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Una via per il giudice Occorsio, vittima del terrorismo
Trent’anni fa, il 10 luglio 1976, il giudice Vittorio Occorsio veniva ucciso dal neofascista Pierluigi Concutelli. La decisione della Commissione Cultura del Comune di dedicargli una via
Roma, 20 febbraio 2007 – Trent’anni fa, il 10 luglio 1976, il giudice Vittorio Occorsio veniva ucciso dal neofascista Pierluigi Concutelli. Il primo magistrato a cadere sotto il fuoco terroristico.
“Per non dimenticare”, la Commissione Cultura del Comune di Roma ha trasmesso alla Commissione Toponomastica la decisione di intitolare una via della città alla sua memoria, accogliendo la richiesta del presidente della Corte Suprema di Cassazione, Michele Lugaro.
La zona potrebbe essere proprio lo slargo antistante il Palazzo di Giustizia, attualmente denominato “Piazza dei Tribunali”.Quel tribunale dove il sostituto procuratore Vittorio Occorsio si recava abitualmente per esercitare la sua professione. E dove trovò la morte il 10 luglio 1976.
Il magistrato, in quegli anni si occupava di processi legati al fenomeno del terrorismo, che proprio allora cominciava a dare i primi preoccupanti segni.
Nato a Roma il 9 aprile 1929, Vittorio Occorsio, già pretore di Terni, nel 1964 viene trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dove rimarrà fino alla prematura fine della sua vita e della sua carriera.
“Vogliamo dedicare una via per non dimenticare Vittorio Occorsio, un uomo importante per la storia d’Italia e della magistratura” – spiega l’on. Pino Galeota, presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma – che come giudice e cittadino ha contributo con indiscutibile impegno civile alla lotta al terrorismo. Un uomo stroncato a soli 47 anni. Un magistrato di grande valore che si è occupato di ‘piazza Fontana’, del ‘piano Solo’, della ’ P2’ , finito nel mirino del terrorismo nero, vittima di un efferato crimine. Impegnato a combattere la violenza, l’odio e i crimini degli ‘anni di piombo’. I giovani non devono dimenticare un uomo che si è impegnato per la democrazia civile e la difesa dello Stato, già insignito di Medaglia d’oro alla memoria. Per questo, oggi, vogliamo dedicare a Vittorio Occorsio una via: per non dimenticare”.