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Questa mattina perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti nelle province di Sassari, Cagliari, Nuoro ed Arezzo a seguito di investigazione del reparto operativo dei carabinieri di Sassari, in collaborazione con il Ros di Cagliari.
I controlli effettuati sono relativi a a sei persone ritenute appartenenti ad un movimento, costituito a Sassari, denominato ‘Azione fascista nazional socialista’.
Nella provincia di Arezzo, a Bibbiena, gli inquirenti hanno scoperto un centro ideologico e informatico del movimento: un sito internet, www.azionefascista.org, è stato sequestrato poiché svolgeva azioni di proselitismo ed incitamento all’odio raziale.
Nei confronti degli indagati la Procura della Repubblica di Sassari ha ipotizzato reati legati alla promozione e organizzazione di ‘’un movimento con la metodologia del partito fascista’’.
E proprio in riferimento a questo tipo di movimenti, uno storico aretino ha inviato ieri alla nostra redazione foto sconcertanti, nelle quali si vedono i nostalgici fascisti italiani e spagnoli nell’atrio del liceo classico Francesco Petrarca commemorare Vittorino Ceccherelli, combattente fascista caduto in Spagna.
da ArezzoNotizie
redazione@arezzonotizie.it – la redazione
Sassari, partito neofascista: 6 denunce a sardi “hitleriani”
Proclami antisemiti, esaltazioni di Hitler e Mussolini. Tutto messo nero su bianco su un sito Internet. Gli autori volevano rifondare il partito fascista. Sono stati denunciati.
Sei persone sono state denunciate dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari con l’accusa di ricostituzione del partito fascista. I militari hanno sequestrato documenti e un sito internet su cui il gruppo diffondeva deliranti proclami antisemiti inneggianti a Hitler e Mussolini.
LE INDAGINI. I denunciati sono tutti sardi, alcuni residenti a Sassari. I loro nomi, con tanto di numeri di telefono e di indirizzo di posta elettronica, comparivano fra i contatti del sito internet di Azione fascista nazional-socialista, oscurato stamattina.
LO STATUTO. C’era anche lo statuto, approvato il 24 febbraio scorso. “L’Afns fonda la sua azione sui principi fascisti e nazionalsocialisti al fine di consentire gli iscritti di poter agire per il miglioramento delle proprie condizioni come lavoratori e cittadini”, si presenta il movimento. “Anche gli stranieri possono iscriversi (come giapponesi, indiani e iraniani) e diffonderne le idee anche nel loro paese di origine. I fascismi europei hanno sempre rispettato questi nobili popoli”. I neofascisti denunciati affermano di non voler rifondare il disciolto partito fascista e quindi di non violare la relativa norma costituzionale né la legge Scelba del 1952 contenente le disposizioni attuative”.
IL SIMBOLO. Avevano, però, adottato un simbolo con il fascio repubblicano, si ponevano obiettivi “rivoluzionari”, e s’ispiravano esplicitamente ai discorsi e agli scritti di Hitler e Mussolini, in particolare alle idee antisemite. Fra le iniziative del gruppo c’era il boicottaggio di Wikipedia sul web, definita “enciclopedia ebraica”, con l’obiettivo dichiarato di “creare un pò di informazione su tutte le falsità che circolano nella rete”. Sul sito c’era anche un messaggio di solidarietàal docente universitario di Cagliari, Pietro Melis, sotto processo per le idee antisemite contenute in un suo testo divulgato fra i suoi studenti.
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