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BASTA NAZIFASCISTI!
Un anno fa avevamo denunciato pubblicamente le aggressioni e i pestaggi fascisti subiti in città da ragazzi dal look alternativo/di sinistra nelle scuole, per strada e nei locali, gli attacchi al Centro Sociale Autogestito, ai circoli Arci, a sedi di partiti di sinistra, le svastiche, le celtiche e le scritte naziste disseminate per Udine e nel circondario.
Da quest’estate la situazione è addirittura peggiorata, questi sono solo gli episodi più gravi degli ultimi mesi:
l. l’aggressione a colpi di boccale in faccia a un antifascista fuori dal “Bire”;
2. le minacce subite dagli avventori di un locale frequentato da gay;
3. l’inseguimento e la sassaiola contro l’auto di 4 ragazzi che avevano appena lasciato il “Bire”;
4. l’intervento provocatorio del capetto dei fascistelli a un’assemblea studentesca antifascista nella sede della Cgil;
5. gli insulti e gli sputi alle donne che manifestavano in piazza durante la giornata contro la violenza sulle donne;
6. le scritte fasciste che continuano a campeggiare in città tra il disinteresse generale quasi che quegli obbrobri siano una normale componente del paesaggi;
7. l’aggressione a due ragazzi da parte di due naziskin appena maggiorenni ma già armati di coltello;
8. l’incendio a scopo intimidatorio del portone in legno [andato completamente distrutto] dell’abitazione di un testimone in un processo per minacce che vede imputato il capetto dei naziskin;
9. il contemporaneo tentativo di incendio con benzina della recinzione e dell’edificio Centro Sociale Autogestito.
Quelli che stanno succedendo a Udine non sono fatti isolati, ma si inseriscono nella preoccupante crescita dei gruppi neofascisti in tutta Europa e in Italia (con pestaggi e intimidazioni a antifascisti, migranti e qualsiasi persona non rientri nei loro parametri di accettabilità, con incendi a Centri sociali occupati, circoli Arci, luoghi alternativi, sedi di partiti di sinistra), ed anche nelle politiche securitarie governative, nel contesto della dittatura mediatica, del revisionismo storico, dell’attacco all’autodeterminazione delle donne.
Bisogna che si sappia che anche a Udine ci sono gruppi nazifascisti che, indisturbati, praticano la violenza, arrivando ormai a infestare anche posti diversi dai loro covi abituali. Non si può accettare come normale che il fascismo prenda piede approfittando dell’ignoranza della storia da parte delle nuove generazioni.
E’ fondamentale che queste informazioni circolino come primo passo per organizzarsi, tenere viva la coscienza antifascista e combattere il razzismo, il sessismo e l’intolleranza per il diverso. Non si deve sottovalutare questi fatti, pensando che tanto tocca sempre ad un altro, non ci si deve lasciar intimidire. Se non ci muoviamo adesso rischiamo che queste situazioni si riproducano e diventi un problema perfino girare per strada, nella colpevole indifferenza e apatia generale. Per questo invitiamo tutte le persone e i gruppi sensibili all’ALLERTA ANTIFASCISTA!
Sabato 29 marzo, dalle 17 alle 19, piazzetta del Lionello, Udine, presidio antifascista con interventi, musiche, controinformazione.
Sabato 19 aprile, h.18, Centro Sociale Autogestito, via Scalo Nuovo, Udine, presentazione di “All’estrema destra del padre” e “MetiX babel feliX, contro vecchi e nuovi nazifascismi e razzismi.
Venerdì 25 aprile, Udine, r/esistenza ora, 65° anniversario della Liberazione dal nazifascismo storico, per la liberazione dal nuovo nazifascismo.
COORDINAMENTO ANTIFASCISTA UDINESE