pubblicato il 16.04.11
Roma: CasaPound, agguato al Flaminio, spunta la pista della faida interna ·
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CasaPound, agguato al Flaminio, spunta la pista della faida interna
L´inchiesta della procura sul numero due del movimento di destra Acquisiti i filmati, trovato un proiettile.
Sono bastate 24 ore perché il sindaco cambiasse atteggiamento sull'accaduto. Alemanno, ha detto: "Dobbiamo aspettare il lavoro degli inquirenti perché troppo spesso in città si sono fatti polveroni".
di EMILIO ORLANDO E MARIA ELENA VINCENZI
CasaPound, agguato al Flaminio, spunta la pista della faida interna
Agguato al consigliere municipale del XX Municipio, si scava negli ambienti dell'estrema destra. A filmati e testimonianze acquisite, mentre si cerca di dare un nome e un movente a chi giovedì pomeriggio ha sparato alle gambe del vicepresidente di CasaPound, Andrea Antonini, la pista che appare più plausibile è quella che porta a una faida interna. Questa l'ipotesi a cui si sta lavorando e che si è consolidata in poche ore.
Ma le indagini vanno avanti freneticamente e non tralasciano nulla. Ieri gli agenti della Digos hanno fatto un sopralluogo in via Flaminia insieme alla vittima che, però, non sembra intenzionata a collaborare con gli inquirenti (altro dettaglio che pare avvalorare la tesi della lotta che da qualche anno spacca in due l'estrema destra romana). La dinamica è ancora da chiarire, ma la scientifica ha trovato un proiettile deformato e di piccolo calibro sul bauletto dello scooter di Antonini. Forse un colpo sparato a "vuoto" dai sicari che ora verrà esaminato. Il motorino era parcheggiato vicino al XX Municipio perché, stando alla ricostruzione del politico, dopo essere stato colpito, è entrato nell'edificio per chiamare i soccorsi. Versione ancora da confermare mentre si sentono i testimoni, si guardano i filmati delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano i dintorni della Flaminia davanti al centro Euclide dove è avvenuto l'agguato. Sequenze che immortalano le strade vicine, magari percorse dagli aggressori. Nel frattempo si indaga a tutto campo sulla vita privata e lavorativa della vittima: dalla sua attività politica all'agenzia Astral. Nei prossimi giorni i risultati degli accertamenti verranno consegnati al procuratore aggiunto Pietro Saviotti e al sostituto Luca Tescaroli che, sulla vicenda, hanno aperto un fascicolo per lesioni aggravate.
Dall'allarme contro il clima da anni di piombo a una posizione attendista per scongiurare polveroni. Sono bastate 24 ore perché il sindaco cambiasse atteggiamento sull'accaduto. Ieri, Alemanno, ha detto: "Dobbiamo aspettare il lavoro degli inquirenti perché troppo spesso in città si sono fatti polveroni". Il riferimento è chiaro, ma per non lasciare adito a dubbi, il sindaco esplicita: "Aspettiamo i fatti e il vero movente perché succede troppe volte che si travisino le cose come è successo per il finto stupro di piazza di Spagna".
(16 aprile 2011)
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