pubblicato il 18.11.09
Svastichella, il pm chiede dieci anni ·
Il processo prosegue il 25 novembre
Svastichella, il pm chiede dieci anni
Ad agosto Alessandro Sardelli aggredì una coppia gay. Comune di Roma eArcigay essi come parti civili
ROMA - Dieci anni di reclusione per tentato omicidio, lesioni gravi e detenzione di arma impropria. È la richiesta del pubblico ministero Pietro Pollidori per Alessandro Sardelli, detto Svastichella, il 40enne che il 22 agosto davanti al Gay Village all'Eur aggredì una coppia di giovani ferendone gravemente uno con un pezzo di vetro.
COMUNE E ARCIGAY PARTI CIVILI - Sardelli è a giudizio con il rito
abbreviato davanti al gup Rosalba Liso, che ha ammesso la costituzione di parte civile dell'Arcigay e del Comune di Roma. L'udienza è stata quindi rinviata al 25 novembre, data in cui dovrebbe arrivare la sentenza. Il difensore di Sardelli, Riccardo Radi, ha ribadito che il suo assistito ha reagito a un'aggressione e che non ha agito per motivi discriminatori verso gli omosessuali. Presumibilmente chiederà l'infermità mentale per il suo assistito e l'assistenza in una struttura specializzata. Secondo il legale, infatti, dal 2002 Svastichella è semi infermo di mente. Soddisfatto l'avvocato Daniele Stoppello, che rappresenta i due gay aggrediti: «È la prima volta che Arcigay entra in un processo per reato di discriminazione sessuale ed è stato riconosciuto un danno diretto e immediato all'associazione che ha tra i suoi compiti la tutela dei diritti degli omosessuali: la giurisprudenza oggi arriva dove non è arrivata la legge. È una risposta al legislatore che non ha saputo approvare neppure l'aggravante di pena per i delitti di omofobia».
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