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L’ex sindaco sceriffo della Lega annuncia “un giro di vite” contro gli omosessuali:
“Se ne andassero nei capoluoghi disposti ad accoglierli. Qui non li vogliamo”
Gentilini:”Pulizia etnica contro i culattoni”
Il prosindaco di Treviso dichiara guerra ai gay
Giancarlo Gentilini, vicesindaco leghista di Treviso
TREVISO – C’è bisogno di iniziare una “pulizia etnica contro i culattoni”. Con queste parole durissime Giancarlo Gentilini, prosindaco leghista di Treviso, ha dichiarato guerra agli omosessuali. Colpevoli di aver trasformato il parcheggio di via dell’Ospedale in un luogo di incontro dove si consumano rapporti sessuali, suscitando le proteste degli abitanti della zona. “Darò subito disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinché faccia pulizia etnica dei culattoni – ha detto ai microfoni di Rete Veneta l’ex sindaco sceriffo della Lega, riportano oggi i quotidiani locali – Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c’è nessuna possibilità per culattoni e simili”.
Gentilini è famoso per essere stato più volte protagonista di polemiche infuocate, l’ultima delle quali dopo il pestaggio dell’onorevole Vladimir Luxuria da parte della polizia russa. A tenere banco soprattutto le sue dichiarazioni sugli extracomunitari, che aveva definito “perdigiorno”, suggerendo che “i gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka”.
E adesso ha annunciato un “giro di vite” contro gli omosessuali e gli scambisti. “Useremo la videosorveglianza per stroncare il via vai di scambisti”, denunciato dagli abitanti nel parcheggio “a luci rosse”, dove è stata segnalata anche la presenza di prostitute. “Darò disposizione di rinforzare le telecamere. Ma a me interessa piuttosto fare i controlli mirati – ha detto ancora Gentilini -. Quando la mia polizia vigilerà per la zona ci sarà un fuggi fuggi generale”.
Per il sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo, le dichiarazioni del prosindaco “non sono preoccupanti. E’ il suo modo di essere. Lui parla sinceramente, con un linguaggio concreto che tutti capiscono. In questo caso si parla di decoro pubblico e noi cerchiamo di spostare gay, prostitute, coppie omosessuali o eterosessuali, fa lo stesso, che si scambiano effusioni sotto gli occhi di tanta gente”. Un problema, spiega Gobbo, di dimensione nazionale, “e infatti ci stiamo attivando perchè venga cambiata la legge Merlin. Bisogna riaprire le case chiuse e creare quartieri a ‘luci rosse’ come succede nel resto d’Europa: garantiscono protezione sanitaria e tasse pagate”.
(9 agosto 2007)
Roma, 13:57
GENTILINI: GRILLINI, HA COMMESSO REATO E DEVE DIMETTERSI
“Gentilini ha violato palesemente la legge Mancino, ha commesso un reato e dovrebbe dimettersi”. Lo ha detto Franco Grillini, deputato della Sinistra Democratica, commentando le parole Giancarlo Gentilini, vicesindaco leghista di Treviso che ha chiesto di fare “pulizia etnica contro i culattoni”. “Chi invoca la pulizia etnica – ha proseguito Grillini – ricade in un reato previsto dalla legge Mancino. Amato dovrebbe rimuoverlo immediatamente. Ci troviamo di fronte a un esponente della coalizione di centrodestra che dice cose becere, talmente becere che in Europa nemmeno Le Pen le pronuncerebbe mai”. Grillini ha anticipato che l’Arcigay organizzera’ una serie di manifestazioni di protesta a Treviso e spera in “una reazione adeguata dal mondo politico italiano, sempre pronto a sollevarsi per difendere le altre minoranze, ma non i gay” e una “richiesta corale di dimissioni”.
Un migliaio di persone alla manifestazione con bacio collettivo di coppie etero e omosessuali
In risposta alle parole del vicesindaco che ha invocato “pulizia etnica” contro i gay
A Treviso “kiss-in” davanti al comune
E’ la protesta contro il prosindaco Gentilini
A Treviso “kiss-in” davanti al comune
E’ la protesta contro il prosindaco Gentilini
L’intervento di Aurelio Mancuso segretario nazionale di Arcigay alla manifestazione di Treviso
TREVISO – Bacio collettivo in pubblico e triangoli rosa appuntati al petto, simbolo degli omosessuali deportati nei campi di sterminio: un migliaio di persone hanno partecipato oggi alla manifestazione di protesta contro il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, che, riferendosi ai gay, aveva usato la frase “bisogna fare pulizia etnica dei culattoni”.
Al “kiss-in” c’erano coppie sia etero che gay e lesbiche: una inziativa già sperimentata in altre occasioni ma che ha assunto, vista la durezza delle parole di Gentilini, un significato tutto particolare. Non c’è stata, però, alcuna pacificazione fra la comunità omosessuale offesa e il proconsole: nonostante le ripetute richieste di scuse, Gentilini non si è fatto vedere né si è affacciato alle finestre del Comune.
In strada sono scesi i centri sociali, insieme a diverse personalità: Franco Grillini, deputato e presidente onorario dell’Arcigay, Alessandro Zan, presidente di Arcigay Veneto, promotore della mozione sulle coppie di fatto approvata dal Comune di Padova, e poi Luana Zanella (Verdi), Franca Bimbi (Dl) e molti altri tra politici e rappresentanti di associazioni.
La facciata del palazzo del Comune è stata “incartata” con un lungo striscione rosa senza scritte e al termine della manifestazione un esponente del ‘Fuori’ si è incatenato al cancello all’ingresso del Municipio esponendo un triangolo rosa con la scritta “Dio è lesbica”.
“Gentilini fa abusivamente il sindaco e Gobbo dovrebbe vergognarsi di fare da prestanome alle sue esternazioni – ha detto Grillini -. L’unica cosa illegale è lui, Gentilini”.
Tra le forze politiche presenti, i radicali della Rosa nel Pugno e gli esponenti della sinistra radicale, fra cui il consigliere regionale dei Pdci Nicola Atalmi, mentre non si visti nè esponenti del centrodestra, nè del Partito democratico. Il portavoce del governatore del Veneto, Franco Miracco, ha portato alla manifestazione un messaggio di sostegno da parte di Galan, che ha espresso la “massima solidarietà” nei confronti degli omosessuali.
(11 agosto 2007)
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