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Nella serata del 5 Giugno scorso, alle ore 23 circa, tre studenti universitari (due ragazzi ed una ragazza) sono stati attaccati da quattro individui a volto coperto presso la Facoltà di Scienze di Tor Vergata. Armati di cric, bastoni e caschi hanno aggredito i tre, intenti ad affiggere manifesti per promuovere la manifestazione del 9 Giugno contro la calata di Bush a Roma. Colti di sorpresa, uno degli studenti ha riportato ferite per le quali sono stati necessari punti di sutura al capo ed al braccio; un altro, inseguito, ha riportato fortunatamente solo ferite lievi.
Mentre si militarizza il centro della città per l’arrivo del terrorista numero 1 al mondo, nelle periferie imperversano i vigliacchi fascisti che aggrediscono in sovrannumero e alle spalle, armati.
Questo vile attacco fascista si inserisce nella serie di minacce a studenti che chiunque può vedere lungo Via Cambridge e, più in generale, nella più ampia serie di aggressioni cui quasi giornalmente sono vittime ragazzi qualunque. L’unico effetto di queste intimidazioni da parte dei soliti energumeni fascisti è comunque quello di far crescere la consapevolezza e la lotta antifascista.
Anche di fronte a casi come l’uccisione a sangue freddo di Renato Biagetti lo scorso Settembre a Focene le cosiddette autorità fanno finta di niente, bollandole come risse o schermaglie tra attivisti di destra e sinistra. Anche di fronte all’evidenza di una violenza messa a sistema il Comune di Roma è indifferente, rendendosi così complice di chi, a volto coperto e nottetempo, insanguina le strade dei nostri quartieri. E’ il momento di isolare e cancellare dalle nostre città questi avanzi della storia, ai quali le istituzioni continuano a dare spazi per manifestazioni e covi dai quali organizzare attacchi come quello della notte scorsa.
E ai signori che siedono al Comune o al Parlamento, e ogni 25 Aprile si presentano impomatati e ben vestiti per commemorare la Resistenza, diciamo chiaro e tondo che il fascismo non è ancora morto, e che di nuovo, come 60 anni fa, occorre la mobilitazione di ognuno per eliminarlo dalle nostre strade.
Roma, 6 Giugno 2007
Collettivo studentesco “Lavori in Corso”
La notte tra il 5 e il 6 giugno tre militanti di Sinistra critica hanno subito un’aggressione per mano di fascisti armati di caschi e bastoni, nei pressi di Tor Vergata. Stavano attaccando i manifesti contro la visita di Bush in Italia e pubblicizzando le iniziative di protesta dei prossimi giorni, quando, nei pressi della facoltà di scienze dell’università di Tor Vergata sono arrivate quattro persone a viso coperto armate di un casco, un bullock e una mazza di legno. Uno di loro si è avvicinato dicendo: “cosa state attaccando ! Andatevene!” Immediatamente dopo, l’aggressione.
Uno dei tre ha riportato, oltre alle contusioni, una ferita alla testa che ha richiesto 5 punti di sutura.
Il manifesto che attaccavano parla chiaro: Bush e Ratzinger “coppia di fatto”.
Guerra e integralismo viaggiano sulla stessa strada, si aiutano e si foraggiano vicendevolmente creando il “solito” clima di tensione e di paura in cui i soliti loschi fascisti, con le loro solite modalità riescono a ritagliarsi uno spazio fin troppo grande. Il 9 e il 16 giugno saremo parte come Sinistra Critica di due grandi cortei.
Urleremo che la guerra non la vogliamo, che non vogliamo partecipare alle loro spartizioni, che noi siamo con emergency, che pretendiamo la liberazione immediata di Hanefi, che i tagli questo governo li deve fare alle spese militari, altrimenti può andarsene a casa. Urleremo che siamo tutt* lesbiche, tutt* omosessuali o non meglio definit*. E che la chiesa invece di intromettersi nella politica italiana potrebbe continuare a oziarsi nei suoi lussuosi palazzi.
Camicie o tuniche a noi il nero non ci piace.
Associazione Sinistra Critica – Roma
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