pubblicato il 30.08.15
Treviso Picchiato dal "branco" in centro: denunciati otto neofascisti, tutti di Forza Nuova ·
La Digos identifica gli autori del pestaggio dell'attivista Ztl al Monte di Pietà: sono tutti di Forza Nuova
TREVISO. La Digos di Treviso ha identificato e denunciato otto militanti di Forza Nuova che la notte tra il 14 e 15 agosto avrebbero aggredito violentemente un giovane del collettivo Ztl Wake Up. Sono accusati, a vario titolo, di lesioni e minacce gravi in concorso.
La questura trevigiana è riuscita così a individuare uno per uno i presunti aggressori che accerchiarono e picchiarono violentemente il ragazzo procurandogli la rottura del setto nasale e numerose contusioni. Il giovane aveva avuto una prognosi di 30 giorni.
Il gruppo di militanti di estrema destra sarebbe stato sotto l'effetto dell'alcol. Sulla base delle descrizioni e il racconto forniti dalla vittima e dal supporto delle immagini delle telecamere della citt, la Digos ha dato un nome a ognuno dei responsabili, fornendo alla Procura un rapporto che stato condiviso dall'autorità giudiziaria.
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/08/29/news/picchiato-dal-branco-in-centro-denunciati-otto-neofascisti-1.12005331
Pestaggio, denunciati 8 di Forza Nuova
La Digos ha individuato gli autori dell’aggressione di Ferragosto in piazzetta Monte di Pietà: «Chiara matrice politica»
30 agosto 2015
Otto militanti di Forza Nuova sono stati denunciati dalla Digos di Treviso per il pestaggio, avvenuto la notte tra il 14 e 15 agosto in piazza Monte di Pietà, ai danni di Alessandro Greguoldo, giovane appartenente al collettivo Ztl. Gli agenti della Digos hanno portato a termine le perquisizioni all’interno delle abitazioni degli otto denunciati nella giornata di venerdì. Sono tutti accusati, a vario titolo, di lesioni e minacce gravi in concorso. Greguoldo era poi stato ricoverato al pronto soccorso di Treviso e i medici gli avevano dato una prognosi di trenta giorni.
La Questura è riuscita così ad individuare uno per uno i presunti aggressori che accerchiarono e picchiarono violentemente l’attivista di Ztl, procurandogli la rottura del setto nasale e numerose contusioni. Il gruppo di militanti di estrema destra sarebbe stato sotto l'effetto dell’alcol. Sulla base delle descrizioni e il racconto forniti dalla vittima, e dal supporto delle immagini delle telecamere della città, la Digos ha dato un nome ad ognuno dei responsabili, fornendo alla Procura un rapporto che è stato condiviso dall’autorità giudiziaria. Greguoldo, 26 anni, non era stata l'unica vittima del pestaggio: oltre a lui anche una ragazza di 20 anni, accorsa in sua difesa. Gli aggressori non si sarebbero fermati nemmeno di fronte alla ragazza: per lei c’era stata una microfrattura alla scapola. L’episodio era avvenuto al Cloakroom, in piazzetta Monte di Pietà. Forse qualche parola di troppo, di sicuro la tensione dovuta a fatti pregressi tra il giovane e il gruppetto di estrema destra avevano scatenato la violenta aggressione.
Subito il titolare del locale aveva provveduto a chiamare le forze dell'ordine giunte sul posto oltre ai sanitari del Suem per prestare i primi soccorsi. Sul posto la Polizia che aveva raccolto le testimonianze per la ricostruzione dei fatti. e per cercare di identificare gli aggressori. Era stato poi lo stesso Greguoldo a fare nomi e cognomi. I volti sono sempre quelli, legati al giro dell’estrema destra, Forza Nuova. La Digos ha poi verificato, grazie anche ai filmati delle telecamere di sicurezza, la veridicità del racconto ed è riuscita ad identificare gli aggressori. «È stata chiaramente un’aggressione di matrice politica», sice il dirigente della Digos trevigiana Gian Fabrizio Moschini, «Gli aggressori sono tutti riconducibili al movimento Forza Nuova. Queste denunce dimostrano che a Treviso non c’è disparità di trattamento tra gli antagonisti di sinistra e i militanti di destra». Gli attivisti di Ztl infatti, subito dopo il pestaggio, avevano denunciato un’asimmetria portando ad esempio la protesta in prefettura da parte del collettivo, quando scattarono diversi arresti. Per il collettivo il pestaggio di Ferragosto era il segnale dell'inizio di una pericolosa escalation di violenza. E ora anche la Prefettura vuole porre un freno alle ronde spontanee organizzate da Forza Nuova che, oltre ad agire a Treviso, battono anche la provincia: venerdì sera sono state organizzate anche ad Oderzo. E per Treviso il vicesindaco Grigoletto, delega alla sicurezza, avverte: «Non voglio vedere altre ronde in giro, sono illegali. Ora basta».
«Il fatto di piazzetta Monte di Pietà va contestualizzato col casellario giudiziale del giovane», replica in una nota di Forza Nuova, «egli “vanta” diverse denunce oltre ad un foglio di via notificato qualche tempo fa. Non riteniamo corretto dunque far passare per martire il soggetto in questione».
Sulla vicenda era intervenuto a suo tempo anche il sindaco Manildo, proponendo al prefetto di avviare un
piano di prevenzione: «Un episodio di violenza inaccettabile, sul quale chiediamo venga fatta al più presto chiarezza», aveva detto il primo cittadino, «È inaccettabile che qualcuno possa pensare alla violenza come strumento di espressione del pensiero politico».
30 agosto 2015
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