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da GiornAL.it
Ogni anno, durante le celebrazioni del 25 aprile, la destra revisionista si adopera per gettare fango sulla Resistenza. Questa volta però hanno veramente toccato il fondo: dopo aver ridotto i fondi per le celebrazioni della Liberazione, la proposta di equiparare al rango di cobelligeranti i militari della Repubblica di Salò è uno schiaffo offensivo nei confronti di chi ha dato la vita per salvare l’Italia.
Bande armate, squadracce, alleati dei nazisti, stragisti e carnefici, al pari di chi ha lottato contro il fascismo!
Occorre dare un segnale affinché l’antifascismo non resti solo una ricorrenza ma ritorni, come una volta, una pratica quotidiana. Il fascismo, inteso come oppressione delle libertà universali, come intolleranza verso il diverso e repressione delle idee non allineate non è morto! È nascosto e travestito, si nutre della democrazia come un parassita, utilizza i mass-media al posto del manganello ed è pronto a rimettere la testa appena noi, con troppa leggerezza gli daremo l’occasione. Per questo le amministrazioni devono
farsi carico di salvaguardare il valore che ha mosso tanti giovani sessant’anni fa a mettere a repentaglio la loro vita: l’ antifascismo.
Come Comitato Recupero Sociale Aree Riciclabili, insieme a Cristhian Scorrano, vice-presidente della Circoscrizione Santa Maria del Tempio, abbiamo deciso di prenderci cura di una lapide eretta nella frazione casalese in memoria di Giacomo Vignolo, appartenente alla X Divisione Garibaldi, che la sera del 19 aprile 1945 fu affrontato insieme a due compagni e ucciso in un combattimento.
Dispiace rendersi conto che le semplici richieste di “spolverare” la lapide non siano state ascoltate e come sempre si sono perse nell’eco dei saloni comunali. La burocrazia si sa, è purtroppo più potente del buonsenso e anche questa volta, come nell’ottobre scorso, ci tocca affermare: “ce ne occupiamo noi!”.
CoRSARi – Comitato Recupero Sociale Aree Riciclabili
Cristhian Scorrano
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