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L’antifascismo tra memoria storica e attualità politica
Giovedì 24 marzo – ore 21
Sala conferenze di via Testi, 4 – Parma
Sempre più, negli ultimi anni, gruppi e movimenti della destra radicale cercano spazio nelle pieghe delle contraddizioni sociali, nella rabbia della disoccupazione e della miseria, nel qualunquismo e nel razzismo diffusi, nella guerra tra poveri e nella rabbia giovanile. Facendo nuovamente leva sulla retorica nazionalista, sulla xenofobia, sull’integralismo cristiano, sulla “violenza purificatrice” (temi che affondano le radici nel fascismo e nel nazismo storici), la destra radicale si ripresenta sulla scena politica nei modi consueti: aggressioni a militanti della sinistra antagonista e a lavoratori migranti, attentati e incendi a centri sociali, distruzioni di lapidi e monumenti antifascisti e partigiani, profanazioni di cimiteri ebraici, celebrazioni e manifestazioni provocatorie tutelate dalle “forze dell’ordine”. Dietro queste iniziative, si intravede una consistente rete di attività economiche e di protezioni politiche. Come può rispondere il movimento antifascista? Quali gli insegnamenti e i limiti delle lotte del passato? Quali le relazioni tra antifascismo “di classe” e antifascismo “democratico”? Quali le nuove forme di mobilitazione per fermare un pericolo che si fa sempre più concreto?
Interventi di:
Massimiliano Ilari
William Gambetta
Piero Pollutri
A cura del Comitato antifascista “Agosto 1922”
manifestazioni antifa