Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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  • Tag Archives inceneritori
  • Ma gli inceneritori inquinano?

    Riceviamo da un membro del Comitato Ambiente e Salute della Valle del Serchio la seguente nota.

     Il comunicato stampa dell’ISDE (v. sotto) deve far riflettere. I decisori politici travisano la verità. Gli inquinanti segnalati nel comunicato, in particolare le PM10 e l’NOx, sono previsti in grande quantità anche nelle emissioni dell’impianto progettato dall’Alce, con l’aggiunta di tonnellate di nanopolveri (essendo la combustione del legno quella che produce più polveri dopo quella del carbone). L’inquinamento a norma di legge è una bufala pazzesca. L’impianto dell’Alce, mai sottoposto né prima né adesso a Valutazione di Impatto Ambientale, è stato autorizzato senza pretendere tutte le Valutazioni atte a garantire piena tutela della salute dei cittadini. Non c’è legge che giustifichi i rischi segnalati da tutte le evidenze scientifiche. Basta con l’ignoranza e la superficialità di questi inadeguati decisori.

     Leggi il Comunicato stampa Isde Emilia Romagna. (Not for fainted heart! Explicit content!)

    Lucca Libera! consiglia attenzione nella lettura: i dati sono spaventosi e gli amministratori politici risultano altamente nocivi.


  • NUMERO 11 DI LUCCA LIBERA!

    Pubblicato Lucca Libera! n. 11

    - Due interviste sulla raccolta differenziata dei rifiuti, a Capannori e a Lucca

    - Altre interviste sulla raccolta porta a porta

    - All’interno di un impianto di selezione dei rifiuti (incursione fotografica)

    - Inceneritori a biomasse in Garfagnana

    - Pagina SLAM: i Riot Heads

    Nella versione on-line (formato pdf) il giornale è consultabile cliccando qui.

    Tutti i numeri sono consultabili gratuitamente cliccando la paletta “Il giornale” in alto.


  • Biomasse all’Alce? E Report?

    Pubblichiamo il comunicato stampa dei Comitati contro l’inceneritore a biomasse dell’Alce. Della questione dell’inceneritore di Fornoli avrebbe dovuto trattare anche la scorsa puntata di Report (Rai 3) ma il servizio (già pronto) è stato tagliato, ufficialmente per i tempi ristretti della trasmissione. Sembra comunque che ci sia stata una telefonata alla Rai da parte di Varraud, amministratore delegato dell’Alce….

    Lucca Libera! tratterà dell’Alce e del business degli inceneritori a biomasse in Garfagnana nel prossimo numero, sempre se riusciamo a completare il giornale (manca un solo articolo, ma si fa attendere, vabbé).

    Intanto ecco il comunicato dei Comitati:

    Le gravi e numerose illegittimità evidenziate nel ricorso giurisdizionale amministrativo davanti il TAR Toscana-Firenze, presentato da Legambiente insieme ad alcuni cittadini di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca e ad un’impresa locale, danno la misura non solo dell’arroganza della multinazionale Silvateam, proprietaria di Alce, ma soprattutto dell’irragionevole acquiescenza dei politici locali e dei sindacati di fronte allo sciagurato piano industriale dell’azienda. Vogliamo ricordare che nel giugno 2009 Alce S.p.A. ha cessato deliberatamente le proprie produzioni di tannino e carta semichimica ed ha mandato in cassa integrazione tutti i suoi 109 lavoratori. Dopo poche settimane ha chiesto l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di una grossa centrale a biomasse.  I nostri politici ed amministratori (in testa l’Amministrazione Provinciale e l’Amministrazione comunale di Bagni di Lucca ma anche parecchi Consiglieri regionali), invece di stigmatizzare il grave comportamento aziendale, hanno predisposto ponti d’oro davanti a un progetto di impianto a biomasse fallimentare sul piano occupazionale (darebbe lavoro solo a 15 persone invece che alle 109 precedenti), fallimentare sul piano energetico (sprecherebbe oltre il 70% dell’energia termica prodotta), fallimentare sul piano ambientale e sanitario (si produrrebbero enormi quantità di polveri fini e ultrafini), fallimentare sul piano dello sviluppo turistico- termale del territorio (il più grande impianto a biomasse solide dell’Italia Centrale a due passi da terme e strutture ricettive). Senza contare l’ assenza di qualsiasi Valutazione di impatto ambientale e l’incongruenza con tutti i Piani programmatici territoriali. Altrettanto grave è stato l’errore dei sindacati, che hanno avallato e sostenuto un progetto con cui Alce voleva massimizzare i profitti a scapito dell’occupazione. L’atteggiamento della RSU, della CISL e della CGIL appare assolutamente inspiegabile soprattutto se pensiamo che il progetto, così come previsto, si è concluso con l’Autorizzazione (AU) alla centrale a biomasse (15 posti di lavoro) e la contestuale revoca dell’Autorizzazione (AIA) alla produzione di tannino e carta (109 posti di lavoro). I Sindacati sanno bene che, con la revoca dell’AIA, l’Alce non è più legittimata a produrre carta e tannino. (Per poterlo fare nuovamente, dovrebbe sottostare alla Valutazione di Impatto Ambientale, cosa che assolutamente l’azienda vuole evitare, per evidenti ragioni)  Le responsabilità politiche, sindacali e istituzionali sono pari solo a quelle del dirigente provinciale Roberto Pagni, il quale, ignorando inspiegabilmente ogni segnalazione ricevuta, ha concesso l’autorizzazione  unica pur in presenza delle gravi lacune procedurali e delle omissioni illegittime e illecite evidenziate nel ricorso al TAR. 

    Comitati Ambiente e Salute di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca