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In Procura le scritte anti-moschea
Esposto del sindaco di Paese e oggi i musulmani tornano a Varago
PAESE. Un esposto alla Procura della Repubblica di Treviso contro le scritte razziste che hanno macchiato l’esperienza della moschea itinerante a Paese. Il sindaco Valerio Mardegan ha presentato denuncia ai carabinieri e in Procura contro Forza Nuova, il movimento di estrema destra che ha firmato gli slogan anti-Islam. Intanto oggi la preghiera del venerdì fa tappa a Varago di Maserada in un clima di relativa calma.
«Le vostre moschee non cancelleranno 2.000 anni di identità e tradizioni» aveva scritto una mano anonima sull’edificio del centro sociale di Treforni, che ha ospitato per tutto il mese di gennaio la preghiera dei musulmani della Marca. L’ultimo appuntamento a Paese con i riti di Allah era stato segnato da un secondo episodio di razzismo, con il posizionamento all’esterno del centro sociale di un grande crocifisso di legno con un biglietto contro il sindaco e gli islamici. A poco erano valsi i tentativi di bloccare l’escalation razzista da parte di Mardegan, che aveva istituito un servizio di vigilanza notturno con vigili e carabinieri. Ora, a qualche settimana da quegli episodi, è scattata la denuncia in tribunale. «I militanti di Forza Nuova continuano ad imbrattare luoghi pubblici e a rovinare con i loro adesivi i segnali stradali – attacca Mardegan – Il loro è un danno alla comunità. Possibile che la Procura non riesca a mettere un freno alle loro azioni?». Oggi all’ora di pranzo, intanto, i musulmani trevigiani, guidati dall’imam Youssef Tadil, si daranno appuntamento al centro sociale di Varago di Maserada per la preghiera del venerdì. La scorsa settimana tutto era filato liscio, fatto salvo per alcune scritte contro la presenza degli islamici in paese che erano comparse nella notte tra mercoledì e giovedì.
(15 febbraio 2008)