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pubblicato il 17.11.12
Razzismo e antisemitismo In carcere l'ideologo di Stormfront
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Razzismo e antisemitismo In carcere l'ideologo di Stormfront
Arrestati anche tre attivisti del sito neonazista che sostiene "la Razzismo e antisemitismo

Arrestati, oltre a Daniele Scarpino, anche tre attivisti del sito neonazista che sostiene "la superiorità della razza bianca". Ipotesi di reato sono "incitamento all'odio razziale e diffusione di idee antisemite". Il questore: "pronti ad attaccare campi nomadi". Schedate diverse personalità fra cui Fini e Riccardi

di FABIO TONACCI e FRANCESCO VIVIANO

Razzismo e antisemitismo In carcere l'ideologo di Stormfront

ROMA - In carcere l'ideologo e tre attivisti di Stormfront Italia, il sito neonazista e antisemita che sostiene la "superiorità della razza bianca". La Polizia postale e la Digos hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere a Daniele Scarpino di Milano, amministratore del forum italiano del portale stormfront.org e ideologo, Diego Masi di Frosinone, Luca Ciampaglia di Teramo e Micro Viola di Cantù. L'ipotesi di reato, formulata dal pool antiterrorismo della procura di Roma diretto da Giancarlo Capaldo, è di aver costituito un'associazione dedita all'incitamento all'odio razziale e alla diffusione di idee antisemite via Internet. Mentre sono stati perquisiti: Giamarco Elia Ceccarelli di Fondi (Latina) 22 anni, Ivan Lo Masso di Massa di Somma (Napoli) 21 anni; Giuseppe Angelo Minici Reggio Calabria 23 anni; Marco Puppa, Venezia, 18 anni; Maurizio Santini, Fabriano (Napoli) 50 anni; Simone Noccioli, Genova, 37 anni; Maurizio D'Angelo, Aosta, 40 anni; Alessandro Pedroni, Tempio Pausania, residente a Bologna, 32 anni; Tommaso Cavaliere, Napoli, 25 anni; Giacomo Fasoli, Verona, 23 anni; David Calvarese, Macerata, 27 anni; Maurizio Prato, Torino, 22 anni; Roberto Rosato, Chieti, 35 anni; Letizia Speziale, San Cataldo (Caltanissetta), 32 anni; Filippo Galbesi, Milano, 46 anni; Mirko Viola, Cantù, 43 anni.

La rete antisemita era molto attiva: avevano schedato una serie di personalità in quella che avevano chiamato "lista di delinquenti italiani", accusati di aiutare immigrati
attraverso quelli che nel loro gergo venivano chiamati come "atti criminali", traendone "profitto economico". Tra i nomi anche il presidente della Camera Fini, il ministro Riccardi, il presidente della Comunità ebraica di Roma Pacifici. Ma anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo, il pm di Torino Laura Longo, i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio e il sindaco di Padova Flavio Zanonato.

Secondo il questore di Roma, gli aderenti a Stormfront erano pronti anche ad "attacchi a campi nomadi e altri obiettivi di interesse per chi ha questo tipo di ideologia" situate soprattutto nel nord Italia.

Stormfront.org, "il più grande sito d'odio presente su Internet" come è stato definito dai media americani, è comparso in rete già dai primi anni novanta come bollettino di notizie. Diventa un sito vero e proprio nel 1995, quando viene gestito dall'ex leader del Ku Klux Klan e pregiudicato Don Black (già membro del Partito nazionalista socialista del popolo bianco, fu imprigionato nel 1981 per aver partecipato al golpe fallito che doveva rovesciare il governo domenicano). La base operativa dove sono installati i server è a West Palm Beach, in Florida, da dove Don Black gestisce quindici forum in tutto il mondo, dal Portogallo alla Nuova Zelanda. Nel 2008 aveva 80 mila utenti unici giornalieri, che aumentarono di 2000 unità il giorno dopo che gli Stati Uniti elessero presidente Barack Obama.

Nel forum italiano vengono citati passi del Mein Kampf, pubblicate foto delle Ss, elencati nomi di presunti "poteri occulti giudaici". Gli utenti discutono della superiorità dei bianchi e del "pericolo della contaminazione dei negri". Di recente, dopo un articolo pubblicato sul neonato Huffington Post Italia, hanno aggiornato la loro blacklist di ebrei italiani appartenenti al mondo della cultura, della politica e dell'informazione. Quella condotta dalla procura di Roma e che ha portato agli arresti di oggi è la prima grossa indagine in Italia su Stormfront. Il forum italiano sarà oscurato a breve.

(16 novembre 2012)

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/16/news/razzisimo_e_antisemitismo_perquisizioni_in_tutta_italia-46756468/




"Siamo bianchi e fieri di esserlo"
Ecco le regole del forum di Stormfront
Nell'ordinanza di custodia cautelare contro gli esponenti del gruppo neonazista spuntano il decalogo per poter intervenire sul sito

di FABIO TONACCI e FRANCESCO VIVIANO
NELL'ORDINANZA di custodia cautelare, spunta il documento ideologico di Stormfront Italia, postato da Daniele Scarpino. Una sorta di regolamento rivolto agli utenti del forum.

1. "Vietato fare l'elogio di rapporti misti, elogio interso come esaltazione o anche solo giustificazione di questi ultimi"

2. "Non è consentita l'esaltazione del popolo ebraico o delle sue mire politiche, né una sua pericolosa sovrapposizione alla razza Bianca"

3. "Vietato fare l'elogio della religione islamica, non sono permessi atteggiamenti compiacenti, giustificativi e/o favorevoli riguardo il fenomeno migratorio islamico"

4. "Vietato offendere la religione cristiana e i culti pagani"

5. "Vietata qualsiasi forma di nordicismo o meridionalismo. Pertanto è severamente vietato promuovere divisioni, stereotipi e rancori tra i popoli bianchi. Non sono ammessi discorsi tesi a sminuire, ledere, infamare offendere altrui nazionalità bianche"

"Stormfront - si legge nel documento - non è legato a nessun tipo di partito o idea politica. Il punto di partenza grazie al quale è possibile scrivere qui è essere Bianchi e fieri di esserlo"




I miei quattro anni di denunce contro i neonazisti di Stormfront

Il primo articolo che ho scritto per denunciare i contenuti antisemiti e xenofobi del forum Stormfront, covo degli odiatori di ebrei, omosessuali e immigrati, è del 19 novembre 2008. Su quelle pagine erano ospitate, allora, le canzoni dei 99 Fosse, gruppo neonazi che irrideva la Shoa e le sue vittime. Esattamente quattro anni (e svariati articoli) dopo, la polizia postale e la Digos sono riusciti a dare un nome alle mani che affidavano a quel sito commenti di stampo antisemita e razzista. Anni di indagini ma, soprattutto, di sdegno bipartisan, denunce e interrogazioni parlamentari.

Anche io mi sono dovuto presentare più volte negli uffici della Polizia Postale, a Roma, per sporgere denuncia per alcune minacce di morte che erano state pubblicate sul forum, con la consueta disinvoltura che contraddistingueva le loro anonime manine. E se avessi anche dovuto prendere nota degli insulti omofobi e antisemiti a me rivolti, quelle denunce sarebbero state più di venti. Insulti che, l'ho saputo solo oggi, sono finiti nell'ordinanza di arresto dei quattro moderatori del forum, a dimostrazione della loro "violenza" verbale. Spero di poter testimoniare in aula contro di loro. Per me è una soddisfazione, perché so di aver contribuito a far arrestare pericolosi nostalgici e folli coltivatori dell'odio, che celebravano il compleanno di Hitler e negavano gli orrori dell'Olocausto. Criminali a piede libero, nulla di più.

Hanno offeso esponenti delle comunità ebraiche, personaggi del mondo politico, dell'economia e dello spettacolo, pubblicando vere e proprie liste di proscrizione. Da Gad Lerner a Roberto Saviano, fino a Carlo de Benedetti. Persone messe all'indice per essere ritenute vicine allo Stato di Israele. O per essersi battute per i diritti degli immigrati. Quegli stessi contro i quali gli animatori del forum stavano progettando dei raid. Hanno persino pubblicato un documentario negazionista. E quando la Digos, dopo un mio articolo (era lo scorso mese di aprile), lo ha voluto visionare, loro gliel'hanno consegnato: "Tanto il negazionismo non è reato, non ci possono fare niente", andava dicendo Mirco Viola, 40enne di Como, uno dei quattro a finire in manette.

Andrea Rossi, dirigente della polizia postale del Lazio, è sempre stato ottimista: "Ce la faremo, prima o poi ci arriveremo", mi ripeteva. Io, lo confesso, ci credevo po' meno. Vedevo che, nonostante le numerosi interrogazioni parlamentari (penso a quelle di Emanuele Fiano, deputato del Pd, insultato e offeso, un giorno sì e l'altro pure), nulla cambiava. Frequentavo regolarmente quel forum, leggevo dei loro appuntamenti, conoscevo i nomi di alcuni di loro, vedevo che si vantavano di poter diffamare qualunque persona. Viola, vicino a Forza Nuova, era tra i più attivi. Ci siamo anche parlati al telefono, era certo di poterla sempre fare franca. E anzi: più di una volta aveva pubblicato il suo indirizzo di residenza. "Non basta, dobbiamo avere le prove che quelle informazioni siano vere", mi dicevano gli agenti che, naturalmente, avevano i miei stessi dati. Il grande problema, mi spiegava la Postale, erano le rogatorie internazionali: impossibile spingere l'America a intervenire contro i server che ospitavano il forum. Zero collaborazione dai neonazisti americani titolari del dominio.

Ce l'hanno fatta, a rintracciarli. Con l'ostinazione di chi era convinto che quell'associazione a delinquere potesse anche arrivare ad uccidere. Quando, nel dicembre dello scorso anno, Gianluca Casseri ammazzò due senegalesi, a Firenze, quelli di Stormfront lo definirono un eroe. Quell'assassino, vicino a CasaPound, era il loro modello.

Quattro arrestati, 17 indagati, in tutta Italia. Anche minorenni. Troveranno un altro forum, perché il cancro del neonazismo non si estirpa solo con la repressione (l'educazione è un possibile antidoto). Oggi, però, questi potenziali Casseri hanno capito che il web non è terra di nessuno e che la legge Mancino non è una lettera morta.

http://www.huffingtonpost.it/marco-pasqua/quattro-anni-di-denunce-c_b_2146107.html?utm_hp_ref=italy#slide=1768156

repressione_F
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