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pubblicato il 17.05.13
Lucca. Aggressione all'Ottavo Nano, due anni di sorveglianza speciale per Palmeri.
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Aggressione all'Ottavo Nano, due anni di sorveglianza speciale per Palmeri. L'avvocato difensore annuncia ricorso


di Roberto Salotti

Il collegio dei giudici del tribunale di Lucca composto da Di Grazia, Annarumma e Silvestri ha deciso di accogliere in parte la richiesta di sorveglianza speciale proposta dal questore Claudio Cracovia nei confronti di Andrea Palmeri, il 34enne ex capo del gruppo di ultras Bulldog, accusato dell'aggressione al giovane di sinistra Stefano Benassi (nella foto), picchiato di fronte al pub l'Ottavo Nano di Lucca, nella notte tra l'8 e il 9 marzo scorsi. Il provvedimento che per ora è stato notificato soltanto al suo avvocato difensore Emanuele Fusi, impone a Palmeri di non poter uscire di casa dalle 21 alle 8 del mattino per i prossimi due anni (e non tre come era stato richiesto dalla questura di Lucca) con il divieto di allontanarsi dal territorio del comune di Lucca. La misura restrittiva comunque non potrà entrare in vigore finché non sarà notificata a Palmeri. Il suo avvocato, intanto, annuncia ricorso in appello contro un provvedimento ritenuto ??scarsamente giustificato?. Nelle motivazioni avanzate dal questore vengono citati gli episodi dell'Ottavo Nano e le minacce al titolare del bar Cupido nel corso della stessa notte in cui avvenne l'aggressione al barista Benassi. Una fitta informativa stilata dal capo della squadra mobile Virgilio Russo che aveva diretto le indagini, era finita sul tavolo del magistrato, il sostituto procuratore Enrico Corucci titolare dell'inchiesta. In più viene citato l'episodio di una presunta aggressione ad un cliente della discoteca Kuku di Antraccoli. Troppo poco secondo l'avvocato difensore di Palmeri, che lavora già al ricorso.

LA DIFESA ANNUNCIA RICORSO
L'avvocato Emanuele Fusi ha dieci giorni di tempo per presentare ricorso alla Corte d'Appello di Firenze: ??Ci opporremo sicuramente a questo provvedimento che per quello che ci riguarda si basa soltanto su un singolo episodio, quello dell'aggressione a Stefano Benassi. L'altro riguarda una presunta rissa alla discoteca Kuku: un episodio per il quale siamo convinti di poter dimostrare la totale estraneità di Palmeri alle accuse. Quindi restano solo i fatti di fronte all'Ottavo Nano. Ci sembra un po' poco per un provvedimento restrittivo della libertà personale come quello deciso dal collegio dei giudici: si tratta di un provvedimento troppo afflittivo?. Non è la prima volta che Andrea Palmeri viene colpito da un provvedimento del genere. L'ultimo è cessato nell'aprile del 2011. ??Da quella data in poi devono essere valutati gli episodi solo successivi all'estinzione di quello stesso provvedimento - sottolinea l'avvocato Fusi -: quindi per noi questo provvedimento è stato preso soltanto sulla base di un singolo episodio. Ci pare un po' troppo poco, se commissurato alla sorveglianza speciale per due anni?.
L'AGGRESSIONE A BENASSI E LE INDAGINI DELLA POLIZIA

Accusato dalla sua stessa vittima e riconosciuto da altri 8 testimoni, Andrea Palmeri è stato denunciato per l'aggressione a Stefano Benassi, minacciato con un coltello al grido di ??Viva il Duce? e poi colpito con un pugno fuori dal locale L'Ottavo Nano di Lucca. L'estremista di destra, su cui fino dalle notte fra l'8 e il 9 marzo scorsi, si erano concentrate le indagini della polizia, è accusato anche di aver minacciato con un coltello a serramanico uno dei due titolari del Bar Cupido, dove Palmeri si era recato un'ora prima del pestaggio e di aver poi orinato in un cesto del locale, per poi allontanarsi in città. Per lui le accuse vanno dalle minacce alle lesioni aggravate - la vittima dimessa ieri dall'ospedale ha riportato una prognosi di 27 giorni - fino agli atti contrari alla pubblica decenza e al porto abusivo di armi da taglio. Gli investigatori della seconda sezione della squadra mobile di Lucca, diretti da Virgilio Russo, hanno ricostruito nel dettaglio le fasi di quella notte, attraverso l'ascolto delle testimonianze di almeno 8 persone. I loro racconti coinciderebbero e tutti quanti confermerebbero il particolare del coltello, usato da Palmeri, secondo l'accusa, per minacciare il gestore del Cupido, prima, e Benassi, poi, insieme ad un giovane intervenuto all'esterno dell'Ottavo Nano per fermare la violenza (Leggi l'articolo). Ad accusare Palmeri era stata la stessa vittima, con una lunga lettera inviata alla stampa e alla polizia: ??Sono stato picchiato dai fascisti perché porto la barba e mi vesto in maniera diversa da loro?, aveva detto Benassi. Dal suo letto d'ospedale, il barista raccontava di aver riconosciuto il suo aggressore: ??Mi ha gridato in faccia Reggio Emilia Reggio Emilia, viva il Duce viva il Duce! - raccontava la vittima - e poi prima di minacciarmi ha detto: 'Qui mi vogliono tutti male perché sono fascista'?.

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