pubblicato il 24.01.16
In 600 nelle strade di Bolzano per dire no a ogni fascismo ·
Il corteo formato principalmente dai ragazzi dei movimenti antifascisti del territorio. Tanti slogan contro Casapound: "Bolzano è colpevole di non reagire"
BOLZANO. Un serpentone partito da piazza Stazione e ingrossatosi lungo il percorso ha manifestato oggi pomeriggio per dire no alle aggressioni fasciste. Il corteo, organizzato dai movimenti anti fascisti del territorio, ha intonato cori e slogan contro Casapound e ogni forma di fascismo. “Bolzano ha un evidente emergenza in questo senso ed è colpevole di non fare nulla per risolverlo” le parole di chi apriva la sfilata. Nei pressi del Monumento della Vittoria, non lontano da via Cesare Battisti dove Casapound teneva, in contemporanea, la festa del tesseramento i partecipanti hanno intonato “Bella Ciao”. L'iniziativa nasce come risposta al pestaggio di un ragazzo diciassettene avvenuto proprio davanti alla sede del movimento. Il corteo ha poi tagliato la città per arrivare in piazza Matteotti. Durante il percorso, scortato dai blindati delle forze dell'ordine, qualche piccolo vandalismo con scritte sui muri e calci o pugni ad alcuni cartelli.
Il grosso dei partecipanti, come detto, era rappresentato dai giovani dei movimenti anti fascisti (diversi i ragazzi in arrivo da città vicine come Trento, Merano o Padova). Presenti anche alcuni rappresentanti politici della sinistra oltre ai bolzanini che hanno voluto testimoniare la loro contrarietà ad alcuni episodi di violenza. Partito con circa trecento manifestanti il corteo si è poi ingrossato arrivando a toccare circa 600 unità tra piazza Domenicani e via San Quirino. (a.c.)
manifestazioni antifa
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