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Contro l’assoluzione degli stragisti fascisti Appello per una mobilitazione generale
by CARC sezione Milano Wednesday, May. 04, 2005 at 6:46 PM mail: carcmi@tiscali.it
A tutte le realtà milanesi, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni ai centri sociali, ai sinceri democratici, ai lavoratori
Vi preghiamo di dare un’eventuale adesione in forma pubblica, di diffondere l’appello, di farlo circolare fra i vostri contatti, di riprodurlo e di affiggerlo aggiungendo la vostra firma.
Appello per una mobilitazione generale
Contro l’assoluzione degli stragisti fascisti
A tutte le realtà milanesi, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni ai centri sociali, ai sinceri democratici, ai lavoratori
Prologo. Il 12 dicembre del ’69 una bomba nella banca nazionale dell’agricoltura provoca 17 morti e 85 feriti. Si inaugura così la stagione della “strategia della tensione”, la stagione delle stragi, del terrorismo, si inaugura così la guerra che la borghesia e il suo Stato ingaggiano contro il movimento operaio, popolare, studentesco che dilaga in tutto il paese. Inizia così il sodalizio implicito che stringe lo Stato borghese ai neofascisti riciclati, protetti, foraggiati e coccolati che dal 1945 hanno goduto di coperture, agibilità, favoreggiamenti e collusioni in chiave apertamente anticomunista e antipopolare.
Il dramma in più atti continua, continuano le bombe, continuano le stragi, continuano gli insabbiamenti e i depistaggi, la criminalizzazione per le frange del movimento popolare. Compagni in carcere e fascisti all’azione, i morti nelle piazze. Gli stragisti impuniti continuano a tramare e a mestare nel torbido con i servizi segreti dello Stato. Brescia, Italicus, stragi sventate e colpi di Stato abortiti, stazione di Bologna.
Alla polizia e ai carabinieri che nelle strade uccidono compagni e militanti, si affiancano Avanguardia Nazionale, Ordine Nuovo, Rosa dei Venti, NAR e chissà quanti altri sotto la protezione dei “difensori della Democrazia italiana” che avevano tutti interessi e implicazioni con Gladio, P2, CIA.
Epilogo. L’atto finale è una delle vergogne più raccapriccianti che si possano concepire. Fascisti impuniti, anzi protetti, “ASSOLUZIONE” è la sentenza che porta l’Italia a fare i conti con ciò che per 36 anni è stata una verità malcelata. “ASSOLUZIONE” e la condanna al pagamento delle spese processuali per i famigliari delle vittime che si sono costituiti parte civile al processo. ASSOLUZIONE per i colpevoli, ASSOLUZIONE per i fascisti, assassini, stragisti. L’epilogo è il senso compiuto della giustizia di questo Stato che premia ognuno dei suoi servitori indefessi, li premia, li protegge, li difende. Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni, sono solo alcuni dei nomi di coloro che hanno goduto di tutti i favori della magistratura italiana. Un altro nome è Angelo Izzo, il porco della strage del Circeo, che torna a violentare e uccidere donne pur essendo in libertà vigilata concessagli perché fascista.
La morale. La morale di questa storia ha il sapore amaro dell’ingiustizia, il dolore per chi è stato ucciso, per il danno, la rabbia per chi rimane impunito e per chi da vittima diventa colpevole di aver preteso giustizia, la beffa. Ma a questa morale non ci rassegniamo.
Nelle piazze si grida che il 25 aprile non è una ricorrenza. Non possiamo far passare sotto silenzio questa schifezza.
Rompere il silenzio;
portare in strada il dolore, l’indignazione, la rabbia, la memoria.
Dal 1969 in Italia sono morte per mano fascista centinaia di persone, migliaia di compagni, comunisti, anarchici, antifascisti hanno pagato con la vita o con il carcere duro la loro militanza.
Oggi il silenzio di fronte a questa vergogna ha il sapore della complicità, della rassegnazione, della normalizzazione.
Ma, oggi, l’unica normalità che riusciamo a concepire è quella che vede scendere in piazza tutti i compagni, tutti i sinceri democratici, tutti i cittadini che non si sono rassegnati allo schifo e alla vergogna a cui vogliono costringerci.
Per tutti coloro che hanno combattuto contro il fascismo, per tutti coloro che lo hanno subito, per tutti coloro che hanno pagato la scelta di lottare per un mondo migliore, per tutti coloro che sono morti senza colpe, senza responsabilità, senza motivo.
Presidio militante
Venerdi, 6 maggio – ore 18:30
da P.zza Fontana al Palazzo di giustizia
In tanti o in pochi che saremo, è una presenza necessaria per tenere alta la bandiera dell’antifascismo e infondere il coraggio necessario alle nuove generazioni che combattono il fascismo e lo combatteranno cacciandolo per sempre nella fogne della storia.
CARC – Sezione Milano
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