Condannati esponenti dei " bulldog Lucca " , che aggredivano i compagni
category italia | antifascismo | notizie author sabato 15 gennaio, 2011 19:16author by dominus
Comminati in tutto 46 anni di carcere per vari reati
Processo a tifosi 'bulldog' Lucchese calcio, 14 condanne
Comminati in tutto 46 anni di carcere per vari reati
ANSA) - LUCCA, 15 GEN - Si e' chiuso con la condanne di 14 persone, per complessivi 46 anni di carcere, al tribunale di Lucca il processo 'Bulldog' che vedeva imputati giovani appartenenti all'omonimo (e oggi disciolto) gruppo di tifosi della Lucchese Calcio. La pena principale e piu' pesante per Andrea Palmeri 5 anni e 8 mesi, capo del gruppo politicamente vicino agli ambienti di estrema destra. Gli episodi contestati durante il processo sono tutti avvenuti tra il 2006 e il 2007 in ambito sportivo.(ANSA).
la storia.....
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Il branco che insanguina Lucca
Era il 2004 quando allo stadio di Porta Elisa debuttarono a suon di sprangate i ??Bulldog 1998?Un ragazzo picchiato due settimane fa, cento punti di sutura in faccia e la perdita di un occhio
Una specie di distillato del provincialismo italiano. Dove avviene tutto e il contrario di tutto. Una città bigotta ma trasgressiva, per dire. Una città bianca in una regione rossa. Una città dove la tradizione mercantile è molto radicata e consolidata. Basta entrare in un negozio per sentirsi davvero circondati di attenzione e cortesia. Lucca è una città che conserva. I negozi di un tempo, i bar per il tè della buona borghesia, come se fosse immutabile. Anche il sindaco di Lucca è immutabile. Si chiama Mauro Favilla, è stato eletto nel 2007 ma era già stato primo cittadino nel 1972 e poi nel 1985 e ancora nel 1988. Oggi ha 76 anni.
Lucca è una città bellissima che a volte non riesce a nascondere le sue brutture, però. Accade anche in questi giorni ma la storia viene da lontano. Era il 2004 quando allo stadio di Porta Elisa debuttarono a suon di sprangate i ??Bulldog 1998? un gruppo di supporter della squadra locale decisamente collocati a destra che, prima ancora di sostenere l??onore della Lucchese, iniziò a far pulizia della ??marmaglia rossa? che infestava la loro stessa tifoseria, per ottenere il possesso completo della curva. Qualcuno racconta che già l??avere il comune concesso lo spazio per la presentazione di un libro sul gerarca Pavolini, il 25 aprile 2001, fu una prima occasione di aggregazione importante per il gruppo. Dopo anni di caccia ai ??Fedayn? e ai ??Tori Flesciati?, tifosi lucchesi di estrema sinistra, riuscirono nell??intento e iniziarono ad andare oltre, allargando le loro scorribande anche fuori dello stadio. Minacce e violenze commesse ai danni di giovani appartenenti all??area della sinistra antagonista, iniziati la notte di ferragosto del 2004 con l??aggressione a Edoardo Seghi, fino al pestaggio e all??accoltellamento di Emanuele Pardini, militante del centro sociale ??Cantiere Resistente?, la notte del 23 febbraio 2007.
Dopo quell??episodio la polizia, che incomprensibilmente aveva tollerato per anni le loro prepotenze, decide di passare all??azione e, dopo ulteriori sette mesi di ??lunghe e articolate indagini?, a settembre di quell??anno l??Ucigos di Lucca arresta una decina di Bulldog e altrettanti ne denuncia a piede libero per associazione a delinquere, percosse, lesioni personali gravi, violenza privata, minacce aggravate, porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e danneggiamento. Nelle perquisizioni vengono trovati: una notevole collezione di armi improprie, pugnali, bandiere naziste e appunti e scritte che inneggiano alla superiorità razziale. I giovani, alcuni conosciuti con i nomi di battaglia di ??Generalissimo??, ??Toffolo??, ??Brioche??, ??Cicogna??, ??Francuccio??, ??Gigi la trottola?? (tutti dai 19 ai 36 anni con netta prevalenza di diciannovenni), inchiodati anche dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, si avvalgono della facoltà di non rispondere. Nuove denunce nascono dalle minacce e le aggressioni dei Bulldog nei confronti dei testimoni contro di loro.
Un paio d??anni dopo ?? siamo nel 2009 ?? altri episodi peggiorano questa storia. Stavolta addirittura siamo di fronte a un gruppetto di quattordicenni che per mesi si impossessa del centro della città e picchia chiunque gli capiti a tiro. Si fanno chiamare ??Gabber?, sono di destra, ragazzi di buona famiglia, agiscono alla luce del sole, riprendono le loro imprese con il telefonino e sostengono di far questo per poter entrare a pieno titolo nei Bulldog. Dopo mesi di angherie, tre delle loro vittime ?? coetanei ?? decidono di rivolgersi alle forze dell??ordine. Venti vengono identificati e sette denunciati.
Alcune settimane dopo, il capo supremo dei Bulldog (disciolti per la legge ma non di fatto), il pluricondannato Andrea Palmeri (vanta anche un??impresa internazionale: nello stadio di Sofia ?? dove non avrebbe potuto essere perché colpito da Daspo -- venne arrestato per aver incendiato la bandiera bulgara durante la partita con la nostra nazionale) presenta un suo libro sul tifo con il patrocinio del Comune di Lucca e un assessore cittadino. Il sindaco Favilla sostiene che forse c??è stato un equivoco, ma non ritira il patrocinio. Probabilmente si ricorda di come quei ragazzi, in varie e diverse forme, avevano contribuito alla sua elezione.
Nel frattempo Michele Quintino Miceli, presidente dei veterani sportivi lucchesi, smette di andare allo stadio e commenta: «Ci sono connivenze, che vanno spezzate, tra frange di tifosi e le società». In città, il primo atteggiamento della polizia e quello ancora attuale delle istituzioni fa circolare il sospetto di altre coperture. Allo stadio e fuori continuano le violenze, gli incendi e i furti d??auto. Particolarmente odiosa l??ennesima impresa di Palmeri, che è accusato da una donna di averle fratturato la mascella con un pugno. Persino Forza Nuova e Fiamma Tricolore prendono le distanze. Alcuni mesi fa il più attivo tra gli investigatori, il capo della Digos Gabriele Gargiulo, viene trasferito a Pisa.
Ma arriviamo all??ultimo tragico episodio di pochi giorni fa. In una birreria fuori città quattro Bulldog a cui era stato negato l??ingresso perché la settimana prima avevano lanciato petardi nel locale, sfondano la porta e irrompono. A farne le spese è un giovane avventore incolpevole, Sasha Lazzareschi: cento punti di sutura in faccia e la perdita di un occhio. Due Bulldog arrestati, due indagati. Lucca tace, però. Dalle istituzioni neppure una parola. C??è l??omertà del potere e la paura tra le persone. Difficilissimo ascoltare opinioni. Insofferenza all??argomento: ??Sono dementi?, oppure, detto piano piano: ??C??è una strana volontà di rimuovere?, è il massimo che riusciamo a raccogliere. Nel frattempo il processo del 2007 prevede una nuova udienza: è lunedì prossimo, 7 giugno.
Fonte:
Indymedia Toscana
LUCCA - Si e' chiuso con la condanna di 14 persone a complessivi 46 anni di carcere il processo a carico dei Bulldog. La pena piu' pesante per Andrea Palmeri 5 anni e 8 mesi, leader del gruppo di estrema destra di tifosi lucchesi.
I fatti a cui si riferisce la sentenza sono tutti avvenuti tra il 2006 e il 2007 in ambito sportivo e non. Vanno dall'associazione a delinquere, alle lesione, alle minacce e altri reati minori. Il pubblico ministero Fabio Origli alla chiusura del dibattimento aveva chiesto settantacinque anni di pene e la condanna a vario titolo per 18 dei 19 imputati. I giudici del collegio Valentino Pezzuti, Billet e Profeta invece dopo oltre tre ore di camera di consiglio hanno assolto cinque degli imputati: Luigi Marotta, Junio Valerio Cantini, Matteo Francioni, Alberto Del Bianco, Gabriele Bianchi, per quest'ultimo lo stesso pubblico ministero aveva chiesto l'assoluzione. Condanne pesanti anche per Davide Giovannetti e Giacomo Baroni quattro anni e sei mesi, Adam Alexander Mossa quattro anni e due mesi, Francesco Preziuso quattro anni. Una volta pronunciata la sentenza Andrea Palmeri ancora in aula, ha contestato la decisione inveendo contro giudici e giornalisti.
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Per il pm sono un'associazione a delinquere
I Bulldog di Lucca, il gruppo di ultras egemone nella tifoseria cittadina, costituiscono secondo il pm un'associazione a delinquere. Nella requisitoria per il processo che vede 19 imputati alla sbarra per diversi episodi di violenza (prevalentemente legati allo stadio) commessi tra il 2006 e il 2007, l'accusa ha chiesto 18 condanne.
Il totale è di 74 anni di carcere per reati che vanno dall??associazione a delinquere alle lesioni personali gravi, dalla violenza privata alle minacce aggravate, al porto ingiustificato di strumenti atti a offendere e al danneggiamento. Per il pm Fabio Origlio gli imputati costituiscono "un gruppo criminale organizzato (...) legato da vincoli di omertà, con comuni obiettivi e nemici politici e metodi violenti".
Il massimo della pena è stato richiesto (8 anni di reclusione) per Andrea Palmeri, 31enne, noto come 'il generalissimo', riconosciuto come capo e promotore del sodalizio, la figura a cui tutti i 'Bulldog' facevano riferimento per qualsiasi azione. Differenziate le richieste dell??accusa per gli altri, a seconda degli specifici episodi violenti e della posizione nella gerarchia del gruppo.
Cinque anni a testa, per la partecipazione attiva all??associazione a delinquere, sono stati chiesti dal pm per il 29enne Mirko Santucci, il 22enne Andrea Di Vecchio, il 25enne Francesco Preziuso, il 25enne Davide Giovannetti, il 31enne Daniel Fratello, il 22enne Adam Alexander Mossa, il 24enne Francesco Venturini, il 22enne Lorenzo Pucci e il 23enne Giacomo Baroni. Quattro anni e mezzo la richiesta per il 24enne Alessandro Frediani. Quattro anni per il 24enne Stefano Vannucci, del 27enne Luigi Marotta e del 39enne Andrea Vanni. Un anno e mezzo per il 25enne Junio Valerio Cantini e il 22enne Alessandro Bartone, 19 anni. Un anno di reclusione ciascuno è stato richiesto dal pm per il 24enne Matteo Frangioni e il 22enne Alberto Del Bianco. Infine il pubblico ministero ha chiesto l??assoluzione del 22enne Gabriele Bianchi, ritenuto tra l??altro del tutto estraneo all??episodio più grave: quello del brutale pestaggio la notte del 24 febbraio 2007 ai danni del giovane di sinistra Emanuele Pardini, militante di un centro sociale.
Fonte: La Nazione
LUCCA. Sono nove le partite dell??escalation di violenze dentro lo stadio attribuite dalla procura della Repubblica al gruppo dei Bulldog sottoposti a provvedimenti restrittivi. Nove episodi - dal 28 novembre 2004 sino al 25 marzo 2007 - che secondo l??accusa testimoniano il clima portato nella curva Ovest dall??assoluta egemonia del gruppo che, con minacce e aggressioni, hanno costretto altri due gruppi ultras (Tori Flesciati e Fedayn) prima a spostarsi in gradinata e poi a sciogliersi.
La storia dei Bulldog per gli inquirenti parla di guerra sugli striscioni, intimidazioni, botte.
Lumezzane - Lucchese. E?? il 28 novembre 2004. I filmati in possesso della Digos parlano chiaro. Nel settore riservato agli ultras della Lucchese avvengono scontri tra tifosi. Da una parte i ??Bulldog Lucca 1998? dall??altra i ??Fedayn?. La rissa segna l??inizio dell??era Bulldog.
Presentazione della Lucchese 2006-2007. 13 13 luglio 2006. Daniele Di Piazza - conosciuto come ??Il Porcarese?, sentito come persona informata dei fatti - si reca al Porta Elisa per esporre lo striscione del club Cuore Rossonero. Secondo la procura, Andrea Palmeri, capo incontrastato dei Bulldog, gli fa capire che in quella sola occasione avrebbe potuto esporre lo striscione in curva Ovest. Per gli altri lo spazio riservato era solo la tribuna centrale o la gradinata.
Resa dei conti sugli striscioni. Il 14 agosto (Memorial Scoglio) una decina di Bulldog s??incontrano con alcuni rappresentanti dei Tori Flesciati e degli altri gruppi ultras sulle modalità con cui sarebbero stati esposti gli striscioni. Dalle parole si passa alle vie di fatto. Calci, pugni, manate in faccia. I Bulldog sono di più e hanno la meglio. I Tori Flesciati decidono di sciogliersi.
Derby Pisa - Lucchese. ? il 24 settembre 2006. Un esponente dei Tori Flesciati appende alla barriera una maglietta con l??effige del ??Che?. Due Bulldog impongono di toglierla e quando in difesa arriva un altro supporter viene circondato e colpito da un pugno in faccia.
Grosseto - Lucchese. 8 ottobre. Al casello Lucca-Est viene controllo il pullman organizzato dai Bulldog. Occultati sotto i sedili i poliziotti trovano di tutto: tondini di ferro, mazze da baseball. Inizialmente si prende la responsabilità Giacomo Baroni. Ma il giorno successivo la paternità del ritrovamento se l??attribuisce Adam Alexander Mossa. Per la Digos la decisione venne presa da Palmeri.
Sassuolo - Lucchese. 15 ottobre. A Giglio di Reggio Emilia, Simone Innocenti, leader dei Fedayn, alla guida dei cori dei tifosi lucchesi viene fatto allontanare su ordine dal diffidato Palmeri che, stando alla Digos, da fuori dallo stadio telefonicamente aveva ordinato a Baroni di cacciare l??ultras ritenuto infame.
Padova - Lucchese. Al termine della sfida (5 novembre 2006) qualche ultras entra in campo per avere una maglia dei giocatori rossoneri. Ma uno di loro - stando alla Digos - viene preso a pugni da Palmeri.
Lucchese - Ravenna. Gara di Coppa dell??8 novembre. Palmeri viene filmato mentre si rivolge con prepotenza a uno steward pretendendo che un tifoso dei Bulldog, sprovvisto di biglietto, abbia accesso libero.
Pizzighettone - Lucchese. 19 novembre 2006. Nel furgone dei dai Bulldog viene trovato dalla polizia uno scalpello, sequestrato. Nel furgone c??è Palmeri con altri cinque Bulldog.
Lucchese - Padova. Al termine della sfida del 25 marzo 2007 una delegazione di 10 tifosi, d??accordo con la società, viene fatta entrare negli spogliatoi per un confronto con i giocatori. Il difensore Luca Ceccarelli dice alla Digos che i tifosi avevano un «atteggiamento nervoso e concitato: due di loro mi criticavano aspramente sostenendo di averli mandati a quel paese». Gli arresti erano scattati a settembre 2007 contro dieci ultras lucchesi, oggi alla sbarra con altri 9 imputati con l'accusa di associazione a delinquere: Andrea Palmeri, 28 anni, leader dei Bulldog e Andrea Di Vecchio, 19 anni, coordinatore del gruppo dentro lo stadio, Mirko Santucci, 26 anni; Davide Giovannetti, di 22; Daniel Fratello, di 28; Stefano Vannucci, di 21; Adam Alexander Mossa, di 19; Lorenzo Pucci, 19; Luigi Marotta, di 24; Francesco Venturini, di 21. Arresti domiciliari invece per Andrea Vanni, 36 anni.
Numerose le intercettazioni telefoniche e ambientali usate per ricostruire le dinamiche del gruppo. L'accusa dà grande rilievo all??intercettazione del 1 aprile 2007 tra Andrea Palmeri, il 'generalissimo', e Andrea Vanni che discutono in auto sulla situazione successiva agli arresti di alcuni Bulldog per il pestaggio di Emanuele Pardini. Parla il Palmeri. ".. Se sciogli il gruppo, ritornano i compagni... la dai vinta alle guardie, la dai vinta alla Digos, la dai vinta ai compagni. Si ripigliano gli spalti... Te sei il gruppo che comanda la curva, sei il gruppo che dice 'nessuno attacca striscioni' e nessuno attacca striscioni. Non puoi andare in trasferta in tre... Ma allora se non siamo in grado, noi non siamo i Tori Flesciati... Siccome i diffidati non possono tirare avanti il gruppo, bisogna tirare avanti Fratello (Daniel), Francucco (Andrea Di Vecchio) e te (Andrea Vanni). Basta, sono queste le persone che devono tirare avanti il gruppo, il resto sono persone che tirano a bega. Se non siamo in grado di farlo, non si fa, cioè i Tori sono andati avanti a fa per tre, quattro anni le trasferte in quattro o cinque, finché non li abbiamo presi a calci e si sono mandati via. Non puoi, noi non siamo questi, non siamo come loro, non siamo merde, io mi rifiuto di fare trasferte in quattro o cinque. Siamo un gruppo che in tutta Italia ci rispettano, ci portano tutti così, penso che siamo un gruppo con le palle".
Alcuni dei protagonisti del pestaggio di Pardini del 24 febbraio sono intercettati pochi minuti dopo i fatti mentre telefonano a Palmeri, nel cuore della notte, per ricevere indicazioni.
Il processo per questo fatto specifico si era concluso con quattro condanne: tre da parte del gup, che commina quattro anni di carcere a Giacomo Baroni, Francesco Preziuso e Alessandro Frediani, tutti attorno ai 22 anni d'età, arrestati l'8 marzo e accusati di violenza privata e lesioni volontarie aggravate. Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2007, il ventisettenne Emanuele Pardini, militante del Cantiere resistente, all'uscita da un locale lucchese, era stato inseguito a bordo della propria auto e fermato a Sant'Alessio, dove era stato fatto scendere e malmenato da un gruppo di giovani, che gli infersero colpi con armi da taglio e cinghie. Pardini aveva riportato una frattura del malleolo e ferite giudicate guaribili in quaranta giorni. Un altro indagato, Alessandro Bartone, diciottenne, era stato già processato e rimesso in libertà, avendo patteggiato la pena di un anno con la condizionale.
Fonte: La Nazione, Lo schermo
Gli arresti erano scattati a settembre 2007 contro dieci ultras lucchesi, oggi alla sbarra con altri 9 imputati con l'accusa di associazione a delinquere: Andrea Palmeri, 28 anni, leader dei Bulldog e Andrea Di Vecchio, 19 anni, coordinatore del gruppo dentro lo stadio, Mirko Santucci, 26 anni; Davide Giovannetti, di 22; Daniel Fratello, di 28; Stefano Vannucci, di 21; Adam Alexander Mossa, di 19; Lorenzo Pucci, 19; Luigi Marotta, di 24; Francesco Venturini, di 21. Arresti domiciliari invece per Andrea Vanni, 36 anni.
Numerose le intercettazioni telefoniche e ambientali usate per ricostruire le dinamiche del gruppo. L'accusa dà grande rilievo all??intercettazione del 1 aprile 2007 tra Andrea Palmeri, il 'generalissimo', e Andrea Vanni che discutono in auto sulla situazione successiva agli arresti di alcuni Bulldog per il pestaggio di Emanuele Pardini. Parla il Palmeri. ".. Se sciogli il gruppo, ritornano i compagni... la dai vinta alle guardie, la dai vinta alla Digos, la dai vinta ai compagni. Si ripigliano gli spalti... Te sei il gruppo che comanda la curva, sei il gruppo che dice 'nessuno attacca striscioni' e nessuno attacca striscioni. Non puoi andare in trasferta in tre... Ma allora se non siamo in grado, noi non siamo i Tori Flesciati... Siccome i diffidati non possono tirare avanti il gruppo, bisogna tirare avanti Fratello (Daniel), Francucco (Andrea Di Vecchio) e te (Andrea Vanni). Basta, sono queste le persone che devono tirare avanti il gruppo, il resto sono persone che tirano a bega. Se non siamo in grado di farlo, non si fa, cioè i Tori sono andati avanti a fa per tre, quattro anni le trasferte in quattro o cinque, finché non li abbiamo presi a calci e si sono mandati via. Non puoi, noi non siamo questi, non siamo come loro, non siamo merde, io mi rifiuto di fare trasferte in quattro o cinque. Siamo un gruppo che in tutta Italia ci rispettano, ci portano tutti così, penso che siamo un gruppo con le palle".
Alcuni dei protagonisti del pestaggio di Pardini del 24 febbraio sono intercettati pochi minuti dopo i fatti mentre telefonano a Palmeri, nel cuore della notte, per ricevere indicazioni.
Il processo per questo fatto specifico si era concluso con quattro condanne: tre da parte del gup, che commina quattro anni di carcere a Giacomo Baroni, Francesco Preziuso e Alessandro Frediani, tutti attorno ai 22 anni d'età, arrestati l'8 marzo e accusati di violenza privata e lesioni volontarie aggravate. Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2007, il ventisettenne Emanuele Pardini, militante del Cantiere resistente, all'uscita da un locale lucchese, era stato inseguito a bordo della propria auto e fermato a Sant'Alessio, dove era stato fatto scendere e malmenato da un gruppo di giovani, che gli infersero colpi con armi da taglio e cinghie. Pardini aveva riportato una frattura del malleolo e ferite giudicate guaribili in quaranta giorni. Un altro indagato, Alessandro Bartone, diciottenne, era stato già processato e rimesso in libertà, avendo patteggiato la pena di un anno con la condizionale.
Fonte: La Nazione, Lo schermo
I Bulldog di Lucca, il gruppo di ultras egemone nella tifoseria cittadina, costituiscono secondo il pm un'associazione a delinquere. Nella requisitoria per il processo che vede 19 imputati alla sbarra per diversi episodi di violenza (prevalentemente legati allo stadio) commessi tra il 2006 e il 2007, l'accusa ha chiesto 18 condanne.
Il totale è di 74 anni di carcere per reati che vanno dall??associazione a delinquere alle lesioni personali gravi, dalla violenza privata alle minacce aggravate, al porto ingiustificato di strumenti atti a offendere e al danneggiamento. Per il pm Fabio Origlio gli imputati costituiscono "un gruppo criminale organizzato (...) legato da vincoli di omertà, con comuni obiettivi e nemici politici e metodi violenti".
Il massimo della pena è stato richiesto (8 anni di reclusione) per Andrea Palmeri, 31enne, noto come 'il generalissimo', riconosciuto come capo e promotore del sodalizio, la figura a cui tutti i 'Bulldog' facevano riferimento per qualsiasi azione. Differenziate le richieste dell??accusa per gli altri, a seconda degli specifici episodi violenti e della posizione nella gerarchia del gruppo.
Cinque anni a testa, per la partecipazione attiva all??associazione a delinquere, sono stati chiesti dal pm per il 29enne Mirko Santucci, il 22enne Andrea Di Vecchio, il 25enne Francesco Preziuso, il 25enne Davide Giovannetti, il 31enne Daniel Fratello, il 22enne Adam Alexander Mossa, il 24enne Francesco Venturini, il 22enne Lorenzo Pucci e il 23enne Giacomo Baroni. Quattro anni e mezzo la richiesta per il 24enne Alessandro Frediani. Quattro anni per il 24enne Stefano Vannucci, del 27enne Luigi Marotta e del 39enne Andrea Vanni. Un anno e mezzo per il 25enne Junio Valerio Cantini e il 22enne Alessandro Bartone, 19 anni. Un anno di reclusione ciascuno è stato richiesto dal pm per il 24enne Matteo Frangioni e il 22enne Alberto Del Bianco. Infine il pubblico ministero ha chiesto l??assoluzione del 22enne Gabriele Bianchi, ritenuto tra l??altro del tutto estraneo all??episodio più grave: quello del brutale pestaggio la notte del 24 febbraio 2007 ai danni del giovane di sinistra Emanuele Pardini, militante di un centro sociale.
Fonte: La Nazione (da
Indymedia Toscana)
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