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by C.P.O. GRAMIGNA, PADOVA Thursday, Jun. 08, 2006 at 5:12 PM mail:
L’assemblea si terrà al Centro Popolare Occupato Gramigna di Padova con la partecipazione di alcuni compagni di Milano per preparare la partecipazione alla manifestazione anifascista che chiederà la liberazione dei compagni arrestati l’11 marzo.
La giornata sarà caratterizzata da:
h. 15.00 assemblea
h. 20.00 grigliata popolare di autofinanziamento per il pullman verso la manifestazione di Milano
h. 22.00 concerto
FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE
LIBERTÀ PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI
L’11 marzo a Milano sono stati arrestati 45 compagni in seguito alle cariche dellla polizia scoppiate durante una manifestazione antifascista contro il corteo di Fiamma Tricolore.
Sucessivamnente alcuni compagni sono stati liberati, mentre i restanti 25 sono ancora detenuti nelle carceri di Bollate e San Vittore, ritenuti sia dal centro destra che dal centro”sinistra” i reali colpevoli da condannare, quando la responsabilità di quella giornata è di chi ha concesso la parata fascista.
Colpevoli di aver praticato l’antifascismo militante.
Colpevoli di ritenere inacettabile una parata neofascista inneggiante ai “valori” del duce.
Inoltre 2 compagni del collettivo K.A.S.A.(collettivo autonomo studentesco autogestito), dopo per aver difeso un ragazzo da un’agressione squadrista fuori da scuola, sono stati arrestati e sono tuttora agli arresti domiciliari, solo uno dei due ha il permesso di andare a lezione subendo ogni giorno minacce dai fascisti di Legione studentesca.
Questa è la repressione dei governi borghesi che colpiscono regolarmente chiunque si opponga a questo sistema classista e sfruttatore: dalle cariche ai picchetti degli operai in sciopero, alle cariche agli studenti in lotta per il diritto allo studio, agli sgomberi e agli arresti nei confronti di realtà che si organizzano e combattono ogni forma di fascismo e portano solidarietà ai detenuti nei lager dello stato, fino all’applicazione dei reati associativi o dell’ art. 41 bis (carcere duro) utilizzato per peggiorare le condizioni di detenzione dei compagni.
Ne è la conferma il processo di Bergamo, dove, dopo una manifestazione che voleva portare solidarietà ai detenuti del carcere, sono stati arrestati 14 compagni, 2 dei quali dopo 4 giorni di galera sono stati dapprima, relegati a casa dalle 20.00 alle 6.00, e successivamente costretti agli arresti domiciliari.
Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano come da qualche anno in Italia siamo di fronte ad un innalzamento della repressione nei confronti di chi si mobilita al di fuori delle logiche istituzionali e sindacali lottando per migliorare le condizioni di vita, sempre più minate a causa dello sfruttamento che i padroni impongono per far fronte alla crisi del sistema capitalista.
Una crisi che i padroni fanno pagare ai lavoratori, con cassa integrazione, licenziamenti e delocalizzazione, agli studenti con riforme che minano il diritto allo studio e asserviscono l’istruzione pubblica alle aziende, e con tagli sempre più forti allo stato sociale: dalla sanità alle pensioni. Sul fronte esterno, invece, i padroni sono costretti a portare avanti e perpetrare sempre più guerre di conquista come l’attuale guerra in Iraq, dove i padroni imperialisti massacrano un popolo per i loro interessi economici sotto la bandiera della democrazia (al fosforo!).
Per questo è importante rilanciare la solidarietà militante nei confronti dei popoli iracheno e palestinese che ogni giorno lottano contro l’oppressore, così come verso chiunque resiste nelle galere imperialiste occidentali. Portare solidarietà vuol dire far sentire il proprio grido di lotta a chi paga con la propria vita gli interessi economici dei padroni, e rafforzare il filo rosso che unisce i compagni dentro e fuori le mura.
Il 19 giugno è la Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero, giorno in cui vent’anni fa 300 compagni vennero massacrati nelle carceri peruviane. Proprio in questo periodo il nostro grido deve essere ancora più forte, a partire dalla manifestazione del 17 giugno a Milano in solidarietà agli antifascisti arrestati.
La solidarietà militante è un’arma necessaria per rispondere alla repressione imperialista e per rilanciare la lotta contro la tigre di carta capitalista
PER TUTTI I PRIGIONIERI LIBERTA’
RILANCIAMO LA SOLIDARIETA’.
Venerdì 9 giugno h. 12.00 partenza dal C.P.O. Gramigna per il presidio fuori dal tribunale di Bergamo
Sabato 10 giugno h. 15.00 assemblea al C.P.O. Gramigna per preparare la partecipazione alla manifestazione del 17 a Milano per richiedere la liberazione dei compagni arrestati
Martedì 13 giugno h. 12.00 partenza dal C.P.O. Gramigna per il presidio fuori dal tribunale di Bergamo per la sentenza del processo
Sabato 17 giugno h. 11.00 partenza dal C.P.O. Gramigna per Milano
manifestazioni antifa