pubblicato il 18.05.09
Franchisti, fascisti e «cinghiamattatori» Concerto scandalo a Roma ·
Franchisti, fascisti e «cinghiamattatori» Concerto scandalo a Roma
Alla Farnesina, in un’area occupata dalla destra romana,una serata con «Estirpe Imperial», «Ultimafrontiera», «Spqr» e «Zza». Il fascismo, condannato dal sindaco della Capitale Gianni Alemanno, è di nuovo in città.
MARIAGRAZIA GERINA
ROMA
mgerina@unita.it
«L’antico costume della cinghiamattanza», nonostante il nome non si fa con la fibbia all’estremità libera ma bensì stretta nel pugno», avvertono gli organizzatori. Ultimi consigli utili per introdursi con la giusta violenza nella «Tana delle tigri»,
prima che inizi il concerto nazirock. I neofascisti della capitale hanno voluto celebrarlo con un certo tempismo proprio alla vigilia del viaggio del sindaco Alemanno, in Israele da oggi fino a mercoledì. Persino l’ora dell’appuntamento, ieri sera a via dei Monti della Farnesina, a due passi dal ministero degli Esteri e dallo Stadio Olimpico, non è lasciata al caso: «21.03» scandiscono
i manifesti affissi per la città.
Qualche esperto suggerisce che potrebbe essere un ulteriore omaggio al nazismo: il 21 marzo 1933 (21.03, appunto)
è il giorno in cui fu terminato l’allestimento di Dachau. Nei testi dei
gruppi nazirock invitati ce ne è comunque abbastanza.
Puro «fascist hardcore», venato di nostalgie franchiste, non meno hard.
«Lungo al tappeto osservo questomondo, guidato da disprezzo mi abbandono all’odio», cantano gli «Hate for Breakfast», odio a colazione, fascisti nostrani nonostante il nome.
«Brucia la fattoria», inneggiano i triestini Ultima frontiera. Seguono gli «Spqr», hardecore de noantri, gli «Zeta Zero Alfa» di
Gianluca Iannone, inventore della «cinghiamattanza», e, stella nera della serata, i franchisti di Estirpe Emperial.
Braccia muscolose, saluti romani. Le facce su internet sono oscurate. Si lasciano vedere solo dal loro pubblico di
affezionati. A proposito: «Fotografie e riprese anche con il videofonino non sono consentite», avvertono gli organizzatori
della serata neonazista. Già ospiti del campo d’azione di Forza
Nuova, gli Estirpe Imperial, ieri applauditi dall’altra metà della galassia nera romana,i nipotini di Gabriele Adinolfi che fanno capo a Casapound. E che hanno ricevuto per un’altra recente
iniziativa il patrocinio del Campidoglio.
La tartaruga simbolo della più famosa delle occupazioni romane, con casa madre in via Napoleone III, campeggia anche nello spazio-concerti ieri ribattezzato per l’occasione «Tana delle
Tigri». E noto come «Area 19». Ci sono anche i cartelli ad indicare la strada.
E telecamere intorno a tenere lontano gli indesiderati in questo spazio abbandonato alle pendici di Monte Mario, di cui i militanti di Casapound si sono impossessati per trasferire la loro attività estiva all’ombra del Foro Italico.
Una zona blindata dalla polizia per le partite. Anche ieri: allo stadio si disputava Roma-Catania. Ad Area 19, indisturbato, il concerto nazirock. Rifondazione e Comunisti italiani avevano
chiesto di vietarlo
PDF QUI:
http://archivio.unita.it/v2/gol/viewer.asp?Pag=19&G=17&M=05&A=2009&foliazione=48&startpag=0&sezione=naz
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