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2 marzo 2005
Il circolo Che Guevara del PRC e L’ass. Ya Basta manifesta la propria solidarietà al compagno Bruno Gorgoglione (ass. alle politiche educative della provincia di FG) vittima di un ennesimo attentato che ha messo a repentaglio l’ incolumità sua della sua famiglia, causando danni alla propria abitazione. Una molotof contro la porta di casa non è uno scherzo.
Chiediamo a tutta la cittadinanza di stringersi intorno a Bruno . L’ennesimo atto intimidatorio è stato effettuato contro chi è sempre stato all’interno del movimento dei movimento, contro chi si è sempre battuto per una società migliore ancora una volta si vuole colpire chi è sempre stato presente, attivamente alle iniziative di movimento, al di la del ruolo istituzionale.
Manifestiamo la nostra profonda stima e l’affetto che ci lega a Bruno assicurando che i compagni e le compagne del movimento sono sempre con lui . Chiediamo a tutte le forze politiche e istituzionali di prendere posizione forti di fronte questi atti fascisti e mafiosi che minacciano l’azione di uomini politici radicali e radicati nel territorio.
Tutti siamo chiamati a difendere la libertà di espressione delle proprie idee e a denunciare ogni atto intimidatorio, dentro e fuori la politica.
Il circolo PRC Che Guevara di Foggia
Ass. Ya Basta Foggia
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed589/bt13.htm
11 febbraio 2005
DI GIOIA, FOLENA, VENDOLA e BONITO. – Al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che:
nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2005 è andata a fuoco, a San Giovanni Rotondo, l’automobile dell’assessore alle politiche educative della Provincia di Foggia, Bruno Gorgoglione;
sull’incendio, presumibilmente un attentato, sono in corso le indagini delle forze dell’ordine;
tale episodio si aggiunge ad altre intimidazioni subite dall’assessore Bruno Gorgoglione, già nei giorni scorsi, infatti, ignoti avevano imbrattato, con frasi offensive, le mura del palazzo dove lo stesso risiede, e, alcune settimane fa, episodio questo grave e preoccupante, era stato appiccato un incendio al portone della sua abitazione;
altri gravi episodi d’intimidazione sono avvenuti, contro strutture e uomini politici di sinistra e rappresentanze sindacali, nell’intera provincia di Foggia, in particolare qualche giorno fa due croci celtiche con la scritta «comunisti ebrei» sono apparse sui muri della Camera del lavoro di Foggia e, durante la partita Foggia-Benevento, è comparso uno striscione contro gli omosessuali;
a questi episodi, vanno aggiunti i due attentati ai danni d’altrettante sezioni di Rifondazione Comunista a Manfredonia e San Marco in Lamis;
dietro tutto ciò, appare agli interroganti evidente il tentativo di estremisti politici di destra e della delinquenza comune di creare nella provincia di Foggia un clima di tensione e di paura nella speranza vana di intimidire chi lotta, con coerenza e determinazione, a difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori contro ogni forma di criminalità e di violenza -:
quali misure e provvedimenti siano stati presi per fermare questo clima di violenza e, affinché nella provincia di Foggia si ristabilisca un clima di civile confronto politico e si fermi una spirale che rischia, se non fermata, di innescare nuove e più gravi violenze nei confronti di uomini e sedi di rappresentanza delle Istituzioni;
come sia possibile che un rappresentante delle Istituzioni, un Assessore della Provincia di Foggia, sia oggetto di ripetuti e continui atti d’intimidazione e di violenza senza che sia stato predisposto un piano teso a garantire l’incolumità dello stesso.