficoltà è rappresentata dalla totale assenza di spazi facilmente e direttamente fruibili dalle persone, e per la lunga e spietata burocrazia che avvolge tutti quei magnifici edifici comunali che restano vuoti per la maggior parte dell’anno.

    Perché proprio l’Agorà? La nostra intenzione è avviare un percorso politico nuovo, promosso dai giovani e dal basso, a partire dai luoghi simbolo della nostra città. Rivendichiamo il diritto a far nostro uno spazio culturale di cui siamo quotidianamente fruitori, ideato originariamente per l’aggregazione sociale ma sempre meno libero e vincolato da costi per l’utenza dei locali.

    La decisione di riaprire e rendersi protagonisti di uno spazio così importante, di cui ci sentiamo parte integrante, è solo la più recente tappa di un percorso iniziato il 26 ottobre scorso con le mobilitazioni nelle scuole, proseguito il 29 ottobre, il 17 ed il 24 novembre nelle strade e nelle piazze della nostra città, in occasione dei cortei studenteschi. Oltre all’esperienza lucchese, nella nostra regione la voce degli studenti contro la crisi e le politiche di austerità sono già arrivati nelle piazze di Pisa, Livorno, Firenze, Empoli, Viareggio, Siena, ed altre realtà si stanno costituendo.

    In tutta Italia i movimenti studenteschi autorganizzati stanno facendo sentire con forza la propria voce di dissenso, la frustrazione e la volontà di lottare contro gravi disagi sociali, così come anche la mancanza di spazi di aggregazione e socialità giovanile.

    Quello che noi abbiamo deciso di portare avanti, soprattutto nel pomeriggio e nella sera del 22, e poi nella giornata di domenica 23, sarà un percorso di attività volte a rendere concreta l’idea di spazio che vorremmo vivere: gli uffici resteranno aperti, e sarà garantita la piena libertà di chiunque di usufruire dei locali del centro culturale; ma in più, daremo a chiunque l’opportunità, altrimenti negata, di dare libero sfogo alla propria creatività, esponendo i propri lavori – poesie, testi letterari, fotografie, disegni, fumetti, etc.

    Questo è il programma delle attività che abbiamo deciso di svolgere:

    Sabato 22 dicembre:

    14:30 MOMENTO DI LETTURA COLLETTIVA

    Chiunque lo vorrà potrà leggere una poesia o la pagina di un romanzo, meglio se di argomento sociale-politico, commentandola e spiegando la ragione per cui l’ha scelta.

    17:00 INCONTRO CON LE REALTA’ DI MOVIMENTO CONTRO DEBITO E CRISI SU ESPERIENZE DI LOTTA E SPAZI SOCIALI

    Interverranno: Collettivo Autonomo Studenti Pisani, Teatro Rossi Aperto, Coordinamento Anticapitalista Versiliese, Assemblea Pendolari Lucca-Pisa ed eventuali altre realtà…

    21:00 CINEFORUM

    A seguire MUSICA

    In definitiva, in un contesto di lotta continua, giorno dopo giorno, per affrontare i disagi di cui si trova vittima la nostra generazione, dal costo di libri di testo, tasse universitarie, abbonamenti per i mezzi di trasporto, passando per edifici fatiscenti a rischio crollo, fino alla precarizzazione selvaggia del nostro futuro lavorativo, lamentiamo una grave e drammatica assenza di spazi che consentano ai giovani di ritrovare la volontà di intraprendere percorsi politico-culturali comuni e condivisi con i propri coetanei, attraverso i quali costruire e tessere relazioni sociali da protagonisti e dal basso, contro un presente di austerity e precarietà.

     Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi

     Torpedo Lucca


  • AZIONE CHILIASTICA

    Oltre la fine del mondo. Il movimento libera il tempo e libera lo spazio. L’Agorà finalmente aperta.

    Alle 18.30 del 21-12-2012 una scarica elettrica attraversa la dimensione spaziotemporale lucchese. Depropriando dal basso il tempo e lo spazio della produzione, del consumo e dello studio, gli studenti restituiscono a se stessi e alla popolazione la possibilità di usufruire liberamente di uno spazio oppresso dalla burocrazia.

    Un’azione dimostrativa della durata di tre giorni che non impedirà l’utilizzo della struttura da parte di studenti e lavoratori, ma ne amplierà la fruizione ben oltre i tempi stabiliti e imposti, unilateralmente, dall’Amministrazione Comunale.

    Assemblee, proiezioni, musica, letture di poesie e racconti hanno già cominciato ad animare un’esperienza che vuol prefigurare i propositi del movimento nel caso in cui le istituzioni riuscissero, chissà, a concedere uno spazio da autogestire. Il confronto è aperto, com’è ovvio, a partire dalla materialità dei fatti, non dalla vacuità delle parole.

    Per conoscere la forma della controparte provocala, e agisci quando meno se l’aspetta.

    (Libero adattamento da Sun Tzu)

     

    Per vedere altre foto, soprattutto del momento assembleare con le istituzioni, clicca qui sotto su “continua…”.

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  • Promesse elettorali tambelliniane

    Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Comitato pendolari Lucca-Firenze al Sindaco di Lucca.

    Egr. Sindaco Tambellini,

    in riferimento all’incontro avuto durante la fase elettorale (febbraio 2012) con il Comitato pendolari Lucca-Firenze non abbiamo ricevuto alcun feedback relativamente alle proposte fatte e promesse da Lei ricevute. In particolare:

    Le pensiline in Viale Europa. Aveva detto che non sarebbe stato un problema farle e sarebbe stata una cosa che avrebbe realizzato lo scorso settembre e comunque entro l’inverno. Bene, ora sono necessarie più che mai, la stagione fredda e delle piogge è ormai iniziata da un pezzo, ma le pensiline non ci sono. Perché non sono state installate?

    Il parcheggio scambiatore gratuito per pendolari in zona uscita autostrada Lucca Est. Non abbiamo avuto feedback… è stata analizzata la nostra proposta nell’ambito del progetto di rivisitazione del piano urbanistico?

    I rapporti con i sindaci sull’asse Lu-Fi per il raddoppio della linea ferroviaria e gli interventi per velocizzare il servizio. Ad oggi l’unica proposta tecnica vera e concreta resta quella del comitato pendolari Lucca-Firenze, che da oltre un anno e mezzo ha suggerito come creare due treni veloci la mattina e due la sera per raggiungere il capoluogo di Regione. Ancora non è chiara però quale sia l’intenzione della Regione, della Provincia e del Comune di Lucca sul tema, anche alla luce del ritiro della delibera della Regione con cui veniva sì stravolto l’assetto attuale di comunicazione, ma individuava comunque una soluzione.

    Abbiamo provato a ricontattarla ma non è più così semplice farlo come lo è stato nel corso della sua campagna elettorale.

    La ringraziamo, restiamo in attesa di un suo cenno e salutiamo cordialmente.


    Comitato pendolari Lucca-Firenze


  • Il passato è presente

    Tanto per non perdere il filo…

    Un anno fa Entracte, forse utile per orientarsi nell’attualità.

    Cinque secoli fa Thomas Müntzer, certo indispensabile per avere una bussola sempre a portata di mano e non perdersi nella danza.

    Coloro che si presumono pacifici con la loro “bontà contraffatta” perpetrano indisturbati la loro continua ingiustizia. “Essi infatti sono nemici della ribellione, che essi provocano con tutti i loro pensieri, le loro parole, le loro opere; e quando poi ci si rivolta contro le loro pagliacciate, dicono che si è sediziosi”.

    T. Müntzer, MDXXIIII

    Passato, presente e futuro s’intrecciano in un nodo indissolubile. Mezzo millennio di black bloc!