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pubblicato il 27.08.08
Pordenone: 4 denunce per scritte razziste
·


Da "Il Messaggero di Pordenone" del 27/08/2008

Scritte razziste: presi grazie alle telecamere

La polizia denuncia tre giovani e un quarantenne, tutti appartenenti alla destra radicale

di Stefano Polzot

Avevano approfittato dell'oscurità, nella notte tra il 20 e il 21 agosto, per imbrattare con scritte anti-immigrati la parete del condominio che ospita il negozio "Peace afro shop" di via Sturzo, laterale di piazza Costantini. Ma mentre si cimentavano in tale sfoggio di intolleranza, venivano ripresi dalla telecamera, nuova di zecca, posizionata qualche settimana fa dal Comune. Immagini acquisite dalla Digos e che hanno permesso di identificare i 4 responsabili, di un'età compresa tra i 19 e 40 anni, tutti italiani e residenti, oltre che a Pordenone, anche a San Vito e a Cordenons. Sono stati deferiti, a Piede libero, alla Procura della Repubblica.

Nei loro confronti gli uomini della polizia di Stato hanno contestato i reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui e di affissione abusiva, in concorso tra loro, con l'aggravante della discriminazione e dell'odio etnico prevista dalla legge Mancino.
Il più "anziano" del gruppo, P.E., risiede a San Vito al Tagliamento, mentre gli altri tre nel conurbamento pordenonese: B.E., 21 anni, di Cordenons e N.G., 19, e T.N., 22, del capoluogo.
Stando alle informazioni fornite dalla Questura si tratta di appartenenti a organizzazioni della destra radicale. <>
Il fattaccio è avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 agosto scorso, quando i 4 hanno ricoperto di scritte ingiuriose la parete del condominio di via Sturzo che ospita, tra gli altri, il negozio "Peace Afro Shop". Eloquenti dal punto di vista del razzismo, le frasi consegnate ai passanti: "Scimmie bastarde tornate in Africa rospi", "Negri di Merda vi uccideremo", tutte siglate con i simboli della croce celtica, di Avanguardia Nazionale e delle SS. Atti che non sono sfuggiti alle telecamere che il comune ha da qualche settimana posizionato proprio in via Sturzo nell'ambito della rete collegata in diretta con il Comando della Polizia Municipale.
Gli uomini della Digos, infatti, si sono recati in via Oderzo e hanno potuto visionare le immagini con una fedeltà molto elevata grazie agli infrarossi. Le registrazioni delle riprese, invece, rimangono visionabili fino a 72 ore dopo, salvo, come in questa circostanza, che non siano acquisite dalle forze dell'ordine o dall'autorità giudiziaria. In questo modo la Polizia è risalita ai 4 responsabili che, per l'appunto, sono stati deferiti a piede libero alla Procura della Repubblica. Oltre alla multa, rischiano anche una pena detentiva.




Da "Il gazzettino" del 27-08-2008

Immortalati dalla videosorveglianza mentre usano lo spray per frasi discriminanti in via Sturzo

La Digos spegne la bravata razzista

(ldf) Denunciati a piede libero per depauperamento e imbrattamento di cose altrui con l'aggravante della finalità di discriminazione e odio etnico. Dovranno rispondere di questo tre giovani dai 19 ai 22 anni e un quarantenne, tutti italiani residenti in provincia che hanno scritto sul muro del palazzo di via Luigi Sturzo,vis a vis a piazza Costantini, area frequentata in gran parte da stranieri, frasi oltraggiose e ingiuriose nei confronti degli immigrati. Sui montanti del porticato l'altro giorno sono comparse tre scritte: scimmie bastardi tornate in Africa, rospi, negri di m... vi uccideremo!Il tutto siglato con svastiche, sigle delle "SS", croce celtica e simbolo di Avanguardia Nazionale. Il fatto è avvenuto nella notte tra il 19 e 20 agosto, verso le due di mattina. I quattro - dei quali sono state fornite le sole iniziali dei nomi B.E., 21 anni di Cordenons, N.G., 19 anni di Pordenone, P.E. 40 anni di San Vito e T.N., 22 anni residente nel capoluogo - si erano armati di bomboletta spray, ma non hanno fatto i conti con la telecamera che ha ripreso secondo per secondo quanto stava accadendo. Il giorno successivo gli uomini della Digos sono andati al comando dei vigili urbani e hanno visionato i filmati. Gli ingrandimenti hanno permesso l'individuazione dei quattro: dopo perquisizioni in casa sono stati denunciati. Un'operazione che lascia intendere come la Digos non voglia lasciar correre nulla che possa creare tensioni tra residenti e immigrati. Il comunicato emesso dalla Questura non lascia spazio ai fraintendimenti e parla chiaramente di "simpatizzanti di movimenti vicino alla Destra radicale". «Posso assicurare - spiega Alberto Locatelli - presidente di Azione Giovani - che nessuno dei denunciati appartiene al nostro movimento. Ma posso dire di più: se qualcuno dei nostri iscritti scrivesse frasi a sfondo razziale sui muri della città verrebbe subito allontanato». La scelta del sito in cui sono state scritte le frasi non è certo casuale: la zona è meta quotidiana di stranieri che si fermano a chiacchierare tra loro. Nell'intera area, inoltre, compresa via Santa Caterina, via Rovereto e piazza Costantini ci sono diversi locali etnici, come a esempio il Peace Afro Shop che è il negozio più vicino alle scritte.

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