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Da un anno a Taranto si respira un area di tensione dovuta alle molte provocazioni fasciste successe nella città. Dal danneggiamento di auto, alle scritte ritrovate sotto casa del Segretario del Partito della Rifondazione Comunista, Ciccio Voccoli, e di un rappresentante dei Cobas, alle frasi sui muri della sede del Partito dei Comunisti Italiani e dello SlaiCobas. Oltre alle numerose iscrizioni sui muri cittadini inneggianti al fascismo, al nazismo, e all’odio verso gli immigrati. Fino ad arrivare a minacce di morte con coltelli.
Ciò si somma ai numerosi casi di violenze subite a livello nazionale da strutture antirazziste e da compagni. Ricordiamo Davide Cesare, Dax, ucciso barbaramente a coltellate all’uscita di un bar a Milano, le aggressioni subite dal Forte Predestino, le sedi e i centri sociali bruciati in tutta Italia , i molti accoltellamenti che si sono susseguiti in tutto il territorio nazionale. Sono attacchi accomunati dalla stessa dinamica, dove gruppi di squadracce fasciste armati di coltelli e di bottiglie, in soprannumero colpiscono ragazzi e compagni inermi.
Ricordiamo che la cultura e l’uso delle lame e delle armi bianche non ci è mai appartenuta invece è stata sempre un segno di distinzione dell’estrema destra.
A Taranto, in via Mazzini, da sei mesi, c’è una sede di Forza Nuova dove ogni giorno sventolano bandiere e si sentono slogan e canzoni che inneggiano al fascismo e al razzismo, in chiaro contrasto con la legge Mancini.
Questa gente usa i soliti vili mezzi per cercare di sfruttare a loro vantaggio la disoccupazione e l’emarginazione che schiaccia questa città, con l’unico intento di far crescere razzismo e fascismo.
In questa stessa via, a pochi metri, c’è una sala prove dove molti giovani tarantini antirazzisti si ritrovano per provare e sviluppare una cultura artistica, “diversa”, a Taranto.
Da tempo questi ragazzi subivano aggressioni fisiche e verbali, mentre gli esponenti di Alternativa Sociale, Forza Nuova e Fronte Nazionale sui giornali insistevano a raccontare il perfetto contrario.
Stanotte un tarantino antirazzista è stato arrestato con un’assurda e gravissima accusa di aver aggredito e ferito un fascista, la cui prognosi è di 30 giorni.
Riteniamo indispensabile convocare un’assemblea cittadina per discutere di quanto successo, per riaffermare insieme che Taranto è una città antifascista che non vuole questo clima razzista e squadrista e che non crede alle loro sporche bugie infamanti.
L’assemblea si terrà il 10 Luglio alle ore 11.00 presso la sede del COMITATO DI QUARTIERE PER L’AUTORGANIZZAZIONE SOCIALE CITTA’ VECCHIA in VIA ARCO PAISIELLO G 18.
L’ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA. ORA E SEMPRE RESISTENZA
COMITATO DI QUARTIERE PER L’AUTORGANIZZAZIONE SOCIALE CITTA’ VECCHIA.
da indymedia
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