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Casalbertone(RM): aggressione fascista ad alcuni studenti al concerto della banda bassotti
Comunicato stampa
Ieri notte 24 giugnio,5 ragazzi e 2 ragazze,all’uscita del concerto della banda bassotti,presso la centrale del tennis(dopo p.zza maresciallo diaz) sono stati aggrediti da una diecina di fascisti che avvicinandosi per chiedere “siete stati al concerto della banda bassotti?vero..(ad alta voce)BASTARDI..” iniziavano a volto coperto,con spranghe di ferro(1)e bottiglie(svariate)a colpirci.
Gli aggrediti hanno riportato lesioni e ferite: 5 punti all’arcata sopraccigliare sinistra,1 punto sul cranio, contusioni ematomi sulla schiena bottiglie spaccate sul volto e in testa.
Due degli aggrediti riusciti a scappare raggiungendo dei poliziotti in volante hanno tentato di trovare gli aggressori ma non riuscendoci , nonostante le suppliche in preda al panico dei due, gli agenti hanno pensato “bene” di lasciare i ragazzi impauriti e shockati lungo via maresciallo caviglia,ponte Milvio.
FONTE:studenti casalbertone post su indymedia
c.s.o.a. Forte Prenestino
ritardatario comunicato sui fatti del pestaggio di ragazzi/e che andavano via dal concerto dei bassotti
ancora pestaggi…nessun responsabile
come preannunciato durante la notte , all’uscita di un concerto della Banda Bassotti a Roma, “i coraggiosi propugnatori del rigore ariano”, si sono scatenati contro un gruppo di pischelli/e sulla via del ritorno a casa.
copione, purtroppo, già scritto con la violenza, il pestaggio, la polizia che non vede, non trova, non si “immischia”.
atteggiamento che fa il paio con la decisione da parte del giudice di non confermare l’arresto per i 6 militanti di f.n. fermati dopo i fatti di sabato a 100celle. ma anche con la contestuale decisione di trattenere 2 compagni di torino da ormai 10 giorni.
siamo passati così da atteggiamenti di silente connivenza e aperta simpatia da parte di settori dello stato alla ratifica di un duplice codice repressivo, ovviamente a nostre spese.
continuiamo a tenere alta la guardia
nessuno spazio ai fascisti
nessuno sconto ai loro silenti fiancheggiatori