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Sezione: scuola media superiore – Pagina: 005
(14 dicembre, 2006) Corriere della Sera
All’ istituto tecnico Galilei
Consulta studentesca: polemiche e contestazioni in nome dell’ antifascismo
Cori e striscioni da parte di giovani «esterni» di destra appartenenti a Blocco studentesco
Fascisti contro antifascisti. Dopo gli episodi di violenza (due mesi fa, al liceo classico Mameli, studenti di Blocco Studentesco hanno fratturato il setto nasale a due loro compagni di scuola, e al Galilei, qualche settimana fa, una studentessa del Visconti è stata presa a pugni da una coetanea della stessa organizzazione, vicina alla Fiamma Tricolore e dichiaratamente fascista) ritorna lo scontro. Teatro delle contestazioni, per fortuna solo verbali, di nuovo l’ Istituto Tecnico Galilei che ieri ospitava la seconda riunione della Consulta provinciale. L’ incontro che sarebbe dovuto servire a formare le commissioni e, quindi, finalmente a lavorare su progetti concreti, è stato sospeso, per ragioni di sicurezza, dal neo presidente Alessandro Mustillo, studente del Giulio Cesare iscritto all’ ultimo anno. Tutto è nato da un intervento di Roberto D’Amico, un esponente di Azione Giovani che contestava a Mustillo la firma di un documento, presentato il 7 dicembre scorso alla riunione nazionale dei presidenti delle Consulte, che in sostanza condannava il fascismo nelle scuole. A scatenare un’ improvvisa e violenta contestazione è bastata qualche frase: in pochi secondi sono partiti i cori accompagnati da uno striscione («Mustillo bla, bla, bla, ecco la nostra violenza»), srotolato all’ improvviso da alcuni studenti del Blocco Studentesco esterni alla Consulta. Poi, tra fischi e grida, lo studente di Azione studentesca ha letto un documento firmato da alcuni consiglieri che condannava «l’ antifascismo come atto di intolleranza politica». Gli animi hanno continuato ad infuocarsi e il presidente Mustillo si è trovato costretto ad interrompere la seduta per ragioni di sicurezza. «Ma – ha spiegato – non ho avuto scelta: non potevo rischiare che si verificassero altri incidenti come quello accaduto alla ragazza del Visconti qualche settimana fa. Se si continua così la scuola di sicuro non ci ospiterà più». Ma soprattutto c’ è l’ amarezza per l’ occasione persa, Alessandro e i 16 «studenti- consiglieri» si sono trovati costretti a rimandare un programma che prevedeva, all’ ordine del giorno, la discussione di un progetto sulle tossicodipendenze finanziato dal Governo per 30mila euro, «in pratica – dicono loro – un assegno in bianco». Le iniziative che già stanno sulla carta sono tante: uno sportello sui problemi dell’ edilizia scolastica le cui segnalazioni arriveranno direttamente alla Provincia, la carta dello studente che prevede per i 180mila alunni delle Superiori di Roma e provincia sconti del 20% per cinema, teatri, musei, librerie e negozi di abbigliamento sportivo.
Merola Anna
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