Davvero clamoroso il flop delle manifestazioni indette sabato 29 settembre da Forza nuova in undici città italiane. L??obiettivo, in occasione del quindicesimo anno della nascita dell??organizzazione, era quello di una dimostrazione di forza, oltre che rimarcare la propria presenza sull??intero territorio nazionale.
I numeri, ricavabili dalla semplice osservazione, come dagli stessi video o fotografie scattate, anche dalla stessa Forza nuova, dicono di un totale insuccesso: a Brescia si sono superate di poco le cento persone, con l??assenza quasi totale dei militanti della sezione milanese (all??origine probabilmente qualche contrasto con il nuovo coordinatore lombardo Salvatore Ferrara); a Cuneo le cinquanta; a Padova hanno sfilato tra i cento e i centocinquanta militanti; a Udine erano invece meno di trenta; a Lucca si è assistito a una patetica esibizione di non più di venticinque aderenti; a Rimini il corteino era di quarantacinque militanti circa; a Roma si sono radunati in trecento; a Bari in centocinquanta; a Palermo (dove il corteo era stato vietato) in poco più di duecento. Per un totale di un migliaio circa di manifestanti, nei cortei, quando si sono svolti, sempre in fila per quattro, rispondendo a una disciplina quasi militare. Del «Popolo», neanche l??ombra.
L??indicazione dei dirigenti era di presentarsi con camicia bianca, in nome di «una politica sana e onesta», contro la democrazia, i partiti, ma anche i tecnocrati, che ovviamente non apparterrebbero all??attuale sistema economico, ma secondo le strampalatissime visioni pseudomistiche di Roberto Fiore, un prodotto delle forze delle «tenebre e del male». Sta di fatto che non tutti hanno accolto l??appello al nuovo look, come i forzanovisti padovani, che sulla loro pagina di facebook hanno fatto presente come alcuni loro camerati non abbiano voluto aderire, definendo senza molto rispetto «pirla» (cioè Roberto Fiore) chi si è inventato questa sceneggiata, quando si dovrebbe invece essere orgogliosi del proprio passato e della «camicia nera».
Una cosa è certa: Forza nuova strilla alla «rivoluzione», ovviamente fascista, ma in piazza non porta proprio nessuno.
Fonte:
osservatoriodemocratico
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