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pubblicato il 15.12.11
Rassegna stampa sui fatti di Firenze
·
Quando tre anni fa Nicola Tommasoli fu ammazzato, in una via di Verona, da quattro ragazzi che indossavano bomber neri, che andavano ai cortei di Forza Nuova, che alla domenica erano spesso in curva, accadde un fenomeno piuttosto curioso. Si scoprì che non erano di destra. Il sindaco Tosi affermò che la politica non c??entrava niente, il presidente della Camera Fini ammise che forse la politica poteva entrarci un po??, ma che a Torino quello stesso giorno a un corteo di sinistra avevano bruciato una bandierina d??Israele e questo era ugualmente grave, uno a uno palla al centro. Il coordinatore di Forza Nuova negò. Il Fronte Veneto Skinheads si dissociò, insomma quei quattro ragazzi che si vestivano come ragazzi di destra, che frequentavano ritrovi di destra, che menavano i capelloni come da decenni usano fare i ragazzi veronesi di destra? improvvisamente nessuno li conosceva più. Smisero di essere di destra nell??attimo esatto in cui furono beccati.
Ieri, nel momento esatto in cui Gianluca Casseri ?? che frequentava gruppi di destra, che scriveva cose di destra ?? l??ha fatta finita, a Casa Pound improvvisamente si sono dimenticati di lui. Non lo avevano mai conosciuto. Nel giro di pochi minuti sul sito della Casa non c??erano più i suoi lunghi articoli, deliri molto dettagliati, che ricordano per certi versi il testamento di Breivik. C??è da dire che Breivik nella scelta del luogo e del momento ha rivelato una lucidità ben più spaventosa di Casseri, che si è limitato a sparare nel mucchio. Però non era un matto: sapeva scrivere ed era molto apprezzato a Casa Pound. Dove c??è gente svelta, se non ad agire perlomeno a cancellare.
E insomma circolare, non c??è niente da vedere: si tratta solo di aspettare la prossima bandierina bruciacchiata, la prossima vetrina scheggiata, la prossima orda di editoriali accigliati sull??emergenza terrorismo, sulle nuove BR che senz??altro stanno nascendo nei pericolosi centri sociali di estrema sinistra.

DiLeonardo

Fonte: IlManifesto



STRAGE FIRENZE: I LEGAMI CASSERI ?? CASA POUND PISTOIA ?? QUESTURA

A due giorni dal duplice omicidio razzista ad opera del neofascista Gianluca Casseri, avvenuto a Firenze martedì, restano gravi ma stabili le condizioni dei tre senegalesi rimasti feriti. La reazione della comunità senegalese si è fatta sentire in tutta Italia, insieme alla richiesta di chiudere Casa Pound e tutte le sedi dove fa proseliti la propaganda nazi-fascista. Una richiesta questa che non trova il parere favorevole del sindaco Pd di Firenze, Matteo Renzi. ??Non è dicendo ??chiudiamo un centro sociale?? che abbiamo risolto i problemi? ha dichiarato Renzi, ??Chiudere ?? ha poi proseguito- non dipende dalle amministrazioni comunali ma dalle forze dell??ordine. Si chiude se ci sono dei reati?. Questa mattina corteo a Livorno organizzato dalla comunità senegalese, in attesa del grande corteo che si terrà sabato pomeriggio a Firenze. Alcune centinaia, 300 secondo l??Ansa, le persone che stanno partecipando.

Sul fronte delle indagini sono ad oggi ancora molti i punti irrisolti che meritano attenzione e gettano diverse ombre sui fatti di Firenze. Ufficialmente la procura vuole ??chiarire la vicenda? e il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi non ha esitato a dire alla stampa che ??si sta verificando l??ipotesi della presenza di eventuali concorrenti non solo sotto il profilo materiale ma anche in forma di concorso morale, sotto il profilo di eventuale istigazione o agevolazione?.

Il caso quindi non è chiuso: da chiarire rimangono diverse questioni. Prima di tutto lo stato della casa dove era in affitto a Firenze, ritrovata, usando le stesse parole del Pm titolare delle indagini ??come ripulita, svuotata?. Nessuna medicina, nonostante le cure imposte dalla depressione e dal diabete, e nessun vestito. Preoccupante poi che la pistola con la quale il ragioniere neofascista ha sparato sia sua. Casseri fabbricava da se i proiettili, ma soprattutto l??anno scorso a Pistoia gli era stato concesso di detenere un??arma per uso sportivo benché da circa cinque anni stesse soffrendo di una forma di depressione curata con farmaci.

Come mai la Questura di Pistoia, dunque, non è intervenuta pur sapendo che Casseri militava nella locale sede di Casa pound e aveva questi problemi? La domanda è più che lecita e la risposta potrebbe essere inquietante se si tiene conto degli stretti legami che intercorrono tra la Questura di Pistoia e il locale gruppo neofascista di CPI denunciati in un dossier curato dall??associazione familiari e amici dei compagni sotto processo nella città toscana perchè ritenuti responsabili di un danneggiamento alla sede neofascista accaduto nel 2009. Porcesso al quale Casseri era solito recarsi tra l??altro da spettatore.

Fonte: Radio Onda D'Urto




Che succede a Firenze?

Un??intervista con Lorenzo Bargellini, del Movimento di Lotta per la Casa di Firenze che da anni si batte sul fronte dell??occupazione di case e la difesa dagli sfratti, spesso in stretta relazione con soggetti appartenenti alla comunità migrante, anche senegalese, una delle più numerose e meglio inserite nel tessuto produttivo cittadino e dei dintorni.
Nel corso della chiacchierata emerge la miseria della politica sociale cittadina (non) agita dal sindaco Renzi ?? ??maniaco dell??apparizione? come lo definisce Lorenzo ?? e la fisionomia di una certa presenza neo-fascista intoscana ( specie nei pressi di Pistoia da dove proveniva l??assassino Gianluca Casseri).
Un fatto inquietante emerge dall??intervista con Lorenzo: tra la prima e la seconda esecuzione sono passate quasi due ore? Due ore nelle quali la polizia cittadina ha preferito mobilitare un elicottero per seguire il corteo spontaneo della comunità senegalese invece che preoccuparsi di metterla al sicuro dal vagare armato di un assassino razzista e fascista!
Ascolta l??intervista

Fonte: RadioBlackOut




Procura, offensiva anti xenofobi inchiesta contro gli "inni" sul web

Caccia a chi ha lasciato messaggi in Internet in cui si inneggia alla strage dei senegalesi. La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un fascicolo per apologia di reato, e cercherà di identificare attraverso il lavoro degli investigatori della polizia postale e della Digos coloro che hanno lasciato messaggi sul web.

Gli ultimi istanti dell'assassino
Le vittime
Gli inquirenti hanno anche accertato che quando Gianluca Casseri è stato sorpreso dalle forze dell'ordine nel parcheggio sotterraneo di San Lorenzo aveva appena ricaricato completamente la sua 357 Magnum. La pistola è stata infatti trovata con 5 colpi ancora da esplodere, oltre a quello che il killer si è sparato per suicidarsi. Probabilmente Casseri, avrebbe voluto continuare la strage se non fosse stato braccato e circondato dalla polizia nel parcheggio sotterraneo di San Lorenzo.

Livorno, mille in corteo e momenti di tensione
"Ho visto il killer negli occhi". Il racconto del fratello di una vittima

Intanto il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha annunciato alcune battaglie culturali, tra cui quella di favorire l'integrazione dando la cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia. "Sarebbe un gesto di normalità, ha detto Renzi intervenendo alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24, un gesto per il quale ci allineeremmo agli altri Paesi civili. Dopodichè la vera sfida di integrazione si fa nelle scuole, che devono parlare di ciò che è successo. I bambini di Firenze ieri vedendo piazza Dalmazia si sono resi conto che quello non era sangue della play-station, che non era un film. Dobbiamo insistere sul valore del respingere la paura del diverso. Il tema dell'integrazione è la vera sfida che abbiamo di fronte".

Casa Pound chiede un incontro alla comunità senegalese
Unhrc, clima di razzismo. La denuncia contro l'Italia

Il sindaco è intervenuto anche sulla richiesta di chiusura di Casa Pound, avanzata, tra gli altri, anche da Pape Diaw, portavoce delle comunità senegalese a Firenze: "Non e' dicendo chiudiamo un centro sociale che abbiamo risolto i problemi". "Da sindaco - ha aggiunto Renzi - quando CasaPound commemora i cecchini fascisti nel giorno in cui il Comune ricorda la Liberazione esprimo tutta la mia rabbia e la mia disapprovazione, ma attenzione a dare a tutti quelli che frequentano i centri sociali le responsabilità penali che appartengono ai singoli".

Palazzo Vecchio oltre 500 persone
Fiaccolata in piazza Dalmazia: "Siamo tutti lo stesso paese"

"Chiudere, ha proseguito Renzi, non dipende dalle amministrazioni comunali ma dalle forze dell'ordine". Renzi ha respinto ancora una volta l'idea di una città che si riscopre razzista: "Firenze si è svegliata 18 anni fa colpita al cuore dalla mafia ma nessuno disse che Firenze era una città mafiosa, ma che era una città colpita dalla mafia. Così quel killer non ha fatto diventare una città razzista, ha fatto diventare Firenze una città vittima del razzismo. Di Firenze si può dire tutto: è una città polemica, litigiosa, divisa, un pò bottegaia ma ha nel cuore l'accoglienza e l'apertura".
(15 dicembre 2011)

Fonte: LaRepubblica

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