pubblicato il 4.08.13
Base Autonoma (1991 1993) ·
Base Autonoma
Base Autonoma è stata un'organizzazione extraparlamentare italiana di estrema destra attiva dal 1991 al 1993, scioltasi in seguito all'entrata in vigore della legge Mancino.
Nasce come un network, a carattere nazionale, che collega tra loro vari gruppi ed organizzazioni appartenenti alla galassia di skinhead e naziskin.
Indice
1 Le origini
2 L'ideologia
3 Il decreto Mancino
4 Parole d'ordine
5 Network nero
6 Note
7 Collegamenti esterni
Le origini
L'organizzazione nasce ufficialmente il 29 agosto 1991 a Bassano del Grappa, in occasione di Ritorno a Camelot, un raduno politico-musicale organizzato annualmente dal Veneto Fronte Skinheads. Le realtà principali che partecipano al progetto sono il Movimento Politico di Roma (con le varie sezioni nazionali)[1], Azione Skinhead di Milano ed il Veneto Fronte Skinhead.
Nel 1990 questi tre movimenti avevano costituito ufficialmente, tramite atto notarile, l'associazione Skinhead d'Italia, divenuta il centro di coordinamento del network. Vi aderirono una vasta galassia di gruppuscoli disseminati in tutto il paese e due circoli culturali (Ideogramma di Milano e Il sentiero di Trieste). In seguito si sono inoltre aggiunti i gruppi SPQT Skinhead di Roma, Azione Skinhead Colli Albani, Liguria Fronte Skinhead, Skinheads Latina, Fronte Europeo, Avanguardie di Popolo.
Il network catalizza intorno a sé numerosi nuclei naziskin legati al circuito della musica alternativa nota come White Power Rock e Rock Against Communism; una delle principali tematiche trattate è quella dell'immigrazione: i militanti del network, e in particolare di Movimento Politico, si rendono responsabili di atti di violenza xenofoba, tra cui un assalto ad un ostello per immigrati a Roma; anche gli aderenti veneti e milanesi vengono coinvolti in risse, pestaggi ed assalti. Nel febbraio 1992, a Roma viene organizzata una manifestazione nella quale sfilano i naziskin con il braccio teso e le svastiche ben visibili sui bomber.
L'ideologia
La paternità ideologica è affidata al gruppo de L'uomo libero, la rivista milanese d'area nazional-rivoluzionaria fondata nel 1979 da Sergio Gozzoli (già volontario della Repubblica Sociale Italiana a soli 14 anni). L'uomo libero raggiunse la notorietà negli anni novanta grazie ai frequenti contatti con varie organizzazioni del movimento skinhead di estrema destra, al quale finirà poi per rivolgersi in maniera quasi esclusiva, con l'espresso proposito di tramutare lo skinhead in un disciplinato e consapevole soldato politico.
Il decreto Mancino
In seguito all'allarme causato dal dilagare del fenomeno, le autorità politiche ed istituzionali iniziano a proibire le manifestazioni. A Roma, il Movimento Politico incolla delle stelle gialle sugli esercizi dei commercianti ebrei. Questo attacco provocò la reazione di gruppi di giovani ebrei, culminata con l'assalto alla sede di via Domodossola del Movimento Politico.
Nel dicembre 1992 viene approvata la cosiddetta legge Mancino, che introduce una nuova figura di reato connessa alla discriminazione razziale.
Nel maggio 1993, attraverso l'Operazione Runa si opera per mettere fine alla galassia organizzata dei naziskin italiani. L'intera Base Autonoma è messa fuori legge, così come quasi tutti i gruppi che ne facevano parte, ad eccezione del Veneto Fronte Skinhead, mentre altri gruppi hanno cambiato nome per sfuggire alla legge. Il bilancio è comunque di numerosi arresti.
Quando nel 1993 Base Autonoma viene disciolta per legge, la rivista L'uomo libero di Gozzoli non esaurisce l'esperienza editoriale. Prosegue anzi la propria attività fino a divenire stretta interlocutrice del partito Forza Nuova, di cui Gozzoli diverrà candidato per le elezioni europee e provinciali, nonché candidato a sindaco per il comune di Milano nelle elezioni del 2001.
Parole d'ordine
Le parole d'ordine di Base Autonoma sono Patria, socializzazione ed antagonismo. Si tratta di un misto di fascismo socialisteggiante della prima ora e di cultura xenofoba che li porta a descrivere una millenaria civiltà europea minacciata dal mondialismo e da l'immigrazione. I due concetti portano ad identificare il migrante come l'incarnazione della moderna dittatura mondialista da combattere. Immigrazione che viene descritta come il tentativo violento di cancellare le tradizioni nazionali e le comuni radici dei popoli europei, conseguenza di un preciso disegno di omologazione ed annientamento delle culture e di corruzione della razza bianca.
Questa lettura in chiave cospiratoria del fenomeno migratorio e, più in generale della globalizzazione americana, consente a questo movimento di portare avanti un discorso astrattamente antagonista e ribelle rispetto ai cosiddetti poteri forti (sostanzialmente gli USA, il cuore del sistema capitalista che impone prepotentemente il proprio modello culturale e sociale, ma anche il comunismo, colpevole anche di aver consegnato l'Italia agli Stati Uniti attraverso la Resistenza) ed allo stesso tempo di propagandare i propri contenuti razzisti individuando nei migranti gli strumenti materiali di quel disegno attraverso la contaminazione razziale, culturale e religiosa.
Network nero
Il contesto di genesi del primo network nero è Roma. Siamo nei primi anni novanta, quando Base Autonoma si costituisce attorno alle esperienze del Movimento Politico, l'organizzazione nata nel 1989 dalla fusione della Divisione Artistica del Fronte della Gioventù (MSI) con il Movimento Politico Occidentale, una formazione di matrice nazional-rivoluzionaria fondata nel 1984 a Grottaferrata da un gruppo di reduci dalle esperienze prima di Avanguardia Nazionale e quindi della sezione romana del FUAN di via Siena.
Tra gli animatori del progetto politico, oltre a Maurizio Boccacci, troviamo anche Roberto Valachi, l'anima del primo nucleo di skinhead dei Colli Albani.
Note
^ Il Movimento Politico era un gruppo romano che facevo capo a Maurizio Boccacci.
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