C??è voluta la cocciuta insistenza degli antifascisti del Pigneto per ottenere che la nuova biblioteca, ospitata nei locali dell??ex Serono, portasse il nome di Antonio Atzori, partigiano e antifascista ucciso a Mauthausen. Così venerdì scorso davanti alla biblioteca c??è stato un incontro per sancire la decisione. Ricordando a tutti chi era Antonio Atzori. Ricordando che senza antifascismo non c??è democrazia.
Viveva al Pigneto, a pochi metri dall??isola pedonale. Non era un dirigente politico famoso, ma faceva parte di quella rete di solidarietà e resistenza che ha consentito non solo l??organizzazione della lotta armata ma anche la salvezza di tanti ricercati. Mai ha chinato la testa davanti alle ingiustizie, e anche per questo è stato licenziato dalle Ferrovie, segnalato alla polizia, imprigionato e poi deportato nel campo di sterminio in Austria. A ricordarlo, davanti alla Biblioteca, la figlia Maria Atzori, Modesto Di Veglia dell??Anpi, Eugenio Iafrate dell??Aned, il presidente del Museo storico della liberazione Antonio Parisella, il presidente della VI circoscrizione Giammarco Palmieri, il Comitato di quartiere Pigneto-Prenestino e, a chiudere, la Bandiera rossa e il jazz della Pigneto Orkestra.
Particolarmente significativo l??intervento della comunità senegalese del Pigneto. Due interventi che hanno ricordato la recentissima strage di Firenze, il dolore per i compagni assassinati e quelli feriti ?? uno di loro in modo gravissimo ?? e la necessità di combattere sempre razzismo e fascismo, purtroppo oggi ??sdoganati? anche dalla politica e tacitamente consentiti nella vita quotidiana come il pogroom di Torino drammaticamente dimostra. E dunque accanto al nome di Antonio Atzori sono stati ricordati Samba Modur e Diop Mor, vittime del fascismo e del razzismo, per poter dire ??Mai più?.
Peccato che l??incontro si sia tenuto fuori dai locali della biblioteca dedicati alle associazioni del quartiere. Per fortuna la gente era tanta che nelle stanzette della biblioteca non sarebbe certo entrata. Segno di partecipazione e di sentimenti condivisi. Segno di impegno e volontà tenace. Che antirazzismo e antifascismo trovino casa anche nella biblioteca del Pigneto.
Fonte:
L'Unità
news
r_lazio