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assemblea a ingegneria//occupata
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ingegneria//occupata Monday, Oct. 17, 2005 at 10:51 AM |
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Dopo l'assemblea di ieri, si è deciso collettivamente di convocare un'assemblea in aula1 oggi 17 ottobre per le ore 11:00 per decidere e discutere le prossime iniziative di protesta, comunicare i risultati raggiunti, nonchè risolvere il problema legato al blocco della settimana scorsa, per non compromettere la didattica di studenti, ricercatori e professori.
Studentesse/studenti, professoresse/professori, ricercatrici/ricercatori sono vivamente invitati a partecipare.
http://ingegneriaoccupata.tk
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Mamiani occupato
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mamiani Tuesday, Oct. 18, 2005 at 1:41 AM |
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Comunicato stampa comitato occupante del mamiani
Dopo l'assemblea di sabato scorso e una votazione che ha visto il 70% della componente studentesca favorevole all'occupazione, il Mamiani è una scuola occupata.
Il Mamiani manifesta così la sua totale contrarietà alla riforma della scuola del ministro moratti, approvata contro il volere degli studenti dal consiglio dei ministri di venerdì scorso.
La riforma è infatti all'interno di un ampio progetto neoliberista, portato avanti in europa dalla direttiva bolkenstein e nel nostro paerse da riforme come la treu del lavoro, la legge 30, le riforme berlinguer e moratti sull'istruzione.
Ci uniamo con questo gesto alla rivolta delle università, convinti che solo l'unione tra tutte le componenti del movimento studentesco possa portare a un risultatp.
Abbiamo cercato la collaborazione con il corpo docente, e ribadiamo che la scuola è chiusa alla riforma, non ai professori e alla didattica.
Il Mamiani occupato intende essere non un locale barricato, ma un luogo aperto al dibattito e alla controinformazione-
Invitiamo infine gli altri licei di Roma e d'Italia a espandere la lotta in ogni istituto con ogni modalità, convinti di non poter poù rimandare oltre.
Mamiani Occupato
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Appello manifestazione nazionale il 25
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facoltà occupate Wednesday, Oct. 19, 2005 at 12:10 PM |
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Agli atenei occupati e a quelli in agitazione, alle studentesse e agli studenti dell'università e delle scuole, ai ricercatori precari
Lunedì 10 ottobre gli studenti universitari de La Sapienza di Roma si sono ripresi il tempo e la parola. Un concentramento convocato dagli studenti di fisica si è trasformato in una manifestazione gioiosa e selvaggia tra le aule delle facoltà. Le lezioni sono state bloccate e, all'astensione parziale dal lavoro di docenti e ricercatori in opposizione al Ddl Moratti, si è aggiunta la determinazione degli studenti, la voglia di gridare la propria rabbia. Di lì a poco una grande assemblea dava inizio all'occupazione del dipartimento di Fisica. Come un virus benefico, l'occupazione si è estesa immediatamente alle facoltà di Chimica, Matematica, Lettere, Scienze Politiche, Psicologia, Geologia, Informatica, Sociologia, Economia, Architettura.
L'ateneo più grande d'Europa è in rivolta, è bloccato, è attraversato dall'iniziativa autonoma di centinaia di studenti e ricercatori precari. Erano almeno 15 anni che non accadeva una cosa del genere! In più la cosa accade nell'università della riforma, del 3+2, della frequenza obbligatoria, università in cui ogni forma di protesta e di mobilitazione sembrava impraticabile.
Il 25 ottobre, mentre le università di tutta Italia chiedono a gran voce il ritiro del Ddl, la Moratti si appresta a concludere, a colpi di fiducia, l'iter parlamentare di ratifica della legge. La ricerca pubblica italiana, già debole e priva di finanziamenti, sarà sottoposta ad un drammatico processo di precarizzazione. L'insegnamento verrà ulteriormente dequalificato.
Il ritiro del Ddl e le dimissioni della Moratti rappresentano per tutti un obiettivo decisivo e non rinviabile!
Nelle occupazioni, inoltre, è emerso con forza un discorso radicalmente critico nei confronti delle trasformazioni che hanno investito l'università in questi ultimi anni. Una didattica povera, tempi di studio e di vita insopportabili, l'illusione di una rapporto diretto con il mercato del lavoro. Processi che hanno ridisegnato le università italiane a partire dagli anni novanta, in linea con le direttive europee (da ultima la direttiva Bolkenstein), segnandone la disfatta. I saperi specialistici e parcellizati producono precari, ricattabili, privi di diritti e di forza contrattuale. L'università della riforma Zecchino e, ancora peggio, quella della "Y", immaginata dalla Moratti, hanno un solo obiettivo: distruggere l'università come spazio pubblico e come laboratorio di saperi critici! Nuovi sbarramenti e processi di selezione investono tanto il campo delle conoscenze, quanto quello dell'accesso e dei servizi. La conoscenza segue un percorso frammentato, pieno di intoppi e di costi insostenibili, quanto inutili. Costi legati all'aumento delle tasse, al caro-libri, all'inesistenza di forme gratuite e pubbliche di circolazione dei saperi, così come al mercato della formazione post-laurea (master). Il diritto allo studio è ormai messo all'angolo dai processi di privatizzazione selvaggia dei servizi (casa, mense).
Il protagonismo e il conflitto degli studenti chiede a gran voce una revisione strutturale del modo di funzionare dell'università. Le occupazione parlano già da ora di un'altra università in movimento, fatta dagli studenti, dai loro desideri di conoscenza, non asservibili agli interessi del mercato!
È a partire da questa esperienza piena, di occupazione e di autogestione che si sta manifestando nell'università romana, ci sentiamo di rivolgere un invito alla relazione a tutti quei soggetti che in questi anni, e in particolare in queste settimane, si sono battuti per il carattere pubblico dell'istruzione e della cultura in genere. In primo luogo gli studenti e il mondo della scuola, colpito, a partire dal 2001-2, in modo inesorabile dalla furia devastatrice della Moratti e che richiede l'abrogazione immediata della riforma. Poi i lavoratori precari della cultura e dello spettacolo che, già privi di diritti, sono vittime dell'ultima finanziaria di Tremonti. Finanziaria che "chiude i conti" con la spesa pubblica (sanità, enti locali, ricerca), per continuare a destinare fondi agli interventi di guerra e alle misure di sicurezza.
Riteniamo che sia venuto il tempo di smettere di abbassare la testa. Una nuova sconfitta sarebbe letale per l'università e l'istruzione italiana. Non basta testimoniare la contrarietà alla Moratti e al governo Berlusconi, c'è bisogno di riprendersi la parola e il diritto a decidere. Il movimento degli studenti e dei riceratori precari, così come degli studenti medi, che da Roma si sta estendendo al resto d'Italia, è l'unica speranza forte di arrestare il processo di devastazione sociale che ha riguardato il nostro paese in questi anni e di riorientare preventivamente le politiche dei futuri governi in materia di istruzione.
Il 25 ottobre invitiamo tutti a Roma per una grande giornata di mobilitazione, per assediare con creatività e determinazione i palazzi della decisione e del governo illeggittimo di questo paese.
Invitiamo tutti a fare treni e corriere, a mettersi in viaggio e a raggiungere Roma, perchè la distanza non può fermare i nostri sogni!
Qualcuno pensa che ci sia poco da sperare e che bisogna fare i conti con la sconfitta, pensa che le occupazioni siano una piccola parentesi utile ma breve e poco significativa.
Noi rispondiamo che è ancora presto per tornare a casa e che il nostro tempo è appena cominciato!
Dalle facoltà occupate de La Sapienza
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[comunicato] occupato studentato e mensa di CasalBertone
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student* CasalBertone Wednesday, Oct. 19, 2005 at 5:01 PM |
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Occupati lo studentato e la mensa di casalbertone ABBIAMO FAME ... DI SAPERI
Questa sera [19 ott] CENA SOCIALE GRATUITA alla mensa di Casal Bertone,
partecipate numerosi.
Seguiranno aggiornamenti...
Student* di casalbertone
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pisa!
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siringa rossa Wednesday, Oct. 19, 2005 at 8:13 PM |
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VENERDI' 21 OTTOBRE GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE STRAORDINARIA DEL PRECARIATO UNIVERSITARIO in vista della manifestazione di Roma del 25 ottobre
In occasione della Giornata Nazionale di mobilitazione straordinaria del precariato universitario, i ricercatori precari dell’università di Pisa indicono un’assemblea pubblica.
La riforma Moratti aggrava la condizione di precarietà della ricerca e degrada la qualità della didattica. Invitiamo pertanto gli studenti, anch’essi colpiti direttamente dal provvedimento, a partecipare con noi a un percorso di riflessione e di lotta per contrastare il preoccupante processo di dequalificazione dell’università italiana.
ASSEMBLEA PUBBLICA VENERDI' 21 OTTOBRE ore 10:00 in SAPIENZA seguirà: Corteo e Presidio Musicale in piazza dei Cavalieri.
Per partecipare alla manifestazione nazionale del 25 a Roma appuntamento alla stazione centrale di Pisa, ore 5:45
Assemblea dei Ricercatori Precari di Ateneo luida[at]dfb.unipi.it http://www.ricercatoriprecari.org
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[Tor Vergata] Lettere e Filosofia Occupata
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Damiel Thursday, Oct. 20, 2005 at 3:46 PM |
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Dopo un'Assemblea di Ateneo indetta dall'Assemblea Permanente degli Studenti e dei Ricercatori Precari di Tor Vergata, tenutasi nell'androne di Lettere e Filosofia, gli studenti e le studentesse hanno dichiarato la Facoltà occupata, per protestare contro il DDL Moratti e organizzare insieme opere di sensibilizzazione e coordinare la propria presenza alla manifestazione del 25 ottobre. Alle 16 e 30 prima riunione in aula T12B (aula verde) per decidere l'andamento della lotta. Sastimos, kumpané.
Damiel
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www.universitaoccupate.splinder.com
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universita occupate Tuesday, Oct. 25, 2005 at 9:23 AM |
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agitare e mobilitare prima dell'uso Lettera aperta agli studenti Dal 10 ottobre il mondo universitario è in mobilitazione. Dodici facoltà occupate solo a “La Sapienza” di Roma. Le proteste si estendono in tutta Italia, nelle città di Napoli, Bologna, Cagliari, Padova, Genova, Modena, Firenze, Salerno, Torino, Lecce, Pisa. Dal 12 ottobre anche le facoltà di Psicologia 1 & 2 hanno occupato. Queste occupazioni non vogliono creare disagio agli studenti e non vogliono essere un semplice blocco delle lezioni, ma un momento per riprendere i nostri tempi e i nostri spazi e per costruire finalmente un’università diversa. Infatti, riteniamo che sia questa l’unica modalità per ottenere dei risultati concreti dal momento che il sistema universitario non ha saputo accogliere e ascoltare le nostre proposte avanzate precedentemente. Pertanto, stiamo organizzando, durante il periodo di occupazione, lezioni alternative tenute da docenti che hanno deciso di collaborare con gli studenti al fine di trattare e approfondire temi spesso esclusi dal mondo accademico. Gli obiettivi della nostra lotta sono: • fermare il blocco alla Laurea Specialistica che stabilisce criteri di selezione per l’accesso alla laurea biennale • riappropriarci di quei diritti (borsa di studio, mensa, casa dello studente) che con la privatizzazione dell’ADISU sono diventati privilegi di pochi • ottenere un maggior numero di appelli • riorganizzare la didattica universitaria • eliminare le tasse universitarie che incidono solo per il 10% sull’intero budjet universitario • bloccare la Riforma Moratti che aggrava ulteriormente la già pessima situazione causata dalla attuale Riforma Zecchino. Un’università diversa non è solo possibile, ma è soprattutto necessaria!
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