pubblicato il 2.10.12
Alemanno jr. in vacanza a Mykonos Foto ricordo con saluto romano ·
Giovane leader di destra del Convitto nazionale, eletto alla Consulta provinciale degli studenti nelle liste del Blocco studentesco, la giovanile dei "fascisti del Terzo millennio" di CasaPound, deejay per passione, ma soprattutto figlio del sindaco di Roma. Manfredi Alemanno, tutt'altro che vergine da esperienze politiche e con qualche accusa di bravata alle spalle, è stato pizzicato stavolta con il braccio teso nel saluto romano. Non in una ma in ben due foto scattate, caricate e presto rimosse dalla timeline di Facebook, il social network in cui il giovane è piuttosto attivo grazie agli oltre 2500 amici.
Alemanno jr., finita la scuola, ha deciso di trascorrere le vacanze prima in California assieme ai genitori, poi in Costa Azzurra e infine è sbarcato in Grecia, nella famosa e frequentatissima isola di Mykonos tra notti in discoteca e giornate sotto il sole in spiaggia. Ed è qui che prima in compagnia di altri tre amici e poi su un balcone con altri cinque Manfro, questo il soprannome usato per mettere dischi, si esibisce nel classico saluto romano: braccio destro teso, e faccia sorridente. A rivelarlo, in una sequenza fotografica, l'Huffington Post Italia.
Il rampollo, figlio del primo cittadino, ha oggi 17 anni e frequenta il Convitto
nazionale, il liceo della "Roma bene" in zona Prati dove ha studiato, tra gli altri, Chiara Colosimo, l'ex fascista-cubista nominata capogruppo del Pdl alla Pisana dopo le dimissioni di Francesco Battistoni per lo scandalo delle spese folli nella Regione Lazio. E proprio al Convitto Manfredi si è distinto per aver guidato manifestazioni e "rivolte": l'ultima contro le regole troppo rigide del liceo.
Anche il tandem con il Blocco studentesco ha portato bene. Lanciato da Gianluca Iannone e primo dei non eletti alla Consulta provinciale, subentrerà per decadenza dei maturati di quest'anno.
Nel giugno del 2009 fu tirato in ballo per un pestaggio in una villa sulla Camilluccia. Il padre il giorno dopo smentì l'episodio e querelò "Il Fatto quotidiano" che aveva pubblicato la storia. L'anno successivo fu aggredito nei pressi di piazza Euclide: nessun movente politico però. Lo scorso aprile invece era presente, ma non fu coinvolto né interrogato, ad un'altra rissa tra giovani in discoteca all'Argentario finita a coltellate.
In serata arriva la replica del sindaco alla Annunziata. "Rispondo in modo chiaro - dice Alemanno - mio figlio ha sbagliato ma Lucia Annunziata dovrebbe vergognarsi. Mio figlio, che ha solo 17 anni, oggi si ritrova fotografato su alcune pagine dei media in violazione di tutti i diritti dei minori solo perché il padre sono io. Privatamente - assicura poi - come ogni padre fa con i propri figli, affronterò questa questione direttamente con lui per spiegargli che anche in un contesto privato bisogna mantenere dei comportamenti seri e composti. Mentre a Lucia Annunziata, direttore dell'Huffington Post, ricordo che le immagini di un minore, che oggi non ha ruoli né pubblici né politici, non possono essere utilizzate per costruire una polemica politica. I nostri figli, anche quando sbagliano, non possono e non devono essere sbattuti in prima pagina dove rischiano di diventare oggetto di odi e di rivalse violente".
(01 ottobre 2012)
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