pubblicato il 15.05.16
CasaPound prepara la marcia su Roma, si alza la tensione: "Impedire il corteo" ·

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Il corteo indetto dal movimento di estrema destra indetto per il 21 maggio. L'Anpi al Prefetto: "No a espressioni fasciste". Pd e Si-Sel si appellano ad Alfano. I movimenti preparano una contro-mobilitazione

A poche settimana dalle elezioni, CasaPound prepara un nuovo raduno nella Capitale. Un corteo, in programma per il 21 maggio, dal richiamo internazionale che si terrà in contemporanea a Parigi, Madrid e Atene. Gli antifascisti della Capitale sono già sulle barricate. “CasaPound not welcome” lo slogan dell'assemblea pubblica in programma alla Sapienza per venerdì pomeriggio per organizzare una mobilitazione di risposta. La tensione potrebbe arrivare alle stelle.

La manifestazione è in programma per sabato 21 maggio, anniversario della morte di Dominique Venner, ideologo francese di estrema destra morto nel 2013. L'appuntamento è alle 10 in piazza Vittorio, all'Esquilino, a pochi passi dal quartier generale di via Napoleone III. “Difendere l'Italia” è lo slogan che campeggia su manifesti in stile ventennio. Come il monito citato: “Ciò che è scritto con il sangue dei padri non si cancella con la saliva dei politici”. Sempre il 21 maggio è in programma l'VII edizione della Tana delle Tigri, un contest internazionale di arti marziali seguito da concerti. Sul sito di CasaPound Gianluca Iannone la spiega così: “Una mobilitazione di tutti gli uomini liberi in difesa dei confini, delle tradizioni e dell'identità per fermare il terrore e le forze malate che cinicamente lo alimentano”.

Cresce la polemica. L'Anpi ha scritto al Prefetto per chiedere di vietare la manifestazione e ha annunciato anche un esposto alla Procura della Repubblica “per ogni espressione di stampo fascista che dovesse essere intrapresa senza il pronto intervento delle forze dell’ordine”. L'Anpi, si legge nella lettera, chiede “che non venga consentito a Casapound l’uso della piazza per la palese contrarietà del portato ideologico di detta organizzazione con la Costituzione”.

Il deputato del Pd Marco Miccoli si è invece appellato al ministro dell'Interno Angelino Alfano promettendo un'interrogazione parlamentare: “Il corteo partirà da Piazza Vittorio, luogo simbolo per Roma dell’accoglienza di immigrati e rifugiati. E’ chiaro l’intento provocatorio dell’operazione” si legge in una nota. Ad Alfano Miccoli chiederà “se sia a conoscenza dei fatti e se questa iniziativa abbia il placet della Questura. Se così fosse la riterrei una scelta grave e da ripensare: Roma non merita questo affronto”.

Anche Gianluca Peciola, candidato all’Assemblea Capitolina per Sinistra per Roma, ha chiesto al ministro dell'Interno di impedire “l'internazionale nera”. Spiega in una nota: “Le forze democratiche e sociali mettano in campo tutte le iniziative necessarie affinchè a Roma non sia garantita l’agibilità politica a formazioni che si richiamano apertamente al fascismo. Organizzazioni che sono incompatibili con la nostra Costituzione e dovrebbero essere sciolte”.

“Dopo essere stati scaricati da Matteo Salvini e Giorgia Meloni i neonazisti di CPI tentano per l’ennesima volta la corsa per un posto in Campidoglio agitando all’interno della campagna elettorale questioni pericolose che parlano di odio, razzismo e intolleranza” scrivono i movimenti antifascisti. “Tutti coloro che hanno a cuore questa città dovrebbero impedire il tentativo di manifestare”. L'invito è per tutta la “Roma democratica e antifascista” a scendere in piazza. L'esempio è quello del 28 febbraio del 2015 quando in concomitanza con il presidio di Matteo Salvini a Piazza del Popolo migliaia di persone sfilarono per le strade del centro dietro lo slogan 'Ma con Salvini'. La polemica è destinata a crescere con l'avvicinarsi della scadenza. Gli occhi sono puntati anche sulla Questura e sulle autorizzazioni alle eventuali mobilitazioni che gli antifascisti decideranno in campo.

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