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PERGOLA – Una vigliacca aggressione di un gruppo di naziskin terminata con l’accoltellamento alle spalle di un ragazzo antifascista. Dopo quanto accaduto lo scorso maggio con l’agguato a un’attivista all’uscita del liceo Nolfi di Fano, il copione da metodo tipicamente squadrista si ripete, questa volta con conseguenze ben più pesanti.
Quest’ultimo episodio di una gravità senza precedenti è figlio della subdola e irresponsabile politica di tolleranza verso formazioni di estrema destra, come quella sostenuta a Fano dalla giunta Aguzzi.
Dal riconoscimento pubblico all’utilizzo di spazi comunali fino all’apertura di una sede, questo è quanto concesso dall’amministrazione fanese a queste stesse formazioni come Forza Nuova a cui sono direttamente riconducibili i responsabili delle aggressioni consumate da mani armate di coltelli e pugni di ferro.
Una mobilitazione per liberare le Marche dal neofascismo e dall’intolleranza, chiudere i luoghi dell’odio razziale: questa la risposta della società civile antifascista.
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Il comunicato della Bottega di Resistenza Globale di Fossombrone e del Csa Oltrefrontiera di Pesaro
La Bottega di Resistenza Globale di Fossombrone e il Centro Sociale Autogestito Oltrefrontiera di Pesaro assieme alle Comunità Resistenti delle Marche inviano questo comunicato di denuncia e solidarietà ai compagni antifascisti aggrediti.
I fatti accaduti nella notte fra sabato 28 e domenica 29 luglio a Pergola non sono riconducibili ad una classica rissa tra ubriachi del sabato sera, ma ad una vera e propria aggressione nazi-fascista.
Infatti i responsabili dell’aggressione sono riconducibili a gruppi di estrema destra organizzata e tollerata dalle istituzioni, come Forza Nuova che legittima e annovera tra le sua fila naziskin che girano per le strade quotidianamente armati di coltelli e pugni di ferro.
Quest’ultimo episodio è l’esempio lampante della loro metodologia: hanno provocato e aggredito e in seguito ad una giusta risposta antifascista hanno ben pensato, nella loro indole vigliacca, di accoltellare alle spalle un ragazzo coinvolto. Una volta lasciatolo a terra, agonizzante con la pleura forata dalla lama, si sono congedati inneggiando al duce ed esibendo saluti romani.
Il rituale dell’aggressione vigliacca e squadrista non è una novità nel nostro territorio da quando circa un anno fa il sindaco Aguzzi ha permesso alle camicie nere di aprire una sede a Fano e di usufruire di spazi pubblici, facendo di questa città l’epicentro della violenza fascista organizzata di tutto l’entroterra marchigiano.
Invitiamo per l’ennesima volta le autorità a chiudere tutte le sedi che propagandano revisionismo storico di stampo fascista e intolleranza xenofoba e rivendichiamo inoltre il nostro diritto di esistenza e Resistenza.
Bottega di Resistenza Globale – Fossombrone
Centro Sociale Autogestito Oltrefrontiera – Pesaro