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Sabato 14 aprile 2007 è una giornata da segnare sul calendario.
Sarà la primavera, sarà il sole..ma in Lombardia, gli scarafaggi hanno deciso di uscire allo scoperto tutti assieme.
Sabato, a Milano, un gruppo di neofascisti di diversa estrazione vuole dare vita ad un “spazio sociale per camerati”. Chiusa la Skin House, il nuovo “Circolo” si chiamerà “Cuore Nero” e sorgerà in Viale Certosa 311, sede della nuova Associazione Culturale “Aurora Boreale”.
Per intenderci, a poche centinaia di metri dal centro sociale “Torchiera”.
Dalle ore 16 fino a tarda notte, tutto il peggio della neodestra fascista e razzista italiana si raccoglierà a Milano: fra musica, libri e “gadgets” neofascisti, sono annunciati fra gli altri Gabriele Adinolfi (Polaris) e Maurizio Murelli (Orion), Adriano Tilgher (Fronte Sociale), Alessandra Mussolini, Roberto Fiore (Forza Nuova) e tante altre vecchie conoscenze del nostro peggior passato. Da organi di stampa, sembra che fra gli “invitati” ci sia anche Francesco Storace.
Come se non bastasse, sabato 14 aprile anche Brescia avrà la sua bella razione di teorie sulle razza, busti del duce e fascismo nemmeno troppo mascherato.
Alle ore 16, il teatro Sancarlino di corso Matteotti 6/a
dovrebbe ospitare la presentazione del libro “Una sera d’inverno”, a cura del “Laboratorio Area 27” (www.laboratorioarea27.org ) e delle Edizioni “Settimo Sigillo” di Roma (www.libreriaeuropa.it).
Autore dello scritto, CESARE FERRI.
In allegato trovate una breve biografia del “personaggio”. Qui, vi ricordiamo solo brevemente di chi si tratti: notissimo picchiatore fascista, appartenente ad Ordine Nero dal ‘72, coinvolto nella strage di piazza Loggia e nei fatti di Pian del Rascino, grande amico di Franco Freda e suo vice all’interno del “Fronte Nazionale”.
Una figura che, sotto le mentite spoglie di scrittore, intende riportare a Brescia i peggiori ricordi della storia cittadina: i tempi della strage della Loggia, dei mai chiariti legami fra estrema destra locale, industriali e servizi dello Stato.
A fare ancora più sgomento, il fatto che l’incontro dovrebbe svolgersi in un sala di PROPRIETA’ DELLA PROVINCIA DI BRESCIA, ossia in una sala istituzionale.
Mentre la città aspetta ancora la verità giudiziaria sui fatti del 28 maggio 1974, la Provincia ospita ed accoglie chi in quei fatti è stato ampiamente colluso.
Brescia antifascista non può subire quest’ennesimo affronto alla propria storia, al proprio presente ma soprattutto al proprio futuro.
E’ necessario che la PROVINCIA REVOCHI LA SALA A QUESTA MANIFESTAZIONE DI “CULTURA” FASCISTA.
Per farlo, nel silenzio delle istituzioni e degli organi “democratici”, non resta che la strada di una MOBILITAZIONE POPOLARE ANTIFASCISTA.
Di seguito, alcuni indirizzi mail e numeri di telefono della Provincia da contattare RIPETUTAMENTE durante questi giorni per esprimere il nostro sdegno e chiedere l’immediata revoca della sala a Cesare Ferri e ai suoi sodali.
PROVINCIA DI BRESCIA:
centralino 03037491 urp@provincia.brescia.it
0303749913 cultura@provincia.brescia.it
Il numero del Comune per SOLLECITARE l’intervento del Sindaco Paolo Corsini in modo che si attivi contro quest’iniziativa:
03029771 uffgab@comune.brescia.it
Infine, il numero di telefono del TEATRO SANCARLINO DELLA PROVINCIA dove dovrebbe svolgersi la presentazione del libro di Cesare Ferri: 03047288
INVITIAMO TUTTI I DEMOCRATICI E ANTIFASCISTI BRESCIANI E
LOMBARDI A DIFFONDERE IL PIU’ POSSIBILE QUESTO MESSAGGIO, CONTATTANDO RADIO, GIORNALI, TV ED ESPONENTI CULTURALI E POLITICI PER IMPEDIRE LA VENUTA A BRESCIA DEL NEOFASCISTA CESARE FERRI
Un gruppo di
antifascisti e antifasciste bresciani*