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Croce celtica e uncinata sul lato sinistro del portale della parrocchiale di Sant’Abbondio a Mezzegra, in occasione della messa in suffragio a Benito Mussolini, Claretta Petacci e dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. L’amara scoperta l’ha fatta l’anziano parroco don Luigi Barindelli, classe ‘29, il sacerdote che da tanti anni, per il 25 Aprile, s’e’ reso disponibile a celebrare un rito di suffragio. Il religioso ha definito “vigliacchi” coloro che compiono “simili gesti accanendosi contro questo tempio di Dio”, da poco restituito alla sua bellezza originaria dopo i lavori di restauro per l’incendio del 20 dicembre 2003. Dopo lo sgradevole episodio, don Luigi ha rispettato il programma della celebrazione ricordando “il fratello Benito e la sorella Claretta insieme a tutti i Caduti”. Il corteo che ne e’ seguito, circa 200 persone, coi gagliardetti e tanti giovani in camicia nera con testa rasata, incuranti della pioggia battente, ha raggiunto villa Belmonte dove spiccava una foto del “Duce del fascismo fondatore dell’impero”. In prima fila l’alpino Vasco Bruttomesso di Carbonate, 102 anni, uno degli ultimi protagonisti della ‘Marcia su Roma’.
Repubblica online
25 Aprile 2005 news