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Il Coordinamento Antifascista della Tuscia
Nell’ambito della rassegna RESIST ‘06
Presenta il:
Libro bianco sull’operato e sulla violenza neofascista nella città di Viterbo
a cura del Coordinamento Antifascista della Tuscia
(ANPI Comitato Provinciale, Viterbo, 2006, pp. 110, €3)
“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”
Antonio Gramsci
Terrorismo islamico e anarcoinsurrezionalismo, di questo sentiamo parlare dall’11 settembre del 2001 sugli organi di informazione. Nulla si sente invece della violenza fascista che da qualche anno ha ripreso vigore in tutto il paese, a suon di pestaggi e coltellate. In questo rigurgito Viterbo non vuole essere da meno. Nella città si assiste ciclicamente a un ritorno dell’offensiva fascista che, ad onor del vero, non si è mai completamente sopita. Si comincia con qualche insulto, si passa agli spintoni, agli inseguimenti e ai pedinamenti fin sotto casa, con bastoni e catene, sino all’accoltellamento: come quello effettuato ai danni d’un giovane di sinistra, il 4 dicembre 2005, per le vie del centro storico. Quest’ultima ondata vede un susseguirsi di aggressioni, iniziate sul finire del 2003, e protrattesi sino ad oggi.
Questo testo, tra l’indagine e la denuncia, è il primo lavoro materiale che il Coordinamento Antifascista della Tuscia porta a termine. Oltre alla cronologia dei fatti che si è riusciti a ricostruire, il libro presenta un profilo delle organizzazioni d’estrema destra presenti in città, alcuni approfondimenti, una scheda sulle origini antifasciste di Viterbo e una denuncia delle politiche dell’amministrazione comunale di centrodestra in tema di memoria storica; poiché la violenza fisica è da considerarsi solo un aspetto, per quanto non secondario, di quanto si verifica in città.
Lunedì 24 aprile, ore 17,30
Sala conferenze dell’UPTE (Università Popolare di tutte le età)della Tuscia.
Via del Giglio 3 Viterbo
Info: antifascistavt@libero.it; 328/0747952
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