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UDS denuncia violenze fasciste
Frida Roy, 27 novembre 2007
Una riunione organizzata presso il liceo Montale per nominare il presidente della Consulta studentesca della provincia di Roma è stata più volte disturbata dalle forze di destra giovanili, che hanno fatto irruzione nell’istituto minacciando i ragazzi presenti. Lo ha reso noto l’Unione degli Studenti chiedendo anche alle istituzioni di intervenire per garantire un regolare svolgimento della consultazione.
“Chiediamo l’annullamento delle votazioni e l’immediato ripristino di legalità e democrazia”, si afferma nella nota, visto che “frange dell’estrema destra, capeggiata da Azione studentesca e Blocco studentesco hanno fatto irruzione nella sala dove gli studenti stavano presentando le liste, provocando e minacciando in modo violento gli studenti di sinistra presenti in sala, nonchè inneggiando al fascismo e al duce”.
Secondo l’associazione studentesca infatti ”è stato violato il regolamento elettorale con autocertificazioni false”. Il tutto, denuncia sempre l’Uds, senza che “nè l’ufficio scolastico provinciale nè le forze dell’ordine presenti in sala” abbiano accennato ad alcun intervento “per escludere gli esterni, garantendo il corretto svolgimento delle votazioni e la democraticità del voto”. L’associazione ha definito infatti “scandaloso” l’atteggiamento delle forze dell’ordine, “che in alcune componenti invece di intervenire per assicurare l’ordine pubblico, hanno minimizzato il tutto e in alcuni casi simpatizzato con l’estrema destra che si autodichiara neofascista”. Avrebbe poi fatto il resto, “l’inettitudine dell’Ufficio scolastico provinciale di Roma assolutamente incapace di gestire una situazione che ormai ha annullato ogni spirito democratico negli organi di rappresentanza studentesca”.
Un contesto difficile dunque, che ha spinto l’Unione degli studenti a chiedere un intervento direttamente del ministro Fioroni ma anche delle forze dell’ordine affinchè venga estromesso dalle liste “chiunque, in un modo palese, inneggiasse ai fascismi e usi la violenza come strumento”. Al responsabile del Viminale Amato, i ragazzi chiedono, poi, di “assicurare il più alto grado di sicurezza e legalità delle elezioni che sono ancora in corso”.
Inoltre, l’Uds ha esortato “il vice presidente della Camera Giorgia Meloni, presidente di Azione Giovani, associazione giovanile di Alleanza Nazionale” a dimettersi immediatamente, visto “che nelle scuole insieme a Blocco studentesco stanno inneggiando al fascismo, costituendo palesi margini di reato di apologia”.
Scuola. Scritte fasciste al Montale e tensioni alla Consulta
27 novembre 2007
(DIRE) Roma, 27 nov. – “Lotta studentesca per la rivoluzione” e “Giovani leve, antichi ideali”. Sono alcune delle scritte comparse nella notte sul muro perimetrale del liceo Montale, a Bravetta, insieme a una croce celtica e a una daga romana. “Il preside ci ha svegliati tutti prestissimo – racconta il vice dirigente, Vito Conteduca – perché aveva trovato scritte e simboli fascisti”. Lotta studentesca è una sigla vicina a Forza Nuova. Scattate le foto per testimoniare l’atto vandalico, preside e bidelli hanno poi ricoperto le scritte. Subito dopo è partita una denuncia contro ignoti sporta al comando dei carabinieri di via dei Feltreschi. E anche durante la mattinata, nel liceo, è stata piuttosto animata: la scuola ospitava la riunione della Consulta provinciale studentesca (ancora in corso) per l’elezione del nuovo presidente e non sono mancate le tensioni.
Una “trentina di esterni di destra – spiega il vicepreside – volevano entrare anche se non autorizzati”. Sul posto erano presenti sia poliziotti che carabinieri chiamati dalla scuola e dall’Ufficio scolastico regionale per vigilare. “All’inizio l’organizzazione è riuscita a tenerli fuori attraverso un sistema di accrediti – spiega Tito Russo, dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli studenti – ma poi, attorno alle 12, sono entrati lo stesso e non hanno fatto altro che fischiare a fare cori. Si tratta di giovani vicini al Blocco studentesco (Fiamma, ndr) e a Lotta studentesca. Nessuno ci ha tutelati – denuncia Russo – la gestione dell’ordine è stata pessima e abbiamo già chiamato il questore per segnalarlo”. I ragazzi temono infatti che, più tardi, quando ci sarà lo scrutinio finale, la situazione possa precipitare. Intanto è stato avvertito il capo di gabinetto del ministero. “La gestione da parte di viale Trastevere della Consulta è pessima – continua il rappresentante dell’Unione degli studenti – prima ci mandano qui a Bravetta in una scuola dove per chi viene da fuori è difficile arrivare. Poi ci abbandonano in questa situazione, nonostante fosse noto che a ogni riunione gruppi di destra provocano tensioni. Peraltro i cori che sentiamo sono inaccettabili: inneggiano al fascismo, perciò vanno contro la Costituzione. Qualcuno intervenga”.
Scuola. Studenti inviano a Fioroni dossier su liste neofasciste
27 novembre 2007
(DIRE) Roma, 27 nov. – Negli scorsi giorni avevano già scritto al ministro della Pubblica istruzione Fioroni e al prefetto di Roma Mosca per denunciare l’escalation di liste inneggianti al fascismo nelle scuole romane. Oggi hanno fatto un passo in più: un gruppo di studenti capitolini ha presentato ai responsabili di viale Trastevere un dossier di documentazione sulle liste neofasciste negli organi di rapppresentanza degli istituti scolastici per chiedere “interventi immediati”. Gli alunni della Capitale chiedono che le liste che inneggiano a fascismo e nazismo “siano ritenute illegittime” e che, pertanto, “i voti delle elezioni studentesche siano riconteggiati considerando nulli quelli che sono andati a tali liste”.
Per quanto, infatti, sostengono gli studenti, “numericamente il consenso a queste liste sia molto limitato, si tratta, per quanto riguarda, ad esempio, la Consulta Provinciale di una percentuale inferiore al 4%, è inaccettabile che simili gruppuscoli impongano con la violenza la loro indecorosa e pericoloso propaganda”. In particolare, il dossier documenta la natura “neofascista, xenofoba ed antisemita delle liste collegate a Blocco Studentesco e a Lotta Studentesca”. Il dossier si compone di una prima parte che raccoglie i materiali di propaganda e di presentazione di queste liste. Ad esempio il primo volantino diffuso dal Blocco studentesco su cui si legge “Sveglia, bastardi. I fascisti sono tornati”. Ma anche i programmi delle liste come quello di lotta Lotta Studentesca. Uno dei punti recita “contro la faziosità antifascista portata avanti sia dalla maggior parte dei docenti che dai libri di testo obbligatori, che ripropongono fino alla nausea la loro fede multietnica e i “drammi” dell’olocausto”.
Segue, poi, una vasta rassegna stampa, a partire dall’anno scorso, in particolare sulle diverse aggressioni ai danni di studenti. In diversi casi, persino “rivendicate” da comunicati pubblici, come accaduto per gli eventi avvenuti fuori dal Liceo Newton. Seguono esempi degli episodi di violenza: l’aggressione al liceo Mameli (un naso rotto), le scritte omofobe e celtiche al liceo Aristofane, l’aggressione alla Consulta provinciale (una ragazza ferita), un’aggressione al Tasso occupato con chiavi inglese (cinque punti in testa per un ragazzo), un volantinaggio al Newton con un colpo di catena ad un ragazzo che aveva rifiutato il volantino. La terza parte del dossier si compone, infine, di una raccolta di alcuni interventi dai forum (moderati) di queste organizzazioni: si va dagli insulti agli omosessuali alle peggiori battute sugli ebrei, raccontano i curatori del documento, per finire con qualsiasi epiteto contro i partigiani sempre definiti “infami”. E fioccano persino slogan come “Istria, Fiume, Dalmazia: né Slovenia né Croazia”.
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