pubblicato il 15.10.15
Trevigiano Materassi dei profughi incendiati La procura archivia: nessuna prova ·
Cadono le accuse per gli attivisti di Forza Nuova che avevano dato vita a una manifestazione contro i migranti di via Legnano a Quinto di Treviso
QUINTO DI TREVISO (Treviso) Nessun responsabile per i disordini di Quinto di Treviso, la procura chiede l’archiviazione del fascicolo a carico di alcuni attivisti di Forza Nuova. Un’indagine scaturita dai disordini che si erano consumati nel luglio scorso quando l’ex prefetto Maria Augusta Marrosu, aveva deciso di ospitare 101 profughi nei condomini di via Legnago. Una decisione che aveva provocato subito fortissime polemiche, in primis tra i residenti che avevano lasciato i propri appartamenti e per alcuni giorni avevano bivaccato nei giardini pubblici davanti ai palazzi chiedendo l’allontanamento dei migranti.
A dar man forte ai residenti, erano arrivati anche i militati di Forza Nuova che avevano inscenato una protesta molto più dura. Vari gli episodi che avevano alzato il livello di attenzione, dall’impedire al personale della Cooperativa Xenia (che si occupa dell’accoglienza in convenzione con la Prefettura) di portare i pasti ai migranti, a veri e propri blitz negli appartamenti destinati ai profughi dai quali erano stati asportati materassi e altri oggetti d’uso, alle manifestazioni notturne non autorizzate con il rogo di materassi e mobili. I militanti erano stati denunciati, non per i danneggiamenti provocati però. Gli attivisti di estrema destra infatti erano stati indagati solo per aver dato vita ad una manifestazione non autorizzata ma le indagini non avrebbero prodotto elementi sufficienti a sostenere l’accusa in un eventuale procedimento. Per questo la procura ha deciso di chiedere l’archiviazione.
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/14-ottobre-2015/incendio-materassi-profughi-procura-archivia-caso-2302050547747.shtml
repressione_F
r_veneto
articolo precedente
articolo successivo