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28 Ottobre 2005
da indymedia
MOTIVAZIONE DELLA CONDANNA: ANTIFASCISMO
13 condanne per un totale di 11 anni agli antifascisti torinesi
MOTIVAZIONE DELLA CONDANNA: ANTIFASCISMO
Ieri pomeriggio si è concluso il processo di primo grado a carico di 13 militanti del Network Antagonista Torinese, in merito ai fatti accaduti il 22 febbraio del 2002, giorno in cui la mobilitazione e un corteo antifascista impedirono lo svolgimento di un convegno di Forza Nuova.
La giornata terminò con alcune cariche della polizia per disperdere la manifestazione che sostava in piazza Statuto.
Una vicenda giudiziaria complessa dove la magistratura torinese ha tentato in ogni modo di sperimentare forme di repressione tra le più svariate, dapprima, nel maggio del 2002, inaugurando una nuova forma di confino, poi non confermata dalla cassazione, con il divieto di partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica, poi obbligandoci a non uscire dal comune di residenza, e infine l’obbligo di firma in alcune caserme cittadine tutti i giorni, poi man mano passati a 3, per un anno intero.
Il rinvio a giudizio venne per i reati di lesioni, resistenza, violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, porto d’arma improprio e travisamento, il tutto come sempre supportato da video incomprensibili e testimonianze vaghe da parte della digos torinese.
Ancora una volta sono l’antagonismo e l’antifascismo ad essere messi sotto accusa e condannati ad una pena complessiva di 11 anni distribuita con accuratezza a 13 imputati con condanne che vanno dall’anno e due mesi a scendere fino ai 5 mesi.
Non abbiamo mai creduto al sistema della giustizia e nemmeno ad una sua neutralità e le condanne odierne ne sono il significato esplicito: una sentenza già scritta da tempo, mirata a reprimere e intimorire il movimento antagonista riempiendo i compagni di denunce e quando vi è l’opportunità, come quest’estate, arrestandoli.
Nell’epoca delle esercitazioni antiterrorismo, della legalità alla
Cofferati, della pulizia pre-olimpica, la magistratura e la questura
torinese incarnano appieno il ruolo che gli viene riservato nello stato delle istituzioni democratiche, condannando ed arrestando chi lotta contro l’ordine costituito del dominio, della guerra e dello sfruttamento.
NON UN PASSO INDIETRO
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI CONDANNATI
Network antagonista Torinese
Csa Murazzi-Csoa Askatasuna-Coll.Universitario Autonomo